Cronaca | SINIGO

Si spera nei filtri anti-legionella

Chiusa dall'8 novembre, la nuovissima scuola di via Piedimonte dovrebbe riaprire all'inizio di febbraio. Attinà: "A breve gli interventi, poi aspetteremo l'ok dell'Asl".
Sinigo la scuola da dietro con il drone
Foto: (Foto: salto.bz)

Ci vorranno almeno altre due settimane di attesa affinché i bimbi della primaria di Sinigo possano tornare sui banchi nella nuova scuola in via Piedimonte, chiusa da quasi due mesi e mezzo per il verificarsi di alcuni casi di legionellosi tra il personale. E’ questa la tempistica indicata da Lucia Attinà, segretaria generale del Comune di Merano, chiamata dal sindaco Dario Dal Medico a seguire la vicenda. All’atto della chiusura, l’8 novembre, era stata indicata come data di riapertura quella del 10 gennaio, ma alcune assenze tra il personale dell’Asl hanno determinato un ulteriore ritardo.

Non si può dire che l’edificio a pochi passi dalla piazza di Sinigo sia nato proprio sotto una buona stella. Costata 7,3 milioni di euro ed inaugurata nell’estate 2020 dalla giunta Rösch poche settimane prima delle elezioni, la scuola è stata costruita in zona ad elevato rischio idrogeologico, rispettando comunque tutte le prescrizioni tecniche per garantirne la sicurezza. Quanto alla tenuta della “vasca” costruita per arginare la prepotenza della falda sotterranea hanno destato impressione le foto circolate settimane fa che mostravano dell’acqua che usciva dai muri. L’estate scorsa, inoltre,  si sono verificati problemi all’aria condizionata, e d’inverno al riscaldamento. A fine ottobre dopo alcuni malori sono stati appunto accertati due casi di legionellosi. Dall’8 novembre sono quindi cominciati i complessi lavori di disinfezione.

Entro questa settimana dovrebbero venire montati sui rubinetti dei filtri speciali che non consentono alla legionella di fuoriuscire.

“Oggi (ieri, ndr) – spiega Attinà - abbiamo avuto una riunione con in nostri tecnici e il responsabili dell’ASL. Insieme sono stati definiti gli ultimi dettagli. Entro questa settimana dovrebbero venire montati sui rubinetti dei filtri speciali che non consentono alla legionella di fuoriuscire. All’inizio della settimana trasmetteremo la relazione del nostro tecnico all’ASL che entro breve rilascerà il parere che autorizza la riapertura della scuola in sicurezza. Si puó pensare perciò di rientrare nella scuola entro l’inizio di febbraio”.

Come mai ci è voluto così tanto tempo per la disinfezione e quali sono le cause della comparsa del bacillo? “Nel tempo di chiusura – spiega Attinà - sono stati effettuati vari interventi di flussaggio, shock termico e chimico che hanno portato entro i limiti di norma le quantità e sono stati fatti a distanza vari prelievi per le analisi. Per ogni analisi servono in media circa 12 giorni. Le cause come spesso sono diverse e possiamo segnalare tra l’altro la regolazione delle temperature, il periodo di lockdown senza circolazione di acqua, e lo scarso consumo della stessa”.