Economia | Merano

Caos Kurhaus

Polemiche sul rifacimento dell’area ristorante. Schir: “Concorso ad invito di cui nessuno sapeva nulla”. Interviene il consiglio comunale: “Ente Teatro, così non va”.
Kurhaus
Foto: Markus Lobis

Sta facendo rumore, a Merano, il caso relativo al piano per il rifacimento del ristorante Saxifraga sulle passeggiate del Kurhaus. Secondo quanto riportato dalla stampa locale il sindaco Paul Rösch e l’ex presidentessa dell’Ente gestione Kurhaus e Teatro Monika Gamper avevano concordato la pubblicazione di un bando di gara per un concorso di idee allo scopo di presentare un progetto per la “ristrutturazione e ampliamento” della zona ristorazione in questione. Intanto dal concorso di idee bandito dall’Ente spuntano nove proposte esposte recentemente in una mostra aperta al pubblico e da cui esce vincitore il “Wettbewerb Grand Cafè & Restaurant Kurhaus Meran” dello studio Angonese, Flaim e Prünster. “Pur riconoscendo che lo studio di architettura vincitore è prestigioso, non si può non notare come la loro proposta vada a snaturare uno degli edifici più importanti della nostra città, il simbolo stesso della nostra città e della sua storia economico-turistica - commenta la consigliera comunale del Gruppo misto Francesca Schir -. Appare chiaro che il ristorante di una struttura come quella del Kurhaus abbia bisogno di migliorie e piccoli restauri periodici, ma qui si sta parlando di una ristrutturazione totale e soprattutto di un ampliamento di cubatura sfruttando lo spazio offerto dalla terrazza”. 


Il nodo


Jutta Telser, attuale presidentessa del Cda dell’Ente Teatro Kurhaus, ha di recente dichiarato al quotidiano Alto Adige che non c’era stata alcuna delibera comunale per rendere esecutivo il progetto ma che era stata manifestata la volontà di dare una “svolta a una questione che molti cittadini sentono, visto l’evidente stato di degrado della struttura”. Non è della stessa opinione Schir che definisce del tutto inappropriato il termine “degrado” in relazione allo stato dell’edificio, sottolineando che “chi ha in affitto la struttura debba occuparsi anche della manutenzione. In assenza di manutenzione può anche accadere che le condizioni nel periodo di chiusura possano non essere ottimali”. E sulla volontà espressa da Telser di accendere il dibattito sul futuro del ristorante del Kurhaus, attraverso il concorso di idee, Schir ribatte: “Non era forse meglio trovare un modo meno dispendioso per i contribuenti, 40.000 euro, e più partecipato per la popolazione di un concorso ad invito di cui nessuno sapeva nulla?”. 

Sostiene la consigliera comunale del Gruppo Misto, nonché presidente del consesso cittadino, che tutta l’operazione sta accadendo “per l’ennesima volta sopra le teste dei cittadini, inascoltati, ma sempre costretti a dover pagare con le proprie tasse queste ‘scelte’. Qual è l’utilità pubblica di questa nuova operazione? Merano sempre di più si allontana dai propri cittadini e dai loro interessi, attraverso una costante privatizzazione dello spazio pubblico. Il bene comune, come lo è il Kurhaus, dev’essere tutelato e la cittadinanza deve essere coinvolta nelle scelte che possono cambiare il volto della città”.

Non era forse meglio trovare un modo meno dispendioso per i contribuenti, 40.000 euro, e più partecipato per la popolazione di un concorso ad invito di cui nessuno sapeva nulla?

Schir chiede quindi di presentare in tempi brevi sia la presentazione del progetto vincitore sia quella degli altri 8 progetti; ma anche che in occasione di tali presentazioni siano presenti l’attuale presidente del Cda e la ex presidente, nonché l’architetta della Soprintendenza ai Beni Culturali responsabile per Merano e tutti i componenti della giuria che ha operato la scelta; e infine di prevedere il coinvolgimento dei cittadini, attraverso una presentazione pubblica entro marzo 2020 e verificare la possibilità legale di un voto popolare unitamente a quello tecnico. Le richieste sono state approvate all’unanimità dal consesso cittadino che “rigetta tale modus operandi dell’Ente gestione Kurhaus e Teatro, dovendosi riportare ogni decisione in merito presso gli organi che rappresentano la proprietà dell’immobile, ovvero la giunta e il consiglio comunale. Eventuali progetti di manutenzione o ampliamento devono essere valutati con il coinvolgimento della proprietà e della cittadinanza”.

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△rtim post Sab, 02/15/2020 - 03:15

Das Kurhaus ist/war das Aushängeschild unserer Kurstadt. Dieser geplante Vorbau mit Autobahnraststätten-Charakter beeinträchtigt bzw. zerstört nun den Gesamteindruck dieses wunderbaren Jugendstilensembles.
Bei allem Verständnis immer noch mehr Geld in der Gastronomie verdienen zu wollen: Wie kann man nur unser (schütztenswertes) Kurhaus so derart verunstalten (lassen)?

Sab, 02/15/2020 - 03:15 Collegamento permanente