Politica | Bolzano

L’ora delle recriminazioni

Si consuma lo strappo tra FdI e Lega dopo l’esito del ballottaggio. Urzì: “Assessori leghisti corresponsabili della sconfitta di Zanin”. Bessone: “Sciocche accuse”.
Roberto Zanin, Massimo Bessone
Foto: Massimo Bessone

Volano gli stracci in casa del centrodestra. Metabolizzare la mancata elezione a sindaco di Bolzano di Roberto Zanin, sconfitto al ballottaggio da Renzo Caramaschi, passa attraverso un reciproco j’accuse all’interno della coalizione. Ad accendere la miccia è Alessandro Urzì, consigliere provinciale e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “Il Pd in Provincia diventa il nuovo referente politico della Svp per ‘gli affari del capoluogo, Bolzano’”, e intanto vengono “commissariati di fatto i due assessori leghisti (Giuliano Vettorato e Massimo Bessone, ndr) in Provincia rimasti impassibili e immobili di fronte alla campagna elettorale che i vertici della Svp stavano costruendo attorno a Renzo Caramaschi e la sinistra”. Continua l’attacco a viso aperto all’alleato leghista: “Essere rimasti in silenzio mentre l’alleato Svp si sfilava e appoggiava il Pd rende gli assessori provinciali della Lega corresponsabili della sconfitta del candidato che essi stessi come Lega avevano proposto. Con questo approccio non si va da nessuna parte. All’incolore presenza in giunta provinciale in questi due anni - prosegue Urzì - si aggiunge ora la tinta del giallo: perché non c’è stato nessuno scatto di orgoglio alla decisione di Kompatscher di salire sul palco di Caramaschi da parte degli assessori leghisti? Solo paura di mettere in discussione i propri incarichi?”.

Essere rimasti in silenzio mentre l’alleato Svp si sfilava e appoggiava il Pd rende gli assessori provinciali della Lega corresponsabili della sconfitta del candidato che essi stessi come Lega avevano proposto (Alessandro Urzì)

“La Lega alleata con gli alleati del Pd non si può ignorare - dice l’esponente di centrodestra -. Noi abbiamo solo una parola. La campagna per Zanin, grande gentiluomo, l’abbiamo fatta credendoci. Era stato presentato dalla Lega ma poi è stato abbandonato dagli stessi assessori provinciali della Lega nelle mani dei delirio da comizi pro Caramaschi di Kompatscher: si può fare finta di non vedere?”. Già ieri sera, quando si profilava la vittoria del sindaco uscente Caramaschi, era arrivata la stoccata di Marco Galateo, consigliere comunale e coordinatore di FdI per Bolzano: “Vedere il presidente della provincia Kompatscher sul palco di Caramaschi già durante la campagna del primo turno nel totale silenzio dei suoi partner di giunta della Lega ha solo aumentato lo sconforto dell’elettorato italiano, che infatti è mancato all’appello”.

 

La replica

 

La Lega non ci sta. In una nota l’assessore del Carroccio Massimo Bessone bolla come “sciocche, inopportune e prive di fondamento le accuse mosse da Fratelli d’Italia”. Urzì e Galateo “probabilmente amareggiati per il loro insuccesso, hanno cercato di addossare la colpa della sconfitta elettorale agli assessori della Lega, rei di non aver creato una crisi in giunta provinciale non appena la Svp ha deciso di schierarsi, a Bolzano, con il sindaco uscente Caramaschi. A mio giudizio, sono proprio queste esternazioni, queste persone, questo scaricare le colpe invece di andare ad analizzare il problema che impediscono al centrodestra in Alto Adige di crescere”.

Sciocche, inopportune e prive di fondamento le accuse mosse da Fratelli d’Italia (Massimo Bessone)

E infine l’ultimo affondo: “Consiglio agli amici di Fratelli d’Italia - afferma Bessone - di non perdere tempo in inutili e dannose polemiche, ma di interrogarsi sul come mai nessuno desideri fare parte di una coalizione governativa insieme a loro”.

 

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m s Lun, 10/05/2020 - 21:16

Neben ethnischen Aspekten gibt es doch noch Anderes und Wichtigeres. Gut so! Wenn ein Minimum an Respekt und Entgegenkommen, sprachlich wie kulturell gegeben ist, sollte wirklich anderes als die Sprachgruppenzugehörigkeit zählen.

Lun, 10/05/2020 - 21:16 Collegamento permanente