Politica | La polemica

Bufera su Bianchi

Il sindaco di Laives: “Auguro a SkyAlps pochi voli e pochi passeggeri”. Urzì (FdI): “Inaccettabile auspicare il fallimento di un’azienda”. Il Pd: “Vergogna”.
Christian Bianchi
Foto: Christian Bianchi Facebook

Non posso che augurare a SkyAlps, lo stesso grande successo di Air Alps: pochi voli e pochi passeggeri. Spero cioè che gli aerei che passeranno sopra la nostra testa, siano nel numero più basso possibile. Mi spiace... ma Laives resta contro questo aeroporto”. Sta avendo un’eco notevole in queste ore il post del sindaco di Laives, Christian Bianchi, apparso su Facebook.
Il bersaglio del primo cittadino è la nuova compagnia aerea, la Sky Alps appunto, fondata dall’imprenditore Josef Gostner (che è anche presidente di ABD, gestore dello scalo bolzanino), che il 29 maggio debutterà con i suoi voli.

 


Le critiche

 

Lo sfogo di Bianchi non è piaciuto all’ex alleato Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, che aveva sostenuto la sua candidatura alle ultime elezioni comunali: “Augurare ad aziende private di fallire, di qualunque attività si occupino, non va bene. Soprattutto in questo momento in cui ogni energia dovrebbe essere spesa per fare girare ogni tipo di economia - commenta Urzì -. Siamo in un momento straordinario. Mai più un soldo pubblico all’aeroporto di Bolzano, su questo i cittadini si sono espressi chiaramente e faremo le barricate per difendere questo principio. Ma augurare il fallimento di aziende private, se operano in modo legittimo e trasparente, non lo accettiamo e ci dissociamo”.
Ma oltre al fuoco “amico” arriva puntuale la stilettata dell’opposizione: “Facciamo finta che ci sia una pandemia in corso. E facciamo finta che questa abbia colpito, assai duramente, lavoratori e imprese. Facciamo finta di essere il sindaco della quarta città altoatesina. Ecco, date queste premesse, voi augurereste a un’impresa di fallire? Sarebbe una cosa gravissima, no? - ammonisce il Pd laivesotto -. Noi vorremmo fare finta che non fosse successo, ma è quello che ha fatto Christian Bianchi. Oggi. Siamo senza parole. Anzi una ci è rimasta: vergogna”.

Le affermazioni del primo cittadino sono state stigmatizzate anche da qualche utente social, ma Bianchi insiste: “La Provincia ha trovato la scappatoia per far fare ai privati quello che era stato impedito di fare a lei. Cosa devo scrivere, che sono felice? No, non sono felice. E la mia speranza è che questo aeroporto non funzioni, non abbia clientela e che i voli partano vuoti, come al tempo di Air Alps. Non sono né falso, né ipocrita - conclude il Sindaco - e quindi dico sempre quello che penso”.

Bild
Profile picture for user m s
m s Gio, 03/25/2021 - 18:15

Schließe mich hier Bürgermeister Bianchi an und bedanke mich für die klaren Worte und für den Kampf gegen diesen anachronistischem Flugplatz. Zum Wohle der Anrainer und der Umwelt/dem Klima zuliebe.

Gio, 03/25/2021 - 18:15 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Sebastian Felderer
Sebastian Felderer Gio, 03/25/2021 - 21:27

E rivolto a Sarah Franzosini: Questo é manipolazione di informazione. Lei ha strappato una parte della frase intera di Bianchi e l'ha messa come titolo. Questo fa capire tatta un'altra cosa. Questo non é giornalismo serio e non é degno di salto.bz.

