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Test nasali a casa, perché no?

Covid, un appello dei presidi propone i test a casa anziché a scuola. A lanciarlo la dirigente scolastica Elisabeth Flöss: “Vantaggi per bambini, genitori e insegnanti”.
Test nasale a scuola
Foto: Sabes

salto.bz: Dott.ssa Flöss, lei dirige l'istituto comprensivo di lingua tedesca Bressanone/Milland. Ora ha lanciato un appello – firmato da una cinquantina di dirigenti scolastici anche di lingua italiana – che propone di introdurre i test nasali fai-da-te somministrati dai genitori a casa, anziché a scuola. Quali sarebbero i vantaggi di un sistema del genere?

Elisabeth Flöss: Il vantaggio del test nasale a casa è che dal momento in cui i bambini risultano positivi, rimangono a casa, non infettano più altri, i genitori hanno un esito immediato e sanno come procedere. Nell'ambiente familiare i bambini non devono farsi vedere davanti agli altri, non ci sono forme di bullismo o di esclusione.

Da dove nasce la preoccupazione per il sistema dei test nasali a scuola?

Ci sono delle differenze tra le scuole elementari e le medie. Alle elementari ci sono più timori da parte dei genitori e degli insegnanti. Mentre alle medie, secondo un'indagine che abbiamo fatto, il 70% degli insegnanti è disposto ad assistere a questi test nasali, perché i ragazzi li fanno da sé. Alle elementari ci sono invece maggiori resistenze da parte degli insegnanti.

Perché?

Gli insegnanti dicono che manca il tempo scolastico: si pensi che l'anno scorso è come se il 5 marzo avessimo finito di fare scuola. Serve moltissimo “tempo scuola”, agli insegnanti, e non vogliono usarlo per fare i test nasali. In effetti, con i bambini piccoli ci vuole un po' di tempo in più. Ma soprattutto, per l'insegnante è uno spreco del “tempo scuola” la somministrazione del test nelle scuole. Oltre a non essere la loro competenza, se qualcuno si fa del male... c'è cautela in quel senso.

Ma sarebbero tenuti a farlo?

Anche i sindacati dicono che questo non è affatto incluso nel contratto collettivo, che non sono tenuti a farlo, la competenza è sempre dell'azienda sanitaria.

Cosa sostengono, invece, i genitori?

Tra i genitori, come noto, c'è una componente più scettica per quanto concerne il coronavirus, secondo cui è una malattia normale, un'influenza e non di più: sono contrari alla mascherina, ai test... Il test ovviamente fa parte di tutto il sistema di prevenzione che loro negano alla base. In questo caso c'è poco da fare. Poi però c'è una parte di genitori preoccupata che vorrebbe farli a casa.

 

Cosa prevede attualmente l'ordinanza della Provincia?

L'ordinanza 15 sostiene che chi non fa il test a scuola, non frequenta e va in DAD. Ma escludere i bambini è molto difficile e azzardato, secondo me. Alcuni genitori si sono già organizzati con gli avvocati per fare causa. C'è l'obbligo alla scuola, c'è il diritto alla scuola... ma resta difficilissimo ottenere un'esclusione completa dei ragazzi senza test. Qui in Alto Adige è tutto volontario: da parte dei genitori come degli insegnanti, però d'altro canto chi non fa i test viene escluso. È contraddittorio.

L'assessore competente alla scuola italiana, Giuliano Vettorato, aveva protestato per il sistema dei tamponi nasali nelle scuole. Ora è diventata una protesta trasversale ai gruppi linguistici?

Anche se, va detto, moltissimi miei colleghi di lingua tedesca sostengono che questo esperimento vada bene e non ci siano problemi. Ma ogni nuova organizzazione, a mio parere, comporta nuovi problemi, non è che spariscano. Se cambio, tolgo un problema ma se ne otterrà un altro: questa è la vita. E a ben pensarci anche il test nasale a casa comporterà altri problemi. La cosa più importante per l'azienda sanitaria, però, è il monitoraggio. E se il bambino, al mattino, non porta con sé quel foglio in cui c'è scritto di aver sostenuto il test, avremo sicuramente un altro grattacapo. Mi immagino già situazioni del tipo “dov'è quel foglio?” “Ah, l'ho dimenticato a casa!”. Il QR-code potrebbe venirci in aiuto.

Quale reazione si aspetta dall'appello?

Sono curiosa. Per adesso non ho sentito nulla, magari verrà ignorato.

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Massimo Mollica Mar, 03/30/2021 - 11:52

"questa è la vita" è il riassunto di tutto. Comunque non è possibile deliberare, senza spiegare come attuare la stessa delibera. Perché altrimenti io delibero che la povertà sparisce, e con essa il virus. E ho risolto tutto.

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