Umwelt | Cantiere infinito

Villa hollywoodiana, stop alle proroghe

Il cantiere della megaresidenza di Josef Gostner, aperto dal 2008, non avrà ulteriori proroghe. La concessione scade il 6 novembre.
Villa Gostner sul guncina
Foto: (Foto: salto.bz)

A 21 anni dalla progettazione, a 13 dall’inizio dei lavori - che cominciarono con uno scioccante sbancamento sulle pendici del Guncina visibile da ogni punto della conca bolzanina -  la villa hollywoodiana di Josef Gostner (Fri-El, ma anche SkyAlps) parrebbe essere quasi pronta. Il condizionale è d’obbligo perché tre anni fa l’imprenditore giurava che sarebbe stata abitata dalla primavera 2019. Una volta terminati i lavori la villa avrà una superficie abitabile di 500 metri quadri netti disposti su due piani.

Ora, il cantiere che per durata fa concorrenza a quello della Habitat di Pietro Tosolini a Firmian, sembra davvero alla fine. “Con apposita interpellanza – informa il consigliere Claudio Della Ratta (Oltre Zanin) - chiedevo come la Giunta intendesse attivarsi al fine di favorire il reinserimento del verde a ridosso della costruzione in argomento e pretendere il completamento dell’opera oltre al ripristino della situazione precedente. Mi è stato risposto che la concessione originaria risale al 2007, l’ultima proroga scade il 6 novembre 2021 e non è intenzione dell’Amministrazione concedere ulteriori proroghe”. Se il Comune fa davvero sul serio lo si scoprirà nel giro di tre mesi.

 

“Osservando le pendici del Guncina – afferma Della Ratta - i cittadini vedono un edificio in costruzione a monte del condominio realizzato dove sorgeva l'Hotel Germania, che poco si armonizza con l'ambiente circostante. I lavori della costruzione in argomento sono proseguiti a singhiozzo in questi ultimi lustri, contribuendo per ben più di dieci anni ad appesantire il degrado visibile della zona”.

Secondo il consigliere ex socialista “possiamo notare a ridosso della costruzione una significativa parte di montagna priva di vegetazione, che necessiterebbe quanto prima una ripiantumazione, in modo che lo scempio visivo che si può osservare dalla città venga almeno in parte mitigato. Ci si attende, in base al progetto originario, la messa a dimora di una serie di cipressi di altezza variabile tra 5 e 8 metri, l’inserimento di cedri, di magnolie sempreverdi, di camelie, di palme e di una serie di piantumazioni sempreverdi che hanno la funzione di mitigare l’impatto della costruzione e contemporaneamente di fungere da agente rinfrescante”.