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Kommunizieren die Herrn Avv. Cappello und Dr. Tutzer in italienischer oder deutscher Sprache ?
Hier steht für mich Aussage gegen Aussage, bevor die Sache nicht lückenlos aufgeklärt ist.
Hat Tutzer jetzt mit Avv. Cappello telefoniert oder nicht? mit Zeugen? dass jemand derartige im Raum stehende Drohungen verschriftlicht ist wohl kaum anzunehmen...
Le facoltà di Giurisprudenza non sono più degne di forgiare eredi di Cicerone. Al di là del contenuto che non commento per non incorrere nella medesima sorte del DR. Tutzer (Dr. in quanto laureato in Medicina) devo osservare che la lingua italiana viene apparentemente calpestata anche da chi fa dell’ars oratoria la propria vocazione professionale.
Segnatamente: “profferito” si riferisce di certo ad un docente la cui incolumità fisica è compromessa (un prof ferito) perché altrimenti sarebbe scritto con una F (proferito), e nella lingua italiana il titolo “Dr.” è consentito esclusivamente in riferimento al dottori in Medicina e Chirurgia, laddove per tutti gli altri laureati si utilizza “Dott.“
Se fosse stato un discorso scritto da un agricoltore o da un pescatore la cosa mi avrebbe preoccupato poco. Ma a mio avviso un avvocato fonda la propria credibilità anche sulla capacità di esprimersi in modo congruo al proprio titolo.
Sull'uso di dott. e dr. devo contraddirla. L'Accademia della Crusca dà alle due abbreviazioni la stessa valenza e lo stesso significato e attesta che l'uso di dr. per indicare la professione di medico è limitata al linguaggio comune.
Sul verbo "profferire" ha ragione in parte. La forma "profferire" è la forma archaica del ormai più comune "proferire. Oggi profferire è usato come forma di offrire/offrirsi. Il sommo poeta e anche Boccaccio usavano profferire invece di proferire.
Ma sinceramente non la ritengo una grave colpa. Sulle capacità professionali di Marco Cappello non credo lei abbia le qualità per esprimersi. Se mi permette, io si.
Iaz verstea is a, glab i holt ;=)
Integrando il commento, apprendo che il verbo "profferire" è stato riportato male dal giornalista, per cui qualsiasi commento sarcastico cade nel vuoto.
Chiedo venia e scusa a Christoph, il verbo è stato riportato nella forma arcaica dall'avvocato estensore della lettera (che non è Marco Cappello).