Politik | Nomine

Pari opportunità, tensione in Giunta

Ignorati i nomi proposti da Galateo (FdI) e Bianchi (Lega) per la commissione: la delibera passa senza i voti degli assessori italiani e di Ulli Mair. "Pregiudiziale ideologica verso le associazioni italiane e quelle di area cattolica".
Marco Galateo, Christian Bianchi
Foto: Seehauserfoto
  • Con un inusuale comunicato in tempo reale non passato per l'ufficio stampa di Palazzo Widmann, il vicepresidente della Giunta, Marco Galateo, informa di un "braccio di ferro oggi (26 marzo) in Giunta provinciale sulle nomine della Commissione Pari Opportunità" e del fatto che per la prima volta in questa legislatura, una delibera non sia passata all’unanimità. L'inedita situazione pone in rilievo le divergenze ideologiche all'interno della maggioranza che sono state appianate con il rullo compressore nella stesura del programma di coalizione, o che sono state proprio messe con nonchalance sotto il tappeto come tutte le "questioni etniche", cioè non proprio delle "bricioline". 

    “Su quindici candidati proposti – tuona Galateo nella nota – ai partiti italiani di Giunta non è stato consentito di avanzare nemmeno una candidatura.  Una dimostrazione della mancanza della volontà di dialogo e di apertura nei confronti delle proposte avanzate dai partiti italiani di maggioranza, ma anche di preclusione verso il mondo di area cattolica"- ha dichiarato Galateo, mettendo in luce una situazione di palpabile tensione all'interno della Giunta.

    Nonostante la presentazione di quindici candidature, riferisce Galateo, con tre nomine derivanti da proