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Edilizia dimezzata dal Covid

Gli effetti dell’emergenza sulle costruzioni ultimate: -52,3% (in metri cubi) nel semestre in Alto Adige. In controtendenza i permessi per le case: + 8,4%.
Edilizia, costruzioni
Foto: Pixabay

L’emergenza coronavirus e il lockdown hanno fatto crollare il numero di costruzioni ultimate, sia residenziali che non residenziali, in Alto Adige. Il calo certificato dall’Astat nell’ultimo aggiornamento sull’attività edilizia in provincia è pari al 52,3%. Una diminuzione di oltre la metà, prendendo a riferimento il primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019. In controtendenza invece il dato della cubatura prevista a scopo abitativo, che cresce dell’8,4%.

L’istituto di statistica della Provincia di Bolzano considera i permessi di costruzione emessi dai Comuni altoatesini. Nel periodo gennaio-giugno 2020 sono stati autorizzati interventi per una volumetria totale di 1 milione 616.000 metri cubi. Con una diminuzione dell’8,0%, nota Astat, rispetto allo stesso periodo del 2019. Il settore non residenziale registra una quota di 908 mila metri cubi (-17,7%). La cubatura prevista a scopi abitativi ha evidenziato invece un aumento (708 mila metri cubi, +8,4%) e ammonta a poco meno della metà della cubatura totale. 

 

 

A risultare in calo però è soprattutto la cubatura delle opere ultimate, scesa del 52,3%. La volumetria realizzata tra gennaio e giugno 2020, un intervallo in cui si inserisce la fase acuta dell’emergenza Covid, è infatti pari a 514 mila metri cubi, distribuiti per poco più di un terzo sull’edilizia residenziale (198 mila metri cubi, -53,5%) e per poco meno di due terzi sull’edilizia non residenziale (316 mila metri cubi, -51,6%).