Gio, 03/25/2021 - 21:27 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Gianguido Piani
Gianguido Piani Ven, 03/26/2021 - 10:24

Auguro sinceramente a Sky Alps di affermarsi, ma nel rispetto di normative ambientali stringentissime, in particolare per quanto riguarda le emissioni acustiche e quelle di gas inquinanti e dannosi per il clima, oltre che con una sana concorrenza da parte del trasporto ferroviario. Aerei silenziosi non causerebbero probliemi. Se Sky Alps puo' operare in questo contesto, benvenuta! Il primo a essere d'accordo con queste condizioni dovrebbe essere proprio il proprietario di Sky Alps, uno dei cui rami principali d'affari sono le energie rinnovabili. Il Sindaco di Laives e il Landeshauptmann hanno statura e autorita' necessarie per chiedere in termini chiari direttamente all'interessato la sua posizione riguardo lo sviluppo sostenibile e come intende metterla in pratica in azioni concrete. Aspetto con curiosita' sia la domanda sia la risposta.

Ven, 03/26/2021 - 10:24 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Paolo Gelmo
Paolo Gelmo Ven, 03/26/2021 - 13:20

In risposta a di Gianguido Piani

Sono d’accordo con lei. La posizione più razionale è chiedere che si rispettino normative ambientali (ma quali?) in materia di emissioni e lasciare che il mercato faccia il suo corso.

Non le sembra però che questo accanimento contro l’aeroporto sia dovuto a posizioni ideologiche? Più di una volta lo si è accusato (a sproposito) di essere un aeroporto al "servizio dei ricchi"..

E non è una posizione egoistica di chi dice "no a Bolzano, c'è già Innsbruck o Verona".. e chi se ne frega degli abitanti vicini a quegli aeroporti?

Ma ce né pure una terza.. Non è forse la battaglia ambientalista più semplice che poteva essere intrapresa.. ma anche quella con i più scarsi risultati dal punto di vista ambientale? Si pensi solo ai 4 o anche 8 decolli al giorno di piccoli aerei da 78 o anche da 100 posti, contro il transito più di 10 mila mezzi pesanti che ogni giorno attraversano, per lungo, tutta la valle dell'Adige?

Ven, 03/26/2021 - 13:20 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Gianguido Piani
Gianguido Piani Ven, 03/26/2021 - 14:43

In risposta a di Paolo Gelmo

Sono anch'io d'accordo con le Sue posizioni, meno un aspetto riguardo Innsbruck e Verona. Bolzano e' in una conca che riflette bene, anche troppo, il rumore sia degli aerei sia dell'autostrada, certo. La valle di Innsbruck e' piu' larga e Verona e' in pianura. L'impatto acustico a Innsbruck e' inferiore e a Verona e' ancor piu' limitato.
Bolzano sarebbe stata in una posizione ideale per implementare un "aeroporto virtuale" basato sulla logistica e non su piste di decollo e atterraggio. Treni cadenzati verso Innsbruck/Muenchen e verso Verona/Bologna. Check-in, consegna bagagli e carta d'imbarco alle stazioni di Bolzano, Bressanone, Laives (!), Merano e cosi' via. Poi treni che portano in aeroporto, direttamente dentro. Il mondo intero raggiungibile con un solo cambio di mezzo. O potere essere raggiunti con un solo cambio di mezzo e senza automobile. In Svizzera lo fanno.
A Bolzano soluzioni che non prevedano esborsi, cemento, uso di energia ecc. non sono proprio concepite o anche solo pensabili. Malgrado ogni possibile richiamo ad ambiente e sostenibilita' il modello di sviluppo e di affari resta quello degli anni 1960-1970.

Ven, 03/26/2021 - 14:43 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Paolo Gelmo
Paolo Gelmo Sab, 03/27/2021 - 11:34

In risposta a di Gianguido Piani

Riguardo il rumore le consiglio di salire a mezza costa e confrontare i rumori degli aerei con gli elicotteri militari e con i trattori. Innsbruck o Verona sono ottime possibilità ma le destinazioni che si possono raggiungere da quegli aeroporti sono limitate. Bolzano ha bisogno di un collegamento con un hub a sud e/o a nord. Non può essere possibile che per prendere un aereo a Monaco o Milano si debba partire 8 o 9 ore prima. E viceversa che un uomo d’affari o un semplice turista dopo aver fatto magari un volo transoceanico debba sobbarcarsi ancora un trasferimento così lungo per arrivare in Alto Adige.

