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Gocce di memoria

Domani al parco Petrarca di Bolzano verranno inaugurate cinque opere d’arte per omaggiare altrettante donne che si sono distinte per il loro impegno nella società.
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Foto: politicafemminile-italia.blogspot.it

Cinque ritratti per cinque donne straordinarie. È il Progetto Gocce/Tropfen ideato da Roberta Benatti e promosso da una rete di associazioni del territorio. L’installazione prevede cinque raffigurazioni di donne a grandezza naturale realizzati su altrettante lastre di ferro dipinte da artiste e artisti locali e non. A venire omaggiata sarà la memoria di Maria Silvia Spolato, attivista del movimento di liberazione omosessuale FUORI e prima donna ad aver dichiarato pubblicamente, in Italia, la propria omosessualità, Theresia Raich, detenuta nel Lager di Bolzano, Franca Turra “Anita”, staffetta partigiana, Ada Vita, fondatrice dell’AVIS Alto Adige e infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana e Maria De Paoli Toffol, la prima donna di lingua italiana a gestire un rifugio in Alto Adige.

 

“Si tratta di profili rappresentativi dell'impegno dell'universo femminile in vari ambiti e in tutta la sua varietà e ricchezza” affermano i promotori (AIED;  Frauen Archiv/Archivio storico delle donne; CENTAURUS; Associazione RESTART; ANPI; AVIS Bolzano Bozen; UISP; SAGAPÒ Teatro;Rete LGBTQIA+ Trentino  Alto Adige; VKE; Liscià, donne che raccontano donne; Cooperativa Sociale  Officine Vispa; Coordinamento donne Unione Ciechi Ipovedenti; Associazione culturale Rus’) in una nota.

 

L’area individuata per l’installazione, all’interno di Parco Petrarca, è stata scelta per la sua vicinanza con il centro storico e per l’altra frequentazione di giovani e meno giovani.
L’inaugurazione è prevista domani, venerdì 9 giugno, dalle ore 15 alle ore 18.30 vicino al Laghetto delle Anatre alla presenza dei familiari delle donne ritratte e le artiste Monica Pizzo, Linda De Zen, Marco Weber, Ciro Saetti e Laura Levada che hanno realizzato le opere.

“L’obiettivo – sottolineano le associazioni – è dare vita a un microcosmo dove l'arte, la storia e gli  spazi della città si intrecciano, creando un luogo dove singole esperienze di vita diventano patrimonio collettivo”.