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Giunta regionale, tutto rimandato

Sulla “quota rosa” nessun accordo tra Bolzano e Trento: il Consiglio regionale rinvia d'un mese l'elezione dell'esecutivo. Solo 12 voti per Achammer segretario questore.
Consiglio regionale
Foto: SALTO/Val
  • Fumata nera per la Giunta regionale. Tutto rimandato a marzo: il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige oggi (14 febbraio) ha rinviato alla prossima seduta la nomina del Presidente della Regione e del suo esecutivo. “Facciamo fatica a votare una Giunta nella quale non siano rappresentati entrambi i generi e lo abbiamo ribadito ai trentini” ha rimarcato ancora una volta il presidente altoatesino Arno Kompatscher, “chiediamo ai colleghi del Trentino di trovare una soluzione”. Precisa ancora il Landeshauptmann: “La staffetta ovvero il mio nome a Bolzano non viene messo in discussione, né il rappresentante dei partner di coalizione (Gennaccaro, ndr), mentre il ladino è giocoforza uomo. La SVP ha comunque chiesto alle nostre tre colleghe consigliere (Deeg, Amhof e Pamer, ndr), purtroppo però non danno la loro disponibilità per diverse ragioni”.

     

     “Avevamo chiesto alle nostre tre colleghe consigliere, purtroppo però non danno la loro disponibilità per diverse ragioni” — Arno Kompatscher

     

    La palla ripassa a Trento, ma dalle opposizioni trentine arriva una proposta che potrebbe scompigliare le carte nel prossimo mese di trattative, mentre la petizione lanciata dal centrosinistra regionale raggiunge la cifra record di duemila firme. Il consigliere del PD Andrea de Bertolini propone infatti di rivedere se non superare il modello della staffetta tra i due presidenti delle Province autonome al vertice della Regione, un gentleman agreement tra Bolzano e Trento: “Perché non una donna presidente e due vicepresidenti?” — chiede De Bertolini — della staffetta dopo vent'anni possiamo trarre un bilancio positivo, tuttavia oggi non credo si possa negare che si viva in una fase diversa”.

  • Achammer impallinato in Consiglio

    Intanto nel Parlamento regionale la SVP subisce nuovamente i colpi dei “franchi tiratori”. Se l’elezione di Daniel Alfreider alla vicepresidenza ladina del Consiglio regionale è arrivata in scioltezza, con 39 voti corrispondenti alla maggioranza regionale SVP-centrodestra, c’era ancora da completare l’ufficio di presidenza del Consiglio. I segretari questori da eleggere con un’unica votazione erano tre. L’accordo era chiaro: la componente di maggioranza trentina votava il “suo” questore, quella altoatesina anche, infine le opposizioni confluivano su un proprio nome.

  • Il nuovo ufficio di presidenza del Consiglio regionale: (da sx) Achammer, Segnana, il presidente Paccher, Maestri e Noggler. Nella foto manca Alfreider. Foto: SALTO/Val
  • Sul tavolo c’erano rispettivamente tre nomi: Stefania Segnana (Lega), Philipp Achammer (SVP) e Lucia Maestri (PD). E così è stato, ma i numeri non tornano. Segnana come previsto ha ottenuto 20 voti, Maestri ha totalizzato 21 voti mentre Achammer si è fermato a soli 12 voti, 7 in meno dei 19 richiesti — pari alla maggioranza SVP-destra-Civica in Alto Adige. Oltretutto, il nome di Achammer era arrivato a sorpresa: come segretaria questore sino a stamane si faceva il nome di Waltraud Deeg, ma poi la SVP ha optato per il suo Obmann uscente. “Nessuno lo voleva fare, io sono stato candidato perché altrimenti c'erano tre donne”, spiega Achammer, che fa sapere: “Valuterò se mantenere tale incarico, se la situazione è questa”.

     

     “Valuterò se mantenere tale incarico, se la situazione è questa” — Philipp Achammer

     

    Non finisce qui. Brigitte Foppa (Verdi) ha ricordato che a novembre la nomina di presidente e vicepresidente dell’aula erano state presentate come provvisorie dalla maggioranza e che si sarebbe aspettata un’esame delle due cariche nella seduta odierna. Il presidente del Consiglio Roberto Paccher (Lega) si è difeso sostenendo che la sua fosse solo una disponibilità alla provvisorietà della carica, ma che al momento non è pervenuta la richiesta di sostituirlo (nel pomeriggio, poi, parte delle opposizioni ha chiesto le sue dimissioni: vedi infobox). Dal canto suo, la consigliera trentina Chiara Maule (Campobase) ha sottolineato che dopo quattro mesi ci si sarebbe augurati di avere idee più chiare e definite sul futuro della Regione. A quel punto però la seduta è stata chiusa. Il Consiglio regionale verrà riconvocato il 13 marzo.

  • Le opposizioni chiedono le dimissioni di Paccher e Noggler

    Al Presidente 
    del Consiglio Regionale
    Roberto Paccher

    Gentile Presidente,

    Le chiediamo formalmente di mettere nell’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio le dimissioni del Presidente e del Vicepresidente, così come annunciato al momento del voto il 27 novembre 2023.
    Bolzano, 14.02.2023

    Cordiali saluti

    Conss. Reg. Brigitte Foppa, Andrea de Bertolini, Paul Köllensperger, Paola Demagri, Chiara Maule, Filippo Degasperi, Thomas Widmann, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler, Lucia Coppola, Maria Elisabeth Rieder, Franz Ploner, Alex Ploner, Sandro Repetto, Alessio Manica, Lucia Maestri, Mariachiara Franzoia, Francesca Parolari, Paolo Zanella, Valduga Francesco , Michele Malfer e Roberto Stanchina

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Salto User
opa1950 Mi., 14.02.2024 - 15:43

Besser Achammer sucht sich eine Arbeitsstelle.Aber er wird sich schwer tun.Wer stellt denn in Südtirol einen Nichtskönner an.

Mi., 14.02.2024 - 15:43 Permalink