Sab, 03/27/2021 - 11:34 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Alessandro Zuech
Alessandro Zuech Dom, 03/28/2021 - 10:26

In risposta a di Paolo Gelmo

Ciao Paolo. Il discorso del rumore relativamente basso riguarda essenzialmente solo gli aerei turboprop, come la maggior parte di quelli che hanno volato fino ad ora per cui in questo caso il confronto con elicotteri ci sta.
Cambia se cambi il tipo di aereo. Già quelli che oggi vanno e vengono da Innsbruck, che per ora a Bolzano non si sono visti, qui da noi avrebbero un impatto acustico su Vadena-Pineta-San-Giacomo e anche in certe condizioni Bolzano/Don Bosco ancora maggiore a causa della diversa morfologia del terreno intorno e a quel punto il ragionamento crolla.
PS: negli anni sono state fatte simulazioni su base scientifica sulla cosa da enti terzi incaricati dalla provincia e cercando online si trovano ancora le simulazioni di impatto per tipo di apparecchio. Le differenze in dba sono evidenti e quando confronti 70 dba con 85 non si tratta di una scala lineare.

Dom, 03/28/2021 - 10:26 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Gianguido Piani
Gianguido Piani Dom, 03/28/2021 - 12:03

In risposta a di Paolo Gelmo

Le destinazioni raggiungibili da Innsbruck o Verona sono le principali citta' europee, compresi tutti gli hub importanti. Al completamento di BBT, Muenchen sara' a poco piu' di due ore di treno da Bolzano. Basterebbe un treno navetta cadenzato ogni due ore su Muenchen Ost e l'Alto Adige sarebbe perfettamente collegato con tutto il mondo con un solo cambio modale e tempi di attesa ragionevoli. Anche adesso ci si puo' andare in autostrada, ma con l'"aeroporto virtuale" il viaggiatore non dovrebbe assumersi in proprio il rischio di ritardi, cancellazioni e mancate coincidenze perche' la copertura sarebbe implicita' nel check-in locale. Arrivi in ritardo a Monaco o Verona o Bologna? Prendi il primo volo utile senza pagare penali.
Piuttosto che discutere se l'aeroporto di Bolzano sia bello o brutto, buono o cattivo, occorrerebbe rivedere l'intero concetto di mobilita' sia all'interno della provincia, sia con il resto del mondo, entro i nuovi paradigmi di sostenibilita' e limiti all'inquinamento.
Un incarico per la politica, una volta che decidera' di occuparsi della questione.

Dom, 03/28/2021 - 12:03 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Paolo Gelmo
Paolo Gelmo Lun, 03/29/2021 - 16:48

In risposta a di Gianguido Piani

Quando si dice che Monaco o Verona o Innsbruck dista da Bolzano poche ore, si dovrebbero calcolare tutti i tempi necessari.. vedi: https://www.salto.bz/it/article/26012016/aeroporto-di-bolzano-quanto-e-…
Sig. Piani lei ha ragione, va discusso l'intero concetto di mobilità. Ripeto non è possibile impiegare 8 o 9 ore per prendere un volo intercontinentale.. Le nostre aziende (citate spesso per eccellenza) subiscono tempi di collegamento da paesi del terzo mondo...
Nel trasporto urbano e extraurbano, invece si, raggiungiamo l'eccellenza. Tutti i paesini dell'AA sono raggiungibili e con una frequenza tale che spesso viaggiano vuoti o con pochissime persone. Se altre regioni ne fossero a conoscenza avrebbero un motivo in più per invidiare la nostra autonomia e il nostro benessere.. Penso sia più che giusto che la Provincia spenda tra i 150 e 200 milioni all'anno la mobilità su ruote...ma nel contempo considero ridicolo un referendum indetto contro la spesa di un paio di milioni per rendere più agevole raggiungere e lasciare il nostro territorio da un aeroporto.
Ciao Alessandro.. i turboprop sono quelli che viaggiano e probabilmente viaggeranno finché il futuro non ci riserverà aerei silenziosi come farfalle. Ricordiamoci che Bolzano sarà sempre un aeroporto regionale e non ha niente a che vedere con Innsbruck o Verona. Se si mettesse in concorrenza con quegli aeroporti ne uscirebbe sconfitto dal mercato.. Riguardo al rumore dimenticavo i 200 treni al giorno.. prova chiedere chi abita lungo i binari...

