Kultur | Lo sfogo

"Lascio, è una questione di dignità"

Dopo 42 anni amaro addio all'Alto Adige e al gruppo Athesia del giornalista trentino. Mal digerita la violenta chiusura del Trentino nel 2021 e l'annunciata riapertura.
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Foto: (c) Facebook

Se uno associa la parola libri alla stampa locale, non può non venirgli in mente Carlo Martinelli. Classe 1957, il giornalista trentino è una delle firme più conosciute in regione. Dopo più di 42 anni, sabato, ha dato un “amaro addio” al giornale Alto Adige. 

Il suo post di sfogo va letto per intero.

Più di 42 anni. Tanti sono passati tra il 30 marzo 1980 (mio primo articolo sul quotidiano Alto Adige, edizione di Trento) e il 19 settembre 2022 (quando la mia firma è comparsa sulla pagina Libri dell'Alto Adige, edizione di Bolzano). 15513 giorni, 2216 settimane. L'Alto Adige è stata la mia casa giornalistica: per 20 anni vi ho lavorato, per tutti gli altri la mia collaborazione (editoriali, interviste, pagine, storie, recensioni) non è mai mancata.

Ora ho detto basta. Ho chiuso il mio rapporto di collaborazione. Porto con me tanti bellissimi ricordi, tanti cari colleghi, la certezza di avere dato tutto (e di più, spesso) ad un mestiere che amo e ad una idea di giornalismo che per decenni il "mio" giornale ha incarnato.

 

Ora non è più così. La chiusura violenta del quotidiano Trentino (l'edizione di Trento dell'Alto Adige aveva assunto questo nome) nel gennaio dello scorso anno e, ora, l'annuncio di una sua incredibile riapertura, mi confermano che l'attuale proprietà (al fianco della quale si schiera organicamente persino - ed è doloroso il solo pensarlo - un collega che è stato per decenni con noi in redazione, spesso ad occuparsi dei diritti dei lavoratori ...) non merita la mia collaborazione. E’ questione di dignità.

Saranno le pagine della "Controstoria del giornalismo in Trentino (e dintorni)", cui sto lavorando, a permettere una disamina più approfondita di questi lunghi, intensi anni.

Grazie a tutti

Il link al post di Martinelli, che sui social conta migliaia di amici e follower, è circolato in pochi minuti in tutti i gruppi whatsapp delle redazioni.

Ex libraio, Martinelli si definisce “devoto alla carta” e sui social pubblica “perle” con il motto “l’inattualità ci guida”. Appassionato di sport (è un grande tifoso dell’FC St. Pauli) il giornalista trentino è autore dell’”Antialmanacco del calcio” e “Storie di pallone e bicicletta“, “Un orso sbrana Baricco”, "Campo per destinazione - 70 storie dell'altro calcio" e “Un partigiano insulta Depero”.

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Salto User
Günther Alois … Mo., 03.10.2022 - 15:57

Signor Martinelli perchè non scrive un libro del sistema Athesia? Direi che sarebbe molto interessante,con le sue esperienze di 40 anni con i "Ebners"??? ,o ha paura delle consequenze iuridiche?

Mo., 03.10.2022 - 15:57 Permalink