Politik | Merano

Il centro commerciale della discordia

Le barre di metallo e le punte sono “dissuasori” contro  clochard e non solo secondo chi amministra la struttura. Perplessa la vicesindaca Zeller. I casi, molto diversi, di Bolzano
architettura difensiva merano
Foto: S. Corrent Facebook
  • Sbarre di ferro e punte di ferro pericolose per persone e animali al centro commerciale di Merano: prosegue il dialogo - fino ad ora però tra sordi o quasi – tra la società Habitat (gruppo Tosolini) proprietario della struttura in pieno centro e collegata alla Galleria Ariston e la vicesindaca meranese Katharina Zeller.

    Quest’ultima ha protestato con una lettera ad Habitat, chiedendo la rimozione delle sbarre di metallo e le punte verticali ma la prima reazione non è stata incoraggiante. Da parte di Habitat, si sostiene che “i dissuasori non sono pericolosi (…) che l’area dove sono stati sistemati non è pubblica (…) e infine che la società amministratrice ha avuto motivi più che validi prima di prendere una decisione (quella di installare quelle sbarre, ndr)”.

    Giustificazioni secondo noi chiare nel dare ragione, senza volerlo, proprio a Salto.bz e a quanto abbiamo scritto. Nessuna barra contro i sacchetti abusivi di rifiuti ma contro persone e animali. Si tratta infatti di “dissuasori”, ovvero elementi solitamente di metallo che servono a scoraggiare persone e animali a sostare. Bella forma di accoglienza per visitatori, turisti, mamme con passeggino o anziani alle prese con piccole difficoltà.

  • In centro a Bolzano: I dissuasori posizionati presso un bar-biscotteria del centro storico di Bolzano presi ad esempio dalla Habitat. Ma le due situazioni appaiono completamente diverse. Foto: salto

    Non solo. Chi gestisce il centro commerciale meranese lamenta che clochard e non solo disturbano chi si avvicina alla struttura ma non dice se ha informato e quando e in che modo sia il Comune che le forze dell’ordine.

    La vicesindaca Zeller sottolinea poi  di “aver proposto alla società amministratrice una recinzione o altre forme più soft di dissuasione, confermando di essere contraria alla cosiddetta “architettura difensiva”. Continueremo a monitorare la situazione”.

    Dai responsabili del Centro commerciale meranese, arrivano infine le segnalazioni di alcuni dissuasori presenti intorno a finestre e vetrine di due esercizi commerciali che si affacciano su un lato di piazza Walther a Bolzano. Si tratta però di casi ben diversi sul piano tecnico. Senza contare che difendere le proprie decisioni indicando altri casi e basta è una posizione che lasciamo al giudizio di lettrici e lettori.

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△rtim post Fr., 23.02.2024 - 13:01

Alle, von Südtiroler Kaufleute- und Dienstleisterverband „hds“ angefangen, sprechen zurecht von Stärkung des stationären Handels und von positiven Einkaufserlebnis. Die Vergrämung der Kundschaft mit brutaler, defensiver Architektur am Eingang des "Stadt Centrum" neuerdings ist jedenfalls das Gegenteil davon.
Das gilt es dem Einkaufszentrum "Stadt Centrum" wohl auch klar mitzuteilen:
https://g.co/kgs/azDA7jw
Vielleicht hilft es Habitat und jenen der Ariston-Galerie.
Ich denke, sich darüber auszutauschen, auch wie man einen so zentralen Ort der Stadt Meran insgesamt gemeinsam aufwerten kann, wäre wohl allemal lohnenswert. Für alle. Ebenso sich an positiven Beispielen, wie auch in Innsbruck, Rathausgalerie oder vor dem Kaufhaus Tyrol in der Maria-Theresia-Straße zu orientieren. Dort wurde vor Jahren ein Ort geschaffen, der atmosphärisch zum Verweilen und Begegnen einlädt. Es gibt Kunden-Service, wie kostenlos nutzbare Schließfächer, Toiletten mit Wickeltisch. Denn wieso sollte positives Einkaufserlebnis nicht auch in "Meran Centrum" funktionieren?

Fr., 23.02.2024 - 13:01 Permalink