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“Solo il ristorante del Lido è sfitto”

Esercizi di proprietà comunale, l'assessore al patrimonio Fattor (Pd) risponde alla consigliera Scarafoni (Fd): “Non conosce la situazione, molti bar stanno riaprendo”.
Fattor, Pichler
Foto: SALTO
  • “La consigliera provinciale Anna Scarafoni sostiene che molti locali siano vuoti, ma di locale vuoto ce n’è uno solo”. Dopo il sindaco Renzo Caramaschi, anche l’assessore comunale al patrimonio Stefano Fattor (PD) reagisce lapidario all’attacco della esponente di FdI riguardo gli immobili ad uso bar/ristorante di proprietà comunale che sarebbero chiusi. “Scarafoni ha dimostrato di non conoscere né il Comune né le regole che lo sovrintendono. Mi diverte che Fratelli d’Italia abbia individuato in me l’obiettivo, forse rappresento un pericoloso avversario”. Ma questa polemica, fa notare l’assessore comunale, “tocca i funzionari, la cui capacità tecnico-amministrativa è indiscutibile”. 

  • Seltz/Assenzio, Domino, Theiner, Pippo, Sankt Anton

    Fattor elenca uno dopo l’altro i locali che sono in procinto di essere riaperti o al momento chiusi (ma solo temporaneamente): “In fase di riapertura ci sono il Seltz e Assenzio, nella galleria del Vecchio Municipio. C’è il bar Domino in galleria Walther, che aprirà tra una settimana. Inoltre dà sulla rinnovata piazzetta Schgraffl, che sarà inaugurata a breve: un vero e proprio Biergarten come architettonicamente non ce ne sono a Bolzano. Il nuovo gestore ci ha investito ben 600mila euro (tra interventi strutturali e arredo) per una concessione di 18 anni”, sottolinea l’assessore. Differente il caso del bar Theiner in via Museo, dove è in essere un contratto di locazione fino al 2027: “Il gestore l’ha abbandonato da un giorno all’altro” , racconta Fattor, “chiedendo di recedere il contratto al Comune, che non l’ha accettato. Perciò abbiamo un contenzioso aperto. Non possiamo entrare con la forza e liberarlo finché — si spera — non troviamo un accordo...”. Inoltre l’edificio ha bisogno di importanti interventi strutturali-impiantistici di non facile esecuzione, vista la pianta “monumento naturale”.

    Dovrebbe restare chiuso ancora per poco tempo il bar del Pippo, o meglio “Bar 2000” a Parco Petrarca: “Le radici hanno ribaltato il selciato intorno, non potevamo metterlo immediatamente in gara senza aver risolto prima problema strutturale. Si è già bandita la gara su nove anni, e arrivano le prime manifestazioni d’interesse”, conferma Fattor. Restando nella zona dei prati del Talvera, il “Bar Sankt Anton” sul Lungotalvera è stato acquisito dal Comune e ora sarà il momento di “rinnovare i bagni e collegarli con la fognatura”, ricorda ancora l'assessore: “I gestori attuali resteranno sino all’inizio dei lavori che dureranno 120 giorni. È già stata individuata la ditta, stiamo concordando con il gestore uscente l’avvio del cantiere nei primi di settembre. Poi ci sarà un bando d’affidamento di bar e bagni”. 

  • Il caso del ristorante del Lido

    Solo sul ristorante del Lido di Viale Trieste la questione sarebbe più complessa, sottolinea Fattor, secondo cui è l’unico locale vuoto: “Nessuno è interessato. Si trova all’interno in un edificio posto sotto tutela, progettato da Ettore Sottsass, che necessiterebbe di interventi che la Sovrintendenza non ha ancora consentito di fare: interventi molto pesanti che il Comune non può fare in proprio”, prosegue l’esponente del dem. “La cucina andrà rifatta completamente, ci vorranno tra i 150-200mila euro”.

    “Il locale ha soffitti alti, a livello acustico crea rimbombo non indifferente, la cucina è molto grande ma con una struttura dedicata alla pizza molto piccola — spiega Ulrike Pichler, responsabile della Ripartizione patrimonio ed attività economiche — Il ristorante è andato a traino di chi si aggiudicava il servizio dentro il lido, che erano aziende aziende poco specializzate in gastronomia”. Per Fattor e Pichler c’è l’esigenza di “restituire una vocazione al locale, non solo come self-service nei mesi estivi ma per un’apertura annuale”. Va capito “cosa fare con la terrazza, che senza un’ombreggiatura adeguata e così ventilata, si riesce a utilizzare molto poco. L’ultimo gestore ha addirittura preferito tenere chiuso pagando l’affitto”.

    L’obiettivo del Comune è quindi mettere a gara il ristorante “insieme a Lido e piscina coperta perché non riusciamo a suddividerli dal ristorante: cerchiamo un gestore del ristorante che completi le elaborazioni necessarie e poi gestisca i servizi. Il focus sarà sul ristorante”, sottolinea Pichler, “lo sfruttamento ideale della struttura è solo in sinergia tra due soggetti che si mettono insieme”.