Non che da Artioli ci si possa aspettare qualcosa di diverso: ma la citazione di Dante è sbagliata, chiunque abbia un orecchio un minimo sensibile lo sente che quello non è un endecasillabo.
Comunicare al più presto a Artioli: la citazione letteraria non è un pranzo di gala. Certe cose bisogna potersele permettere. Lei, evidentemente, non può. Grazie a Jutta per avere ristabilito la verità filologica: il sommo Dante si rivolterà un po' meno nel suo sepolcro, visti i personaggi che lo tirano in ballo a sproposito. Per penitenza, le si dia da leggere la novella CXIV del Trecentonovelle di Franco Sacchetti: "Dante Allighieri fa conoscente uno fabbro e uno asinaio del loro errore, perché con nuovi volgari cantavano il libro suo". Saluti.
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Non che da Artioli ci si
Non che da Artioli ci si possa aspettare qualcosa di diverso: ma la citazione di Dante è sbagliata, chiunque abbia un orecchio un minimo sensibile lo sente che quello non è un endecasillabo.
Antwort auf Non che da Artioli ci si von Gianluca Trotta
@Gianluca Trotta Grazie
"Non ti curar di lor, ma guarda e passa". (Dante, Inferno, canto III, v.51)
Così va bene? Avanza sopra solo l"o"?
Un saluto
Jutta Kußtatscher
Antwort auf Non che da Artioli ci si von Gianluca Trotta
Comunicare al più presto a
Comunicare al più presto a Artioli: la citazione letteraria non è un pranzo di gala. Certe cose bisogna potersele permettere. Lei, evidentemente, non può. Grazie a Jutta per avere ristabilito la verità filologica: il sommo Dante si rivolterà un po' meno nel suo sepolcro, visti i personaggi che lo tirano in ballo a sproposito. Per penitenza, le si dia da leggere la novella CXIV del Trecentonovelle di Franco Sacchetti: "Dante Allighieri fa conoscente uno fabbro e uno asinaio del loro errore, perché con nuovi volgari cantavano il libro suo". Saluti.