Politica | Referendum

Democrazia diretta: la raccolta firme sta per finire

“Chi non firma per questo referendum rinuncia ai referendum a livello provinciale”, annunciano i promotori. E ricordano che occorrono almeno 8.000 firme per riaprire la partita sulla democrazia diretta.

Il termine è fissato al 13 settembre. Ancora per due giorni, chi lo vorrà può recarsi nel proprio comune di residenza – e a Bolzano anche nei Centri civici di quartiere – per firmare, previa presentazione di un documento di riconoscimento valido, i due referendum che l’iniziativa per la democrazia diretta ha intenzione di indire per evitare che entri in vigore la legge già approvata in Consiglio provinciale (con i soli voti della Svp, sottolineano i promotori) e riaprire così il discorso mediante un nuovo modello di legge.

La mobilitazione è stata forte soprattutto nel mondo delle associazioni, ma è utile comunque sondare anche il terreno dei partiti politici “italiani”, per capire se almeno in questo ambito esiste un consenso trasversale su questioni di tipo formale. Ecco che cosa pensano alcuni dei loro esponenti.

Per Maurizio Vezzali (Alto Adige nel Cuore) la legge Svp va rivista, soprattutto perché fissando la soglia della richiesta a 26.000 firme ogni piccolo gruppo latore di una sua proposta è condannato a non riuscirci. Tuttavia Vezzali ci tiene anche a fare alcune precisazioni: “Il referendum è l’unico strumento di democrazia diretta attivabile dai cittadini, al di fuori delle strategie di partito. Purtroppo però viene spesso strumentalizzato proprio dalle forze politiche. Sappiamo come funziona, vengono creati quesiti succinti che ai più risultano incomprensibili. Così il voto referendario viene ridotto all'appoggio a questa o quella formazione politica (così almeno emerge dopo ogni referendum). Pertanto, il messaggio viene veicolato immancabilmente dalla politica. E questo non è certo positivo. Nella nostra provincia esiste tuttavia un movimento referendario più o meno indipendente. Speriamo non si riduca ad essere un mero contenitore di antipolitica. Riassumendo: sì agli strumenti di democrazia diretta, con l'auspicio che si possano semplificare le procedure per rendere i vari argomenti comprensibili alla maggioranza delle persone”.

Più concisa (e decisa) la posizione di Guido Margheri (Sel/Verdi), convinto sostenitore dei referendum: “Non c'è buona politica né buona democrazia rappresentativa senza una vera democrazia diretta. La legge truffa attuale deve essere abrogata perché assegna al potere la possibilità di chiamare la popolazione ad una sorta di plebiscito con esito già definito a priori”.

Alberto Stenico (Scelta Civica) non entra direttamente nel merito della presente raccolta di firme, ma esprime considerazioni che ritiene valide in generale: “L'innesto di forme di democrazia diretta nella democrazia rappresentativa sarà una delle sfide centrali della riforma dello Statuto di Autonomia. Nel futuro del Sudtirolo ci saranno cittadini più informati, più liberi, più diversi gli uni dagli altri. Essi dovranno aver garantito il diritto di esprimersi e decidere in maniera non mediata su molte delle scelte plurali cui la nostra comunità va incontro e assumersene le responsabilità”. Assolutamente favorevoli alla revisione della legge sulla democrazia diretta Alessandro Bertoldi (Forza Italia) ed Elena Artioli (Team A). Il primo assicura il suo “personale e politico sostegno alla campagna referendaria per la democrazia diretta, cioè contro la legge della SVP che con la silenziosa complicità del PD vuole di fatto impedire ai cittadini di presentare proposte alternative a quelle della Giunta provinciale”. Elena Artioli, infine, ricorda come lei stessa abbia ospitato ai suoi “banchetti” i promotori dei referendum (“abbiamo raccolto più di trecento firme”) e afferma che “per i partiti di opposizione lo strumento referendario è spesso l’unico strumento che può essere attivato per dare voce alla gente”.

 

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Maria Teresa Fortini Mer, 09/11/2013 - 23:13

..quasi quasi caro Luca ti ricordo che anche il M5s ha raccolto tutti i sabati al banchetto del Talvera le firme e che il consigliere Claudio Vedovelli è pure tra i promotori. Mica per farsi pubblicità, solo per ricordarti che la Democrazia diretta è "pane quotidiano" tutto l'anno per noi, mica solo fronte- elezioni! ma forse è per questo che non ci hai fatto neppure caso! ;-) Sabato al Talvera ultima occasione per essere tra i firmatari, passate con un documento!

Mer, 09/11/2013 - 23:13 Collegamento permanente
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roberto paiarola Gio, 09/12/2013 - 06:19

Urgente!

Difendi il Tuo diritto di partecipazione in Alto Adige!
Il futuro della democrazia diretta in Alto Adige
dipende dalla Tua firma per fermare la legge antipartecipazione della SVP!
Firma la richiesta di referendum contro questa legge Prendi in mano il tuo futuro

Firma subito la richiesta !

Firma entro e non oltre il 13 settembre nel Tuo Comune di residenza.
I residenti a Bolzano possono firmare anche nei centri civici di quartiere e allo sportello del cittadino in via Gumer.

Gio, 09/12/2013 - 06:19 Collegamento permanente
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roberto paiarola Gio, 09/12/2013 - 06:24

Scusate, nel commento precedente il "copiaincolla" mi ha tradito. Volevo solo segnalare che la data ultima è il 13 settembre. Quindi sabato (come dice Maria Teresa Fortini), non è più possibile firmare.

Gio, 09/12/2013 - 06:24 Collegamento permanente
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Sybille Tezzele Gio, 09/12/2013 - 13:13

L'informazione corretta é: entro venerdí 13 a mezzogiorno é possibile firmare nel proprio comune di residenza, mentre si puó ancora firmare presso i banchetti per qualche giorno in piú. Infatti nel finesettimana in molti comuni ci saranno i banchetti in piazza per la firma last minute.

Gio, 09/12/2013 - 13:13 Collegamento permanente