Economy | Effetto domino

Anche Signa Prime dichiara l'insolvenza

Dopo la Holding, è il fiore all'occhiello dell'impero immobiliare di René Benko a presentare istanza d'insolvenza. Di Signa Prime fa parte anche la società Waltherpark.
Signa
Foto: LEONHARD FOEGER
  • "Se ne parlava da tempo, ma ora è arrivato il momento", scrive il quotidiano austriaco Der Standard: Signa Prime Selection AG, il ramo immobiliare di lusso e cuore del gruppo di René Benko, ha presentato istanza d'insolvenza. "Il Consiglio di amministrazione di Signa Prime Selection AG ha presentato al Tribunale commerciale di Vienna una domanda per l'apertura di una procedura di risanamento con amministrazione autonoma per la società per azioni", si legge in un comunicato stampa diffuso dal Gruppo Signa giovedì mattina. "Inoltre, il CdA ha richiesto l'adozione di un piano di riorganizzazione. L'obiettivo è la continuazione ordinata delle operazioni commerciali nell'ambito dell'auto-amministrazione e la ristrutturazione sostenibile dell'azienda". L'insolvenza di Prime segue quella della Signa Holding, dichiarata a fine novembre.

    "Nonostante i notevoli sforzi compiuti nelle ultime settimane, non è stato possibile garantire in misura sufficiente la liquidità necessaria per una ristrutturazione extragiudiziale", spiega Signa nel suo comunicato stampa. "D'ora in poi ci si chiede cosa succederà ai gioielli immobiliari del Gruppo Signa, tra cui il Goldenes Quartier di Vienna e l'Elbtower di Amburgo", afferma in un comunicato stampa Karl-Heinz Götze, responsabile del settore insolvenza dell'associazione di tutela del credito KSV 1870.

  • I conti di Waltherpark Spa

    Prime riunisce le proprietà più importanti e lussuose dell'impero Signa, come i grandi magazzini Oberpollinger a Monaco e i KaDeWe a Berlino, ma anche il Waltherpark di Bolzano. Signa Prime Selection controlla infatti anche la Immobilienprojekte Bozen con sede a Vienna, da cui dipende la società Waltherpark Spa che sta realizzando l’omonimo centro commerciale a Bolzano.

  • Il cantiere del Waltherpark: il centro commerciale del gruppo Signa è in costruzione nel centro di Bolzano. Foto: Seehauserfoto
  • L’operazione, ricorda il T Quotidiano, è finanziata per almeno 163 milioni dal gruppo Signa e per 290 milioni da un pool di banche coordinate da Volksbank, con la Südtiroler Sparkasse, la Bank für Tirol und Vorarlberg (Btv), la Hypo Vorarlberg Bank, e la Raiffeisenlandesbank Niederösterreich. I debiti totali della società Waltherpark, sempre secondo il T, ammontano a oltre 305 milioni di euro, di cui 161,5 con le banche, 32 con i fornitori, 41 come acconti e circa 71 verso soci per finanziamenti. Dal socio di controllo sono arrivate iniezioni di capitale per 69 milioni di euro, dei quali 6 nel 2021 e ben 20,5 nel 2022 sono serviti a coprire il rosso di bilancio, ovvero un totale di 26 milioni di perdite in due anni.