Ambiente | Mobilità sostenibile

Le luci dell'auto elettrica

Un nuovo dossier di Eurac Research fa il punto su finanze, tecnologie e politiche della mobilità elettrica, dall'Europa al Sudtirolo – tra luci e qualche ombra.
Mobilità elettrica
Foto: EURAC Research

Siamo entrati nell'era della mobilità elettrica? All'indomani della proposta della Commissione europea – contenuta nel pacchetto “Fit for 55” – di vietare la vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035, una nuova ricerca dell'Eurac di Bolzano (disponibile sul magazine online) fa il punto sullo sviluppo del settore delle auto elettriche a batteria. Tra il 2019 e il 2020 la loro percentuale sul totale di tutte le auto immatricolate in Italia è quadruplicata, passando dallo 0,6 al 2,3 per cento. Un’evoluzione molto veloce, ma ancora poca cosa se raffrontata ad altre realtà europee: in Norvegia le auto elettriche superano già il 50% delle vendite.

 

Come si posiziona l’Alto Adige

 

Nel contesto italiano, l’Alto Adige è tra i territori più promettenti per l’espansione della mobilità elettrica. Uno studio del Politecnico di Milano ha realizzato una classifica tra regioni incrociando due dati: l’ammontare massimo degli incentivi all’acquisto e quante colonnine di ricarica ci sono. Ebbene, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta risultano ai primi posti in Italia.

 

Permettersi un'auto elettrica, poi, è diventato più facile. In Alto Adige, tra sconto statale, extrasconto e cofinanziamento si spendono fino a 10mila euro in meno rispetto ai prezzi di listino. Nel caso dei veicoli elettrici c’è l’esenzione dal bollo per i primi cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. Dal sesto anno la tassa è pari a un quarto dell’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina, mentre per i veicoli ibridi elettrici c’è l’esenzione dal bollo per i primi tre anni. Inoltre, alcuni comuni altoatesini adottano ulteriori incentivi: nel Comune di Bolzano chi possiede un’auto elettrica ha diritto a un’agevolazione di 50 euro all’anno per i parcheggi blu. Mancano però gli incentivi non economici, come la possibilità di transitare sulle corsie preferenziali, e mancano i dissuasori. Le normative europee finora non sono state molto stringenti, tolto il sopraccitato divieto di vendita dei veicoli a combustione interna proposto dalla Commissione.

In compenso migliora la distribuzione di colonnine di ricarica. Nella provincia di Bolzano la rete è molto buona rispetto ad altre regioni italiane: alla fine del 2021 ci saranno in tutto quasi 200 colonnine su spazi pubblici.