Politica | Distanze

La lontananza

Oltre alla lontananza tra le persone necessaria per debellare il virus, c'è un'altra altrettanto grave lontananza, ed è quella tra la politica ed i cittadini.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
Distanza
Foto: Pixabay

Nel fondo dell'articolo dell'Alto Adige di domenica si afferma che la lontananza è oggi la miglior forma di protezione, ed è un comportamento assolutamente imprescindibile rispetto alla grave situazione della pandemia che si sta tragicamente diffondendo in tutto il mondo.

Come sia possibile recuperare tutte le forme di vicinanza tra le persone, il vivere insieme, a contatto, abbracciandosi, stringendosi la mano, è un argomento che ci costringerà nei mesi futuri a riflettere su nuovi comportamenti, sulla costruzione di nuovi rapporti tra le persone che restituiscano alla vita di tutti i giorni quel valore insostituibile che è il contatto umano.

Ma c'è un altro elemento legato alla lontananza, ugualmente grave e da non sottovalutare, ed è la distanza che ormai da molto tempo si prefigura tra la classe politica ed i cittadini, soprattutto nell'esercizio del governo del Paese.
Le forze politiche che per tanti anni hanno svolto il loro ruolo di collegamento tra la popolazione e le decisioni che assumevano i diversi livelli di governo e amministrazione del Paese, attraverso forme di reale partecipazione di iscritti, di assemblee, di riunioni, hanno abbandonato in gran parte questo tipo di consultazione, affidando a pochi centri di potere le decisioni, qualcuno addirittura al clic di collegamenti informatici, accentuando quella distanza e mancata partecipazione di tutte le scelte che interessano i cittadini.

Ancor più in questi momenti di grandi difficoltà che riguardano principalmente aspetti sanitari, ma anche psicologici e sociali, va ricostruito un collegamento che avvicini quanto più possibile le scelte del governo del Paese alle esigenze e alle sensibilità delle persone. Vanno assorbite le disuguaglianze, vanno salvaguardate le classi più deboli, proprio quelle che sono spesso più lontane e in maggiore sofferenza, per dimostrare e scegliere la vicinanza con scelte opportune e adatte a tale fine.
È pur vero, come dice il compositore e drammaturgo Stephen Sondheim, che “vicino è meglio che lontano, ma non è ancora esserci”.

Quando allora leggo che nei giorni scorsi, in pieno ritorno dell'ondata della pandemia, ben 12 operatori sanitari a Bolzano, nello svolgimento del loro insostituibile lavoro, sono stati colpiti dal Covid presso la struttura ospedaliera, nella quale operavano, mi viene tristemente da pensare che la responsabilità dirigenziale di chi gestisce l'ospedale, non solo è stata lontana, ma non c'era nel garantire la necessaria sicurezza a quanti operano in un contesto così delicato.
“La lontananza è come il vento” cantava Modugno, e vola via e porta via tutte le responsabilità.

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Massimo Mollica Mar, 10/27/2020 - 08:15

Le manchevolezze e la disorganizzazione della politica non si discute (nel senso che è indubbia e per questo si dovrebbe discutere di più), ma anche l'atteggiamento di tutti noi andrebbe analizzato.

Mar, 10/27/2020 - 08:15 Collegamento permanente
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Eduard Gruber Mar, 10/27/2020 - 12:17

Habe jetzt nicht genau verstanden, inwieweit der Titel dieses Beitrags "Lontananza tra la politica ed i cittadini" mit der Infektion der 12 Sanitätsbediensteten, bzw mit den Infektionen im allgemeinen zu tun hat??

Mar, 10/27/2020 - 12:17 Collegamento permanente