Politica | leistbares Wohnen

Bis zu 3,5% Gemeindeimmobiliensteuer

Der Wohnungsnot in Südtiroler Gemeinden soll durch eine deutliche Steuererhöhung auf Zweitwohnungen und leerstehende Wohnungen entgegengewirkt werden.
Arno Kompatscher
Foto: ASP/Fabio Brucculeri

Die Gemeindeimmobiliensteuer soll für leerstehende Wohnungen, Zweitwohnungen und Baugrundstücke, deren Fertigstellung hinausgezögert wird, angehoben werden. Für Wohnungen, die zur langfristigen Bewohnung vermietet werden, wird sie hingegen gesenkt. Dies die Entscheidung der Landesregierung, die Landeshauptmann Arno Kompatscher in der Pressekonferenz am Dienstag bekannt gab.

Da die Kompetenz über die Gemeindeimmobiliensteuer seit 2015 bei der Provinz liegt, könne diese zur Steuerung gewisser Entwicklungen genutzt werden, erklärt Kompatscher. Durch die Entscheidung, die Gemeindeimmobiliensteuer für langfristige Vermietungen zu senken und für Zweitwohnungen, leerstehende Wohnungen und Baugrund, dessen Bebauung mehr als 35 Monate in Anspruch nimmt, deutlich anzuheben, soll langfristiges Vermieten an Attraktivität gewinnen und so der Wohnungsnot entgegengesteuert werden.

Diese Entscheidung der Landesregierung, die nun in den entsprechenden Gesetzgebungskommissionen des Landtags diskutiert werden soll, stütze sich auf die in der italienischen Verfassung vorgesehenen “soziale Funktion des Eigentümers”, so Kompatscher, wodurch soziale Ziele, wie jenes, leistbares Wohnen zu ermöglichen, unterstützt werden können.

Die Gemeindeimmobiliensteuer soll in jenen Gemeinden, die von einer akuten Wohnungsnot betroffen sind, um 2,5 bis 3,5 Prozent angehoben werden. Die Liste der betroffenen Gemeinden, wird jährlich per Beschluss der Landesregierung festgelegt. Das Gesetz soll ab dem 1. Januar 2023 in Kraft treten.

 

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Massimo Mollica Mar, 10/05/2021 - 19:20

Questa è un' ottima notizia sempre che Bolzano faccia parte della lista. Personalmente 3,5% lo trovo ancora poco. Fosse per me lo porterei al 15%. E spero che venga recepita la riforma catastale che considera il valore reale dell' immobile.

Mar, 10/05/2021 - 19:20 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mar, 10/05/2021 - 19:55

Sulla riforma catastale pienamente d'accordo. D'accordo anche con una tassa su immobili vuoti o doppie abitazioni, ma l'implementazione pratica potrebbe rivelarsi molto problematica. Ad esempio, il proprietario di una abitazione trova lavoro altrove, forse all'estero, ma le circostanze non sono tali da trasferirsi per sempre. Quindi si si ritrova con i costi di un'abitazione qui, una altrove, doppie spese comunali e una tassa aggiuntiva. Affittare? Salta la possibilita' di rientrare per brevi viaggi. Vendere? I costi di notaio, registrazione ecc. sono totalmente sproporzionati e non c'e' garanzia di trovare una nuova abitazione una volta che ci ritrasferisce. Molti lavori sono senza garanzie, i margini di risparmio sono molto limitati ovunque. Se valgono regole americane ci si puo' ritrovare licenziati nel giro di una settimana, senza buonuscita.
Lungi da me difendere speculatori immobiliari, ma c'e' il rischio che con formulazioni generiche e senza prevedere casi concreti si vadano a colpire persone che non c'entrano. Oppure che un singolo cui viene offerto un lavoro, poniamo, a Monaco o a Zurigo, dopo aver fatto i suoi conti preferisce rimanere disoccupato o sottoccupato qui, ma almeno non perdere l'abitazione.

