Società | Comunità MurialdoTAA

Famiglie Accoglienti

“Nell’accoglienza famigliare l’amore non si divide ma si moltiplica”
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Ieri mattina presso la Comunità Murialdo di Laives si è svolta la Tavola Rotonda riguardante il tema dell’accoglienza famigliare.  Il moderatore è stato don Danilo Magni presidente della Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige. L’incontro è stato introdotto dal responsabile dell’Area residenzialità della Comunità Murialdo T.A.A. dottor Mosè Mora che ha anche letto il saluto inviato dell’assessore alla Famiglia della Provincia di Bolzano Waltraud Deeg. A seguire vi è stato il saluto dell’assessore alle politiche per la famiglia del Comune di Laives Claudia Furlani.  Il direttore della Comunità Murialdo T.A.A. dottor Davide Babetto ha dato inizio ai lavori insieme ai partecipanti di rilievo regionale: la dottoressa Manuela Tonolli e la dottoressa Valeria Mistura dell’Equipe multidisciplinare per l’affido famigliare della Provincia di Trento; la dottoressa Petra Frei direttrice dell' Ufficio della Provincia di Bolzano per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale; la procuratrice del Tribunale dei minori di Bolzano dottoressa Antonella Fava; la direttrice di distretto con competenza per l’area minori dell’Azienda Servizi Sociali di Bolzano dottoressa Licia Manzardo; la direttrice del distretto sociale di Laives Bronzolo Vadena dottoressa Annalisa Frasca e l’assistente sociale con competenza per l’affido dottoressa Lisa Montanari; la responsabile del centro per gli affidi di Bolzano dottoressa Shalini Durante; il coordinatore della Casa Famiglia di Laives della Comunità Murialdo dottor Andrea Tomasi e numerose famiglie che vivono l’accoglienza di tipo famigliare.

La tavola rotonda si è aperta con la preziosa testimonianza di una famiglia affidataria di Bolzano che ha deciso di aprire la propria famiglia all’accoglienza a due minori stranieri non accompagnati. Guido Marinaro e Sabina Gatto hanno intrapreso, insieme ai loro quattro figli, questa nuova avventura. La seconda testimonianza è stata portata da Milady Bozzato e Michele Fambri nuova “famiglia affiancante” che sostiene, in collaborazione con la Comunità Murialdo, una mamma con tre bambini che vive a Laives.

La dottoressa Manuela Tonolli e la dottoressa Valeria Mistura hanno presentato l’esperienza dell’equipe multidisciplinare della Provincia di Trento impegnata in un innovativo progetto interdisciplinare che vede la collaborazione dell’ente pubblico (Provincia di Trento) con il privato sociale (Comunità Murialdo) nella promozione e nel sostegno delle famiglie affidatarie. Il progetto ha visto un incremento del numero delle famiglie affidatarie sul territorio provinciale.

La dottoressa Petra Frei ha presentato l’organizzazione strutturale dell’affido famigliare nella Provincia di Bolzano evidenziando come la gestione sia delegata ai singoli distretti sociali La provincia ha poi intrapreso delle campagne di sensibilizzazione a livello provinciale. Le famiglie affidatarie nella provincia di Bolzano risultano però in calo.  La dottoressa Licia Manzardo ha evidenziato come vi sia la necessità di dare una “cornice” di cura maggiore alle famiglie affidatarie anche nel nostro territorio ed ha molto apprezzato l’esperienza dell’equipe multidisciplinare attivata in trentino. La dottoressa Annalisa Frasca ha sottolineato, anche lei, la necessità di intraprendere nuove azioni per promuovere e sostenere l’esperienza dell’accoglienza famigliare. Inoltre ha evidenziato i progetti di sostegno alla genitorialità attivati a Laives e il prezioso lavoro svolto attraverso i Centri Diurni per minori e la Casa Famiglia della Comunità Murialdo di Laives. La dottoressa Antonella Fava ha evidenziato come sia importante avere una disponibilità di case famiglia e di famiglie affidatarie attive dove poter collocare soprattutto i bambini più piccoli nel momento in cui fosse necessario un allontanamento temporaneo dalla famiglia d’origine. I temi affrontati sono stati veramente molti e si è andati ben oltre le 2 ore previste dal programma. Vi sono stati anche momenti emotivamente rilevanti, dati dalle testimonianza delle famiglie che vivono direttamente l’accoglienza all’interno delle loro famiglie. Si percepiva l’urgenza di affrontare il tema attivando percorsi che possano dare reali risposte alle necessità emerse.

Si è evidenziato come permanga la necessità di mantenere collegato il lato motivazionale con la professionalità. Aspetti che non collegati rischiano di rimanere sterili mentre insieme possono autoalimentarsi vicendevolmente. Altro aspetto fondamentale emerso è:  “mai da soli”! Le famiglie accoglienti hanno bisogno di non rimanere isolate ma di essere accompagnate da altre famiglie e dai professionisti del sociale. L’esperienza di spendersi nel sociale è un’occasione unica che offre una doppia opportunità di crescita: professionale e personale attraverso e un lavoro quotidiano su se stessi. L’opportunità quindi, non solo di enunciare dei valori, ma di viverli attraverso l’esperienza. Non parlare dell’accoglienza ma poterla vivere all’interno della propria famiglia. Poter contribuire ad una “contaminazione” positiva che si realizza attraverso la condivisione delle proprie scelte. Una progettualità circolare a 360 gradi che permette di interconnettere i molteplici “attori” in gioco. I bambini come protagonisti con cui bisogna imparare sempre meglio a parlare, a dialogare usando un linguaggio adatto al loro momento di crescita. Ultimo fattore, ma non per importanza, è il crescente investimento nella valutazione delle competenze genitoriali.

In conclusione la Comunità Murialdo ha presentato il progetto “FAMIGLIE ACCOGLIENTI INSIEME” l’avvio di un laboratorio dialogico come contenitore di un’ “officina solidale” per costruire gruppi territoriali di famiglie accoglienti e desiderose di lavorare insieme per una società solidale e aperta agli altri. L’intento è quello di privilegerà l’ascolto dei bisogno, l’accoglienza delle disponibilità e la bellezza della relazione per co-costruire il percorso più idoneo e adeguato alle varie sfide. Sarà un percorso costruito… insieme. Il nuovo progetto “FAMIGLIE ACCOGLIENTI INSIEME - laboratorio dialogico” vuole proporsi quale punto di riferimento per il nostro territorio, ed in stretta collaborazione con tutti i portatori d’interesse, per l’attivazione e il rafforzamento dell’accoglienza famigliare.

Bild
Profile picture for user Max Benedikter
Max Benedikter Sab, 05/26/2018 - 20:45

Grazie per questo contributo. Importante conoscere questa realtà. Speriamo che sia possibile approfondire giornalisticamente.
Si intuisce l'impegno dell'autore a far conoscere la complessità della tematica, anche se lo stile ricorda un po' un resoconto protocollare. Comunque grazie per aver scelto salto.bz

Sab, 05/26/2018 - 20:45 Collegamento permanente