Cronaca | Mobilità

Bolzano-Napoli, addio al diretto

Dal 15 dicembre per arrivare dal capoluogo altoatesino alla città partenopea bisognerà fare tappa a Roma. Gli utenti si lamentano: scatta la petizione su change.org.
Treno
Foto: upi

Rfi dà, Rfi toglie. C’è il treno da Bolzano a Sibari, in Calabria, inaugurato appena lo scorso settembre, e inoltre aleggia ancora l’ipotesi di un futuro possibile collegamento diretto fra il capoluogo altoatesino e Milano a cui la Provincia starebbe lavorando insieme a Rete Ferroviaria Italiana. Poi ci sono le cattive notizie: il Frecciargento 8507, il diretto che collega Bolzano a Napoli (partenza ore 7.16, arrivo ore 13.20), cambia la tratta dal prossimo 15 dicembre. Fino a Roma si potrà arrivare senza cambiare ma poi nella capitale bisognerà prendere un altro treno per raggiungere la città partenopea. Il Frecciargento 8507 inizierà quindi la sua corsa con qualche minuto di anticipo rispetto a prima: alle ore 7.12 si parte da Bolzano per giungere a Roma alle 12.10; alle 12.26 c’è la coincidenza (Frecciarossa 9615) per Napoli, arrivo previsto alle 13.33. In alternativa, una volta scesi a Roma, è possibile prendere l’Intercity 553, con arrivo alle ore 14.29. Non ci sarà più nemmeno il diretto per il ritorno, il Frecciargento 8524 delle 15.25 da Napoli con arrivo a Bolzano alle 21.19. 

Le proteste, come prevedibile, non sono mancate fra gli utenti, accompagnate da una petizione, “Mantenere il tratto ferroviario diretto Napoli Bolzano”, lanciata sul sito change.org. Dicembre porterà tuttavia anche una novità positiva: il collegamento diretto fra Bolzano e Vienna. Il treno, della società austriaca Öbb, partirà dal capoluogo altoatesino alle 7.45 e arriverà nella capitale austriaca alle 14.30. Il ritorno è alle 15.30 da Vienna per arrivare a Bolzano alle 22.20.

 
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Massimiliano Rausa Ven, 11/01/2019 - 13:05

Sono scelte che sicuramente rispondono ad alcuni criteri, innanzitutto in termini di costi/ricavi. Ma per noi utenti è difficile capire.
Prima mettono il diretto
Bolzano-Sibari,
poi levano i Bz-Na.
C'erano due treni al giorno, non potevano tenerne almeno uno?
Forse è un modo per battere cassa alla Provincia?
Allora mi chiedo: qual è la posizione della Provincia?
È disposta a finanziare questa tratta anche con un solo treno al giorno, come farà con Milano e Vienna?
Già fu soppresso il notturno Bz-Lecce; ma almeno in quel caso ci spiegarono che non conveniva allestire i treni con i vagoni letto. Amen.
Ma in questo caso?

Ven, 11/01/2019 - 13:05 Collegamento permanente