Lun, 03/29/2021 - 16:48 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Gianguido Piani
Gianguido Piani Lun, 03/29/2021 - 17:42

In risposta a di Paolo Gelmo

Sig. Gelmo,
ho letto l'articolo cui fa riferimento e sono d'accordo con le valutazioni sulle tempistiche. Resto dell'idea che numerose delle criticita' legate a un viaggio sono dovute al fatto che l'utente deve interagire con numerosi operatori: taxi, bus, ferrovia, autostrada, linea aerea. Il rischio di arrivare in ritardo a Malpensa, Monaco, Innsbruck o Verona e' troppo elevato e inserire adeguati margini costa tempo. Per questo non c'e' alternativa al considerare il viaggio in maniera integrata-multimodale.
Vorrei ricordare che la situazione era molto meglio prima delle privatizzazioni, in buona parte volute dalla UE, perche' c'era piu' flessibilita' nella scelta del mezzo di trasporto e del percorso. La prenotazione obbligatoria ha tolto una flessibilita' necessaria (Grazie, Trenitalia! Ironia OFF).
Per questo e' necessario che si riveda l'intero concetto di mobilita'. L'ottimo esempio di ogni paesino raggiungibile in bus a orario cadenzato (e, non meno importante, a tariffe comprensibili) dovrebbe essere esteso alle grandi citta' intorno all'Alto Adige e agli hub aeroportuali piu' importanti.
Mi sembra che su questi punti siano piu' o meno d'accordo tutti coloro che qui hanno scritto contributi.
Per questo non vorrei che l'aeroporto polarizzasse l'attenzione che invece occorerrebbe essere estesa a tutto il concetto di mobilita'. E il giorno nel quale STA rilevera' le linee a lunga distanza di Trenitalia stappero' lo champagne. E' un sogno troppo lontano pensare di raggiungere Bologna o Monaco con la tessera di trasporto integrato e flessibilita' nella scelta del mezzo?

Lun, 03/29/2021 - 17:42 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Alessandro Zuech
Alessandro Zuech Ven, 03/26/2021 - 11:45

"Mai più un soldo pubblico all’aeroporto di Bolzano, su questo i cittadini si sono espressi chiaramente e faremo le barricate per difendere questo principio."
Prendiamo nota, e speriamo che chi le ha pronunciate se ne ricordi quando arriveranno le sentenze per i procedimenti in essere presso corte dei conti e consiglio di stato.
Per non parlare degli investimenti "camuffati" che verranno, quali la progettata stazione dei treni/bus integrata nell'aeroporto che a quanto sembra verrà finanziata guarda caso dalla provincia.

Ven, 03/26/2021 - 11:45 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Massimo Mollica
Massimo Mollica Ven, 03/26/2021 - 15:18

Ci sarà un giorno nel quale gli aerei andranno a idrogeno, così faranno pochissimo rumore e inquineranno zero (in riferimento al trasporto). Questa è la soluzione (assieme all' Hyperloop).
p.s. e complimenti alla giornalista Sarah Franzosini per i suo ottimi articoli!

Ven, 03/26/2021 - 15:18 Collegamento permanente