Chronik | Comunicazione e politica

Se questo è un paese: Grillo cita Levi e offende la comunità ebraica

Qual è il confine tra una provocazione riuscita e una comunicazione che invece, sfruttando uno dei “luoghi” più sensibili della memoria collettiva, finisce col rivelarsi di pessimo gusto?

Ognuno conosce la poesia che Primo Levi ha anteposto al suo libro “Se questo è un uomo”. Beppe Grillo si è riferito a quei versi trasformandoli in un atto di accusa verso il sistema politico italiano alla vigilia di un appuntamento calendarizzato per domani nell'aula del Senato sul voto di scambio politico-mafioso. Un disegno di legge che ha dato nuovamente l'occasione al M5S di accusare il Pd, ritenendolo responsabile di fare un favore ai mafiosi per l'alleggerimento delle pene detentive legate all'articolo 416 ter del codice penale. Ma ovviamente l'attenzione (proprio per lo stile comunicativo adottato) si è subito spostata su altro.

L'accostamento tra la politica italiana e lo sterminio nazista ha suscitato infatti una reazione di fastidio generalizzata. In primo luogo da parte della comunità ebraica, sintetizzata da una nota del presidente dell'Ucei Renzo Gattegna: "Con l'ultima infame provocazione Beppe Grillo pubblica sul suo blog un'immagine dell'ingresso di Auschwitz con la scritta 'P2 Macht Frei' e storpia le parole dei celebri versi di Primo Levi con cui si apre Se questo è un uomo per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi. E' un'oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l'Italia intera".

 

 

 

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Wilfried Meraner Mo., 14.04.2014 - 21:26

Non voglio difendere Grillo, e aggiungo che non sono informato nei dettagli sulle sue diverse esternazioni.
Ma leggendo questo articolo- e altri- viene il sospetto che c'é una campagna mediale contro Grillo.
D' accordo, modificare questa poesia mostra presunzione e mancanza di sensibilitá, ma non mostra neanche un briciolo di simpatia per i nazisti, ma invece lascia intravedere il contrario!
"per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare" é perció una affermazione diffamatoria che in questo articolo viene citata senza critica.
Aggiungendo che la parafrasi di Grillo non viene citata- e il link non funziona!- i lettori non vengono messi in condizione di giudicare autonomamente.
Perció questo articolo ha chiaramente un effetto diffamatorio per Grillo.

In questo caso sono molto deluso dalla redazione di salto e Vi invito
fermamente a essere obiettivi!

http://www.beppegrillo.it/2014/04/se_questo_e_un_paese.html

Mo., 14.04.2014 - 21:26 Permalink
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Gabriele Di Luca Mo., 14.04.2014 - 21:33

Il link funziona. A parte questo, nell'articolo si riporta la presa di posizione della comunità ebraica. Una posizione direi interessante (e interessata), visto che Grillo ha usato il paragone tra il sistema politico italiano e la shoah.

Mo., 14.04.2014 - 21:33 Permalink