Mar, 10/05/2021 - 19:55 Collegamento permanente
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Christian I Mar, 10/05/2021 - 20:12

In risposta a di Gianguido Piani

O mettiamo anche che qualcuno riceva in ereditá un appartamento che poi vorrebbe tra qualche anno passare a un figlio. Quindi paga grosse tasse su un immobile che rappresenta la sicurezza per il futuro di un figlio? Lo affitta, con il possibilissimo rischio di trovare inquilini che dopo un po' non pagano piú o di non riuscire a liberare l'appartamento quando servirá. Storie ormai sentite e risentite centinaia di volte e la gente preferisce lasciare l'immobile vuoto piuttosto che vivere un'odissea tra Carabinieri, avvocati e aule di tribunale per riavere il proprio appartamento.

Mar, 10/05/2021 - 20:12 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Mar, 10/05/2021 - 21:13

In risposta a di Gianguido Piani

I casi da Lei segnalati sono pochi. Bisognerebbe tutelare di più chi si vuole fare una famiglia e chi mette in gioco del capitale per aprire un' impresa, piuttosto che favorire chi immobilizza i soldi. Non è un caso che la destra italiana sia contraria alla riforma catastale. È una questione sociale! Dobbiamo difendere il diritto alla casa. A Bolzano siamo arrivati a quotazioni da 12.000€ al metro quadro. Tutto questo non ha senso. Se non facciamo qualcosa ci saranno pochi ricchi sempre più ricchi e molti più poveri o quasi poveri.

Mar, 10/05/2021 - 21:13 Collegamento permanente
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Gianguido Piani Mar, 10/05/2021 - 22:12

In risposta a di Massimo Mollica

Il discorso si allarga, e di parecchio. Non credo che i casi indicati da Christian I siano pochi, al contrario, sono probabilmente molto diffusi (e invece di congetturare occorrerebbero statistiche precise). Se si vuole applicare una soluzione estrema occorrerebbe un sistema fiscale come quello scandinavo, tasse molto elevate ma una rete sociale seria e realistica e regole del gioco chiare e fatte applicare. A Nord delle Alpi non ho mai sentito di nessuno che si piazza in un appartamento e lo occupa per anni senza pagare l'affitto. Anzi, e' comune affittare la propria abitazione quando si e' via per lunghi periodi, ma ci sono regole piu' civili.
Il rischio delle proposte di legge in Italia e' che trovino l'applicazione sbagliata.
Vogliamo iniziare da Bolzano? Sappiamo tutti quali abitazioni di grandi costruttori non sono affittate e sono proposte per la vendita a prezzo irrealistici. Iniziare da li'? Io ad esempio non concederei nuove licenze edilizie a costruttori che in altri punti della citta' hanno ancora abitazioni non affittate o invendute. Sarebbe una regola oggettiva e facile da applicare. Il Comune e' pronto a farlo?

Mar, 10/05/2021 - 22:12 Collegamento permanente
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Massimo Mollica Mar, 10/05/2021 - 23:36

In risposta a di Gianguido Piani

Non conosciamo le statistiche ma di sicuro se una coppia volesse diventare una famiglia a Bolzano o ha un' eredità oppure è costretta a fare un mutuo che l' obbliga per tutta la vita. E parliamo di un appartamento di 60 metri quadrati. Dobbiamo tutelare in primis il futuro dei giovani e poi anche l' economia e chi rischia il capitale. Però a decidere sono coloro che investono in immobili e quindi non cambierà mai nulla. Ogniuno guarda i propri
interessi e se ne frega degli altri. Durante il boom economico la casa in Italia costava pochissimo. Il capitale fermo è il male.

Mar, 10/05/2021 - 23:36 Collegamento permanente
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Martin Aufderklamm Mer, 10/06/2021 - 07:58

Chissa perchè solo nel 2023? Un altro anno per annaquare tutto secondo la logica dei poteri (sempre quelli).
Questa misura è un correttivo di una politica abitativa fallimentare della nostra provincia.
E ci si dovrebbe interrogare anche sul fatto che non solo i proprietari di case, ma anche il turismo e l'economia debbano fare la loro parte? grazie all' attrattività dello "Standort" Südtirol il mercato abitativo, già dopato di suo, è ulteriormente esploso o imploso che dir si voglia.

Mer, 10/06/2021 - 07:58 Collegamento permanente