Cronaca | Sanità

“Non ho mai profferito minacce”

Marco Cappello, direttore della ripartizione legale e affari generali dell'ASL, sulle dichiarazioni del medico Andreas Tutzer rese davanti alla commissione d'inchiesta.
Cappello, Marco
Foto: Sabes
Riportiamo integralmente la presa di posizione di Marco Cappello, direttore della ripartizione legale e affari generali dell'ASL, sulle dichiarazioni del medico Andreas Tutzer rese davanti alla commissione d'inchiesta:
 
Mi vedo costretto a disdire l’appuntamento già concordato con la redazione per chiarire il mio ruolo nella vicenda in seguito alla pubblicazione delle gravi e infamanti affermazioni del signor Knoll, anche queste senza previo contraddittorio con il sottoscritto.
In ordine alla vicenda del Dr. Tutzer posso ricostruire quanto segue.
Nel mese di marzo sono stato contattato dal Dr. Zerzer il quale mi chiedeva di prendere contatto con il Dr. Tutzer in seguito ad alcune affermazioni da lui pubblicate sul sito di STF, da lui ritenute diffamatorie, invitandolo a prendere contatto direttamente con il Dr. Zerzer per un chiarimento e che in caso contrario egli era intenzionato a procedere nei suoi confronti in sede legale.
Ho preso contatto con il Dr. Tutzer spiegandogli sommariamente la questione e invitandolo a chiarire la vicenda direttamente con il Dr. Zerzer, del quale gli comunicavo il numero di cellulare.
Non ho mai profferito minacce di alcun genere e le affermazioni riportate dal signor Sven Knoll su minacce addirittura fisiche che io avrei rivolto al Dr. Tutzer sono totalmente al di fuori della realtà.
 
 
Sono stato contattato dal Dr. Zerzer il quale mi chiedeva di prendere contatto con il Dr. Tutzer in seguito ad alcune affermazioni da lui pubblicate sul sito di STF, da lui ritenute diffamatorie
Non ho neppure mai saputo se il Dr. Tutzer avesse o meno parlato con il Dr. Zerzer; apprendo dalle dichiarazioni rese dallo stesso Tutzer che egli ha accolto il mio invito, lo ha chiamato e in seguito a tale telefonata ha ritenuto di dover rettificare la dichiarazione pubblicata sul sito, aggiungendo un “Nachtrag” che, per il suo contenuto, è indice di un avvenuto colloquio chiarificatore con il Dr. Zerzer.
Peraltro la dichiarazione iniziale è rimasta pubblicata inalterata, fatto che appare del tutto incompatibile con lo stato di intimidazione da lui espresso a seguito di fantomatiche minacce, che avrebbero altrimenti certamente portato alla cancellazione della dichiarazione, tutt’ora invece reperibile sul sito di STF.
Non intendo in alcun modo entrare nel merito della vicenda delle mascherine né tantomeno nel merito dei lavori della commissione provinciale di inchiesta, tuttavia non posso accettare accuse infamanti e totalmente infondate nei confronti della mia persona, per cui chiunque attenterà alla mia onorabilità sarà chiamato a rispondere delle proprie affermazioni.
 
Avv. Marco Cappello
 
Während Marco Cappello „sich gezwungen sah“, am Dienstag im allerletzten Moment das bereits ausgemachte Interview in der Salto-Redaktion abzusagen, können Sie heute ein Interview mit ihm im Tagblatt der Südtiroler nachlesen. Natürlich, reiner Zufall.
Christoph Franceschini
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Chiara Losi Mer, 08/26/2020 - 13:45

Le facoltà di Giurisprudenza non sono più degne di forgiare eredi di Cicerone. Al di là del contenuto che non commento per non incorrere nella medesima sorte del DR. Tutzer (Dr. in quanto laureato in Medicina) devo osservare che la lingua italiana viene apparentemente calpestata anche da chi fa dell’ars oratoria la propria vocazione professionale.
Segnatamente: “profferito” si riferisce di certo ad un docente la cui incolumità fisica è compromessa (un prof ferito) perché altrimenti sarebbe scritto con una F (proferito), e nella lingua italiana il titolo “Dr.” è consentito esclusivamente in riferimento al dottori in Medicina e Chirurgia, laddove per tutti gli altri laureati si utilizza “Dott.“
Se fosse stato un discorso scritto da un agricoltore o da un pescatore la cosa mi avrebbe preoccupato poco. Ma a mio avviso un avvocato fonda la propria credibilità anche sulla capacità di esprimersi in modo congruo al proprio titolo.

Mer, 08/26/2020 - 13:45 Collegamento permanente
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Manfred Klotz Mer, 08/26/2020 - 16:24

In risposta a di Chiara Losi

Sull'uso di dott. e dr. devo contraddirla. L'Accademia della Crusca dà alle due abbreviazioni la stessa valenza e lo stesso significato e attesta che l'uso di dr. per indicare la professione di medico è limitata al linguaggio comune.
Sul verbo "profferire" ha ragione in parte. La forma "profferire" è la forma archaica del ormai più comune "proferire. Oggi profferire è usato come forma di offrire/offrirsi. Il sommo poeta e anche Boccaccio usavano profferire invece di proferire.
Ma sinceramente non la ritengo una grave colpa. Sulle capacità professionali di Marco Cappello non credo lei abbia le qualità per esprimersi. Se mi permette, io si.

Mer, 08/26/2020 - 16:24 Collegamento permanente