Ambiente | Mobilità

“Tutti gli autobus green nel 2026”

L’intera flotta pubblica dell’Alto Adige a zero emissioni fra 7 anni: l’obiettivo del progetto europeo da 19,3 milioni coordinato da Sasa. Otto milioni dal fondo Life.
lsp_1805-2.jpg
Foto: gephardtdaily.com

“Entro il 2026 saranno a zero emissioni inquinanti in Alto Adige tutti gli autobus e il 10% dei veicoli privati”. È l’obiettivo che si legge nero su bianco per il progetto Decarbonising alpine transport-Zero Emission Life Ip, coordinato da Sasa e sviluppato assieme a diversi partner di peso. L’Unione europea l’ha finanziato con 7 milioni e 927.000 euro sui 19,3 milioni totali. Una cifra già considerevole, che però arriva a 63 milioni considerando i “fondi complementari” da Ue e privati. Partita a inizio 2019, l’iniziativa terminerà nel dicembre 2026 e dovrà riuscire a incidere sul trasporto, ritenuta la voce “responsabile di circa a metà delle emissioni di anidride carbonica in Sudtirolo”. 

Entro il 2026 saranno a zero emissioni inquinanti in Alto Adige tutti gli autobus e il 10% dei veicoli privati (Progetto Zero Emission Life Ip)

 

Il progetto

 

Zero Emission Life Ip è coordinato dall’azienda di trasporto di Bolzano, Laives, Merano e Lana, e vede la partecipazione di diversi partner: l’azienda pubblica di servizi di Brunico, il consorzio di energia della val Venosta, Autobrennero spa, Eurac Research, Alperia, Sta.

“Il piano per il clima provinciale - si legge nella presentazione - prevede un obiettivo di riduzione della produzione di carbonio per residente da 4,9 tonnellate l’anno del 2008 alle 1,5 entro il 2050. In linea con questi traguardi, questo progetto Life (dal nome del programma Ue per l’ambiente e il contrasto al riscaldamento climatico, ndr) sarà un catalizzatore per lo sviluppo di un trasporto su strada e un sistema di mobilità regionale completamente a zero emissioni: lungo il corridoio del Brennero, che è uno dei principali assi viabili dell’Europa, e delle regioni vicine. In aggiunta al budget del progetto, Zero Emissioni Life Ip faciliterà l’uso di 63 milioni di fondi complementari da Unione europea e privati. Entro il 2026, saranno a zero emissioni in Alto Adige tutti gli autobus e il 10% dei veicoli privati”.

I beneficiari del progetto “hanno sviluppato un piano strategico per facilitare l’adozione di massa della mobilità sostenibile secondo tre direttrici: ridurre il bisogno di trasporto, cambiarne le modalità e migliorare i mezzi di trasporto utilizzando più veicoli carbon-friendly”. 

 

 

Obiettivi e risultati attesi

 

Lunga la lista di obiettivi, che comprende: 

  • il dispiegamento di veicoli a zero emissioni in un numero significativo di servizi di trasporto pubblico regionale;
  • il dispiegamento di una rete di stazioni di rifornimento green in Alto Adige;
  • lo sviluppo di un eco-turismo regionale.

Tra i risultati attesi ci sono:

  • il dispiegamento di 28 auto a fuel cell supportate da 33 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, 5 stazioni di ricarica per l’idrogeno e un impianto per la produzione green sempre di idrogeno. A tutto questo, si legge, saranno aggiunti 27 autobus fuel cell a idrogeno, 7 camion per la raccolta rifiuti, 30 bus elettrici con batterie potenziate, 34 van, 38 auto e 2 pulitrici per le strade, sempre green da finanziare con i fondi complementari. Assieme tali azioni dovranno portare alla riduzione dello 0,4% delle emissioni di Co2 da traffico nell’area in esame.
  • l’aumento della diffusione di veicoli green: dovranno essere a zero emissioni il 30% delle auto private, van, moto e camion venduti in Alto Adige e il 10% dei veicoli circolanti entro il 2026. Complessivamente dovranno permettere di ridurre del 15% delle emissioni di anidride carbonica nella provincia entro la fine del progetto.
Bild
Profile picture for user Michele De Luca
Michele De Luca Sab, 07/20/2019 - 14:33

Tutti gli autobus green "nel 2026"? Cos'è, uno scherzo? Siamo forse a carnevale dove ogni scherzo vale?
Ma per favore... la vicenda dei bus ibridi a gasolio (https://www.salto.bz/de/article/28052019/elettrificazione-con-i-bus-ibr…) la dice davvero tutta.
Sempre a fare progetti che costano vagonate di soldi evidentemente per auto-attaccarsi la patacca "green" e tutti ci cascano, purtroppo media compresi.

Sab, 07/20/2019 - 14:33 Collegamento permanente