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I grandi gruppi, una volta diventati multinazionali, hanno perso ogni aderenza al territorio, ai valori dell'Europa ed alle generazioni di dipendenti che hanno permesso ad un impresa portabandiera dell'Italia di crescere e di espandersi sui mercati internazionali. Lo stabilimento di Bolzano è considerato, a quanto pare, soltanto una pedina da giocare nel business globale. La Cina sembra lontana, ma è in procinto di diventare la prima potenza economica a livello mondiale e farà valere le sue idee imprenditoriali ed egemoni ovunque riesca ad insediarsi. Con un ministro agli esteri fiero di tessere contatti ed affari con la Cina c'è il rischio di rinunciare a sviluppare una strategia industriale per l'Italia. Ciò potrebbe rivelarsi il tallone d'Achille nel contesto produttivo europeo.
Questa società è strategica ! Pertanto deve intervenire il Governo a salvarla dall´avidità di chi acquista imprese europee per, alla fine, dettare le regole al nostro continente !