Gesellschaft | Medicina

La Provincia pagherà i 18 mila euro

L’assessore Messner risponde all’interrogazione dei Verdi sulla facoltà Medical School. La retta sarà pagata a chi lavorerà nel territorio per almeno 4 anni.
Messner, SVP
Foto: Seehauserfoto
  • Dopo la notizia dell’apertura del corso di laurea “Medicine and Surgery” a partire dall’autunno del 2024, sono arrivati alcuni chiarimenti dalla Provincia di Bolzano in merito all’esorbitante retta da 18 mila euro. Zeno Oberkofler, consigliere provinciale dei Verdi, aveva depositato a fine gennaio un’interrogazione dal titolo “Medical School a Bolzano. A che prezzo?”. In essa venivano poste, con toni abbastanza critici, una serie di domande sul corso di laurea proposto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in lingua inglese, aperto a 60 studenti, le cui lezioni si svolgeranno all’interno della Claudiana. L’assessore alla sanità Hubert Messner ha risposto alle domande del gruppo Verde il 27 febbraio.

  • La “non” scelta della Cattolica

    Interrogato dai Verdi sulla scelta della partnership con l’università privata, Messner ha risposto: “Non rientra nella competenza della Provincia di sottoporre al MIUR la richiesta di accreditamento di un corso di studi in medicina. È l’Università che sceglie la Regione/la Provincia con la quale vuole istituire una facoltà di medicina e richiedere l’accreditamento. L’Università Cattolica del Sacro Cuore si è rivolta alla Provincia Autonoma di Bolzano con l’offerta di istituire un corso di studio in medicina, dato che collaborava già con il Polo universitario delle Professioni Sanitarie – Claudiana in nove corsi di laurea”. 

  • Zeno Oberkofler: È il primo firmatario dell’interrogazione rivolta all’assessorato alla sanità. Foto: Seehauserfoto

    “L’Università Cattolica del Sacro Cuore – prosegue l’assessore alla sanità – oltre a offrire un curriculum di studio all’avanguardia, concentrato non solo sulle scienze di base e cliniche, ma anche sulla gestione del paziente, le responsabilità legali della professione medica e i suoi aspetti medici, dispone anche di un ampio network con Università convenzionate di altri Paesi UE ed extra UE”. 

  • La retta a carico della Provincia

    È stato reso noto che la Provincia di Bolzano pagherà per intero i 18 mila euro annui di retta a chi, in possesso del patentino di bilinguismo livello B2, si impegnerà a restare in Provincia a lavorare per almeno 4 anni dei successivi 10 dopo la formazione. Il contributo provinciale verrà erogato in forma di borsa di studio direttamente agli studenti.

    Innanzitutto, gli studenti dovranno provvedere all’anticipo delle tasse universitarie, presentando poi una domanda per la borsa di studi, che potrà essere erogata solo dopo l’immatricolazione. Su questo l’assessorato promette chiarimenti, sarebbe interessante infatti capire quale sia la cifra richiesta in anticipo, non per tutte le famiglie è facile pensare di anticipare anche solo metà di una retta del genere. Interrogato inoltre dai Verdi sulla possibilità di erogare anche un contributo per le spese di vitto e alloggio degli studenti, l’assessorato risponde che un’altra agevolazione, oltre ai 18 mila euro per la retta, non è prevista.

  • Se non si rispettano i requisiti?

    I 4 anni di attività lavorativa in Provincia, spiega l'assessore alla sanità, sono da intendersi full time e, in caso di lavoro a tempo parziale, “il servizio da prestare si prolunga proporzionalmente”.  Nel caso in cui non verrà rispettato l’obbligo di servizio di 4 anni, spiega l’assessore nella risposta: “le mediche/i medici dovranno restituire il 70% della borsa di studio percepita per il corso di studio in medicina, maggiorato degli interessi legali. Se l’inadempimento è parziale sono tenuti a restituire per ogni anno di servizio non prestato il 17,5 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia, maggiorato degli interessi legali”.

  • L'edificio della Claudiana: A partire dal prossimo autunno il corso di laurea si terrà all'interno del Polo universitario delle Professioni Sanitarie – Claudiana. Foto: ©Claudiana

    Coloro che decideranno di abbandonare l’università dopo qualche anno, invece, “dovranno restituire il 50 per cento dell’assegno di studio corrisposto loro dalla Provincia, maggiorato degli interessi. Per comprovati motivi oggettivi è possibile anche una riduzione o esenzione dall’obbligo di restituzione”.

  • Il bilinguismo e i corsi di Teologia

    Il corso di laurea sarà in lingua inglese, da qui la domanda di Oberkofler: “Come verrà garantito il rispetto dei requisiti di bilinguismo?”. Messner risponde: “Le studentesse/Gli studenti durante i primi tre anni del corso di studi dovranno frequentare lezioni in lingua tedesca o italiana tra i 2 fino 5 punti ECTS/annui”.

    In conclusione, viene presa in esame la frequenza dei corsi di Teologia, prevista dal piano di studi “al fine di offrire una conoscenza motivata, ragionata e organica della fede cattolica”. Interrogato sul punto Messner chiarisce che “La frequenza dei corsi di Teologia rientra nel piano studi. I corsi di Teologia sono attività didattiche prive di CFU (credito formativo universitario) per cui non rientrano nella formazione del Medico, ma nella formazione integrale della persona affrontando temi etici e bioetici. Gli esami di Teologia non rientrano nel computo della media di laurea, ma conferiscono un punteggio aggiuntivo nel calcolo finale del voto di laurea fino a massimo di 0.3 su 110 punti”.