Politica | Merano

Mercato delle vacche o delle idee?

"Abbiamo lavorato bene insieme" queste le prime parole di Rösch dopo la sua rielezione. Ora tutti si interrogano sulla maggioranza "difficile". Ma lo è veramente?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Paul Rösch
Foto: Foto: Marco Dalbosco

La rielezione è arrivata sul filo di lana per Paul Rösch. Per convinzione o per interesse la parola d'ordine che si legge ora sui media e sui social è "costituire una maggioranza sarà difficile". E si ipotizzano maggioranze con o senza la SVP, con o senza la due civiche, a chi andrebbe il vicesindaco, a chi gli assessori e poi la presidenza del Consiglio comunale e avanti così. Si estrae il bilancino, il regolo calcolatore. Dov'è finito il manuale Cencelli che nella Prima Repubblica regolava il mercato delle vacche?

Per come conosco Rösch, non andrà così. La frase che ha detto subito dopo la sua risicatissima rielezione "abbiamo lavorato bene insieme" ci fa capire che - per lui - le trattative saranno sulle idee e sui progetti e non sulle persone. È chiaro che ci sono idee o progetti incompatibili con i valori e la visione della città che hanno lui e le liste che lo hanno sostenuto (Verdi, Sinistra ecosociale,Team K). Ma è altrettanto chiaro che la tolleranza e l'apertura verso idee e convinzioni diverse, la capacità di ascoltare e imparare fanno parte del suo stile. E sono probabilmente la chiave per comprendere la sua vittoria.

Dunque non mercato delle poltrone ma confronto sui progetti. Solo che non sarà facile. La SVP paga, per la seconda volta, l'errore di considerarsi erede naturale della guida della città. Si trova ora in uno stato di profonda crisi - le dimissioni di esponenti di spicco ne sono la prova - ed è difficile che possa portare un contributo di idee e progetti per i prossimi cinque anni. Sarebbe auspicabile che gli Arbeitnehmer facessero sentire la loro voce e comprendessero che ora hanno la possibilità di realizzare... già realizzare cosa? A giudicare dagli ultimi cinque anni (ma anche prima in verità) non sembra abbiano compreso l'occasione che avevano ed hanno. Speriamo si sveglino, ma non contiamoci troppo. 

Le due Civiche hanno puntato tutto su una campagna elettorale etnica e, grazie anche all'appoggio "nascosto" ma non troppo dell'ala economica della Stella alpina, quasi ci sarebbero riuscite. Un governo della città con i confini etnici chiaramente segnati: Sindaco italiano, vice tedesco, assessori italiani alle civiche e tedeschi al nemico/alleato. Una spartizione chiara e netta che avrebbe aperto la strada alla spartizione dei posti. Fallita questa visione (che ad alcuni potrà sembrare utopica, ma che una - risicatissima - maggioranza ha respinto) la domanda che Rösch farà ai loro rappresentanti sarà: quali proposte, quali idee, quali progetti portate per costruire una Merano migliore? Personalmente sarei scettico, ma so che il Sindaco è guidato da un incrollabile ottimismo. Ambedue le Civiche hanno un gran numero di valide persone che potrebbero lavorare per il bene della città se solo cambiassero prospettiva. Vedremo.

Sinistra ecosociale, Team K e anche il PD sono rimasti finora nell'ombra e vengono considerati poco nel toto-giunta. Ma se, anche in questo caso, ribaltiamo il ragionamente ed invece di chiederci quali poltrone potrebbero avere, ci chiediamo quali contributi di idee e di progetti possono dare, allora il loro contributo è tutt'altro che marginale. I loro programmi sono molto vicini a quelli della Lista Rösch/Verdi e questo è il momento di concretizzarli in un programma di governo con proposte puntuali, una scaletta delle priorità e tempi di realizzazione.

La vittoria risicata di Rösch non è segno di debolezza, come voci interessate sostengono. In realtà, ne stabilisce la forza. Se nel 2015 Rösch aveva di fronte "solo" la SVP, nel 2020 ha dovuto affrontare da un lato un avversario dichiaratamente etnico, dall'altro l'ala economica e conservatrice della SVP. E, alla fine, non è tanto Rösch ad aver vinto, ma quel 50,1% di meranesi che respinge la divisione etnica e la politica delle lobby e delle segreterie. Per questo non sarà un mercato delle vacche ma un confronto delle idee. Per lo meno, questo è quello che chiedono 7.050 meranesi.

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Max Carbone Lun, 10/05/2020 - 19:16

caro Marco, in verità Rösch ha vinto grazie - questo sì - a un voto etnico: almeno 2/3 della base SVP lo ha votato, mentre ha letteralmente perso per strada il voto italiano, andato a Dal Medico. Si interroghi su questo. E, spiegami poi, dove hai visto l'approccio etnico della campagna delle Civiche. Interessante poi il passaggio dove chiedi alle Civiche di "cambiare prospettiva". Ovvero?

Lun, 10/05/2020 - 19:16 Collegamento permanente
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Oskar Egger Gio, 10/08/2020 - 21:30

Concordo con Max Carbone. Tutte domande che mi sono posto anch' io. Niente autocritica intanto. Io só anche di persone, non SVP e non italiane, che non si trovano tanto bene in questa Merano, cambiata per forza e dalle facili, non mantenute, promesse e che si sentono prese un pó per i fondelli. Quale sarebbe poi la prospettiva, quella giusta?

Gio, 10/08/2020 - 21:30 Collegamento permanente