Umwelt | Incidente inceneritore del 19/02

Angelucci: "ATI a questo punto deve darci precise garanzie"

Il direttore dell'ufficio rifiuti della provincia alza i toni rivolgendosi all'associazione temporanea di imprese che sta gestendo il collaudo. Per quanto riguarda il sabotaggio dell'11 febbraio Angelucci possa essersi trattato di un gesto isolato con motivazioni 'personali'.

Termovalorizzatore: tutto fermo e profonda verifica in corso. La provincia è intenzionata a chiarire una volta per tutte la situazione, a costo di bloccare l'impianto anche per tempi lunghi. È, questo, l'orientamento assunto dalla provincia in qualità di committente ed ente preposto al controllo. L'autorizzazione all'esercizio dunque può attendere e al momento prevale un atteggiamento volto all'estrema precauzione. Lo conferma il direttore dell'ufficio rifiuti della provincia Giulio Angelucci.

● Qual è la situazione? Quali le valutazioni sull'ultimo problema che si è manifestato?
Giulio Angelucci - L'ultimo problema tecnico riguarda la mancata implementazione del software che gestisce la griglia che interviene quando vengono conferiti rifiuti residui particolarmente umidi. Ora la nostra priorità assoluta è fare finalmente in modo che l'impianto funzioni bene e anche regolarmente. 

● A questo punto siete ancora sicuri che l'ATI sia in grado di dare le giuste garanzie di gestione in questa fase? Non è che il termovalorizzatore ha dei seri problemi di 'hardware'??
Fino a qualche mese a non c'erano stati grandi problemi nel collaudo. Poi occorre distinguere: se nel penultimo incidente c'è stata veramente una manomissione quello certamente non dipende dall'impianto. Qualche dubbio sulla capacità di gestione di ATI ce l'abbiamo ed è per questo che abbiamo chiesto ora garanzie concrete. 

● Quali garanzie dovrebbero essere?
I tecnici della provincia hanno identificato il problema, l'ultimo che si è verificato. Il software non ha funzionato a dovere ed allora si è verificata un'oscillazione di temperatura che ha spinto ATI a spegnere l'impianto, anche se non si era creato un problema come nel novembre scorso. 

● In occasione del nuovo guasto avete coinvolto anche i carabinieri del NOE di Trento?
No. Loro hanno un fascicolo aperto per l'incidente di novembre dove penso ci siano già due indagati. E poi sono intervenuti anche in occasione della manomissione. L'autorizzazione all'esercizio e la nostra attività di controllo sono slegate dall'attività del NOE.

● Quali sono i tempi per la ripartenza dell'impianto?
Deve dircelo l'ATI, spiegandoci come risolveranno il problema.

● Si è fatto un'idea su chi potrebbe aver manomesso l'impianto la settimana scorsa?
No ed è una cosa assolutamente incomprensibile. Secondo me comunque è stata qualcuno con una motivazione esclusivamente personale, non legata che ne so ad un gruppo locale ambientalista. In una cosa del genere devi sapere cosa stai facendo, dov'è l'interruttore, non è una cosa che possono fare tutti.