Kultur | Memoria

787. La Venezia di Giorgio Camuffo

Giorgio Camuffo (Facoltà di Design e Arti) presenta il suo libro “787. Venezia, un campo e il suo popolo” nella biblioteca di unibz a Bolzano. Lunedì 18 marzo, ore 18.
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La copertina del libro di Giorgio Camuffo
Foto: unibz
  • Un libro per ricordare e far rivivere una città, con la sua lingua, i suoi personaggi caratteristici, i suoi luoghi popolari. Giorgio Camuffo, veneziano doc e docente alla Facoltà di Design e Arti, presenta il suo nuovo libro “787. Venezia, un campo e il suo popolo” nella biblioteca del campus di Bolzano. Lunedì 18 marzo, alle ore 18. Ingresso libero.

    Venezia grazie alla sua unicità ha fatto da sfondo a un’infinità di opere artistiche: dalla letteratura al teatro, dal cinema all’arte figurativa. Ma la sua grande bellezza ne ha divorato l’anima vera, quella dei quartieri più autentici e popolari. Giorgio Camuffo, professore ordinario di Design grafico alla Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, nel suo ultimo libro “787. Venezia, un campo e il suo popolo” (787 si riferisce al numero civico del campo) riporta alla luce le piccole storie di un’umanità lagunare che non esiste più se non nella memoria di chi è vissuto come lui, nel sestiere popolare di Castello, tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. 

    787. Venezia, un campo e il suo popolo” è un libro che, con sguardo ironico e senza sconti, racconta una Venezia popolare e popolana, inedita per la maggior parte dei lettori. Una città con una periferia di case popolari, di una piccola comunità di vicini di casa, monelli di strada e botteghe che hanno popolato l’infanzia dell’autore e che sono ora il ricordo di una città ormai quasi del tutto scomparsa, ingoiata voracemente da un’immagine da cartolina a cui mancano però le sfumature che Giorgio Camuffo ci restituisce con questo libro da lui scritto e illustrato.

    “I protagonisti di queste storie non sono i dogi, i ricchi mercanti, le cortigiane, i grandi amanti, gli intellettuali in loden che hanno riempito le pagine della storia di Venezia, ma sono gli abitanti di un gruppo di case brutte, scolorite, senza nessun decoro, simili a quelle di tante periferie di città meno nobili della mia”, spiega il creativo veneziano che, prima di approdare a unibz ha lavorato anche a Fabrica, il progetto comunicativo di Oliviero Toscani. “Il mio libro narra com’era Venezia prima dell’invasione, la sua umanità che non sapeva avere grandi ambizioni, che viveva la vita per il tempo che le era concesso senza pensare di cambiare qualcosa, un gruppo di persone che accettava quello che succedeva senza troppe illusioni e senza pentimenti”, aggiunge Camuffo. 

  • Il prof. Giorgio Camuffo, autore del libro "787. Venezia, un campo e il suo popolo". Foto: unibz
  • Il docente di unibz presenterà il suo libro lunedì 18 marzo alle ore 18.00 nella biblioteca del campus di Bolzano (al primo piano). Lo accompagneranno: Alberto Faustini (direttore del quotidiano Alto Adige), Marcello Barison (docente della Facoltà di Design e Arti unibz) e Luca Colferai (Gran Priore de Compagnia de Calza “I Antichi”). “I Antichi” sono una compagnia “formata da venticinque famiglie che ogni anno programmano e realizzano feste e spettacoli nell'osservanza della storia, delle tradizioni e della cultura di Venezia, avvalendosi del contributo di rinomati studiosi ed artisti”.

    La partecipazione è aperta a tutte le persone interessate.