Ambiente | Treni

Quel rumore a Casanova

Repetto (Pd) si fa portavoce dei residenti del rione: “La stazione dei treni esiste da 5 anni e ancora nessuna barriera anti-rumore”. Alfreider lo gela: “Non servono”.
Casanova
Foto: Salto.bz

Sono passati 5 anni da quando fu inaugurata, eppure a distanza di tanto tempo la stazione Casanova-Kaiserau a Bolzano rimane tutt’ora sprovvista di barriere anti-rumore. A farlo presente è il consigliere provinciale del Pd Sandro Repetto che ha chiesto chiarimenti in merito a Palazzo Widmann. Sono del resto diversi i condomini adiacenti ai binari ed è probabile che la situazione vada ulteriormente peggiorando con l’atteso potenziamento della linea Bolzano-Merano e conseguente intensificazione del traffico ferroviario. In verità l’installazione delle barriere anti-rumore era già prevista nel Piano d’Attuazione redatto dal Comune di Bolzano, ma poi, a seguito di un lungo dibattito, la possibilità è sfumata, “il tutto a danno dei residenti del rione”, spiega Repetto. L’ulteriore ipotesi inizialmente prospettata era che le barriere potessero essere dotate di un impianto solare termico centralizzato, così da rendere l’operazione ancora più virtuosa. Attraverso questo sistema si sarebbe potuto alimentare in maniera sostenibile parte dell’impiantistica della stazione o diverse utenze domestiche del rione.

 

Due di picche

 

La domanda che Repetto rivolge alla Provincia è semplice: esiste l’intenzione di installare a breve le suddette barriere antirumore lungo il tratto ferroviario che costeggia il rione Casanova-Kaiserau? La risposta dell’assessore alle infrastrutture e alla mobilità Daniel Alfreider si potrebbe riassumere così: non c’è necessità di intervenire, bisogna farsene una ragione. “La Provincia non ha a breve in programma di installare le barriere fonoassorbenti lungo il tratto ferroviario in corrispondenza del rione Casanova-Kaiserau - riferisce Alfreider -. Il Comune di Bolzano infatti, in fase di realizzazione della fermata di Casanova-Kaiserau, ha dato incarico ad uno studio tecnico di valutare l’inquinamento acustico prodotto dal traffico ferroviario della linea Bolzano-Merano. Lo studio - spiega il membro della giunta provinciale - ha messo in evidenza che, data l’entità del traffico ferroviario (solo treni passeggeri e nessun treno merci) e che il transito dell’ultimo treno avviene intorno alle ore 22, i limiti previsti dalla normativa vengono rispettati. Per tale motivo le barriere non furono realizzate. Quando la linea verrà potenziata con il raddoppio, il gestore dell’infrastruttura (RFI SpA) insieme alla Provincia autonoma di Bolzano ed al Comune di Bolzano eseguiranno una nuova valutazione di impatto acustico e qualora i limiti acustici dovessero essere superati, sarà presa in esame la possibilità di realizzare delle barriere”. 

L’esponente del Pd aveva inoltre chiesto se come pratica regolare si potessero installare, dove indispensabili, barriere anti-rumore dotate di pannelli fotovoltaici. Ma il passo è più lungo della gamba. Ogni caso specifico, dice l’assessore, va attentamente esaminato. “Non essendo in programma la realizzazione delle barriere non si conoscono ancora i dettagli costruttivi e se queste saranno dotate di pannelli fotovoltaici. La scelta comunque di installare questi pannelli non può essere definita come standard in quanto ogni situazione è diversa dalle altre. Ad esempio, se una parete viene realizzata in zona soggetta a poco irraggiamento solare, sarebbe una spesa superflua installare in pannelli”, così Alfreider.

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Andrea Terrigno Lun, 10/21/2019 - 16:17

Se per i residenti della zona la linea ferroviaria è troppo rumorosa, posso proporre uno scambio con l'alloggio in cui abito in Viale Europa, che come molte altre strade cittadine sarebbe ben felice di una riduzione del traffico motorizzato su ruota (soprattutto nelle ore mattutine, serali e notturne). Se Repetto non ha altro da fare, si accomodi pure.

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