
Liebe/r Leser/in,
dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!
Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.
Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.
Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.
Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz
Bereits abonniert? Einfach einloggen!
La crisi continua. Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.
Aggiungi un commento
Effettua il login per aggiungere un commento!Commenti
Cioè praticamente l'idea è di togliere quasi tutti gli arbusti, siepi ed alberi con un palcoscenico e sedie da festa campestre... 1,3 milioni di Euro + un'altra somma indefinita... sperando che le sedie non costino un occhio della testa come quelle "mezze lune" messe in piazzetta Università. Il problema, ad occhio, è e rischia di rimanere il muro di cinta del giardino che garantisce un certo anonimato e permette raggruppamenti di soggetti "problematici".
Si farebbe prima a restituire il giardino alla scuola/diocesi e chiuderlo al pubblico. Zero costi per la collettività e fine di quello che si può definire un continuo tentativo, quasi un "accanimento terapeutico pluriennale", di mantenere "vivo" quell'angolo di città. Se poi dovesse servire per manifestazioni, che mi pare non siano numerose, basterebbe stilare un accordo con la Diocesi o chi per essa per garantirne la usufruibilità e con un strigente controllo degli accessi. Così difficile da immaginare?
Ein schöner Park wird mit Steuergeld ruiniert, bravo. Der "degrado" müsste wohl mit Sozialprojekten und dgl. bekämpft werden. Was ist als nächstes dran? Die Talferwiesen? Auch dort könnte der "degrado" mit Verbauung bekämpft werden um unliebsame Menschen loszuwerden...
Alcune brevi considerazioni.
Da cittadino residente in centro posso dire che concettualmente io se cerco un po' di "prato e natura" penso e vado alle passeggiate del Talvera. Il parco dei capuccini non lo prendo minimamente in considerazione.
Sulla sua riqualificazione credo, ma non sono un esperto, che abbia ragione chi sostiene che i muri non aiutino a una libera fruibilità.
Personalmente punterei su due aspetti:
1) bella l'idea di concerti ma per farli bisogna creare un' ente organizzativo e soprattutto vanno aiutati economicamente, perché in questo periodo di pandemia la cultura è messa molto male. Oltre a concerti penso a esibizioni teatrali, cori, balletti (con relativi saggi). Far interessare le scuole. Insomma va cercata una persona che organizzi il tutto e segua il parco. Potrebbe essere una figura che regola tutti i parchi di Bolzano Bozen.
2) Per il cosiddetto "degrado" è inutile nascondere il problema va affrontato. Se ci sono persone che delinquono, che si drogano va capito perché e bisogna lavorarrci, facendo interessare le realtà esperte. Se non si fa questo non risolveremo mail il problema. Forse qualcuno penserà che la cosa è impossibile, che per me è come dire che la mafia e la delinquenza non scompariranno mai dalla faccia della terra. Invece io penso il contrario.
3) tutto sarebbe più semplice se il traffico fosse sotterraneo. Si potrebbe creare una zona adibita alla cultura tra parco, teatro e biblioteca niente male.