Politik | Lex Benko

Riccardo Dello Sbarba: "Il Comune ormai ostaggio dei privati"

Respinto a maggioranza il disegno di legge 2/13 presentato dal Gruppo Verde per stralciare la norma definita "Lex Benko". Per Riccardo Dello Sbarba il Comune non riesce più a far prevalere le ragioni dell'interesse pubblico su quelle dei privati.

La seconda commissione legislativa, presieduta da Albert Wurzer, si pronuncia a maggioranza in modo negativo sul disegno di legge 2/13 presentato da Riccardo Dello Sbarba, che aveva di mira lo stralcio dell'articolo 55-quinquies della lp 167/2013, esplicitamente introdotto, secondo il Consigliere dei Verdi, per favorire la costruzione del grande centro commerciale fortemente voluto dal miliardario austriaco René Benko.

Come noto, l'articolo in questione era stato letto in modo molto critico dai Verdi, i quali vi vedevano un palese rovesciamento della procedura vigente, secondo la quale dovrebbe sempre essere l'ente pubblico, in base all'interesse collettivo, a individuare nel piano urbanistico le aree da riqualificare. Al contrario, il nuovo articolo 55 quinquies aprirebbe lo spazio all'individuazione di “zone di riqualificazione urbana di iniziativa privata” che esautorano l'ente pubblico e i cittadini, trasformando così “la pianificazione urbana in un accordo tra un sindaco e un privato, col Consiglio comunale coinvolto a cose già fatte”. Quello che è insomma successo a proposito del progetto caldeggiato da Benko.

Wurzer ha giustificato così l'esito della votazione (nel dettaglio: i voti contrari sono stati 4 – oltre a quello del presidente, si sono pronunciati negativamente anche Oswald Schiefer, Josef Noggler e Maria Kuenzer -, due gli astenuti – Sigmar Stocker e Bernhard Zimmerhofer, mentre il solo voto favorevole è stato proprio quello di Riccardo Dello Sbarba): “Un mese fa la commissione aveva interrotto l'esame della proposta in attesa di un emendamento promesso dalla Giunta provinciale, che si era detta favorevole alla modifica. Nella seduta di oggi, però, l'assessore Richard Theiner non ha portato alcun emendamento, spiegando che, in un confronto con i responsabili del Comune, questi si sarebbero detti d'accordo con l'attuale normativa". "Se noi ora ci esprimessimo per uno stralcio dell'articolo, che tra il resto personalmente ritengo sia comunque da rivedere", ha concluso Wurzer "il Comune non saprebbe come procedere nell'iter di esame dei due progetti (vale a dire quello di Benko e quello successivamente proposto dalla famiglia Oberrauch) già presentati per il centro commerciale".

Il commento di Riccardo Dello Sbarba è amareggiato: “All'interno della commissione ho rilevato sorpresa e delusione. Il Comune avrebbe potuto intervenire ribadendo la centralità degli articoli precedenti il 55 quinquies, in modo da far valere almeno il principio che l'interesse pubblico deve sempre precedere, e guidare, quello dei privati. Evidentemente la paura che dalla situazione venutasi ormai a creare emergessero ricorsi da parte di Benko ha fatto prevalere un altro orientamento. A questo punto è difficile non pensare che il Comune sia diventato ostaggio dei privati”.


 

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Alberto Stenico Fr., 09.05.2014 - 00:20

Bolzano ha un grande merito ed una grande fortuna: attira ancora investimenti. Altre città, molte in Italia e non solo, non vedono una gru da molti anni e i giovani fanno valige e vanno all'estero a lavorare. A Bolzano c'e un quartiere degradto nel centro-città e ben due gruppi imprenditoriali hanno buone proposte di risanamento e trasformazione edilizia. Il problema non sono le loro proposte, il problema sarebbe il loro abbandono dei progetti. C'é bisogno di privati che investano e di un Ente Pubblico che stabilisca regole chiare per consentire e favorire gli investimenti. Le "non decisioni" e i loro costi sono a carico dei cittadini.

Fr., 09.05.2014 - 00:20 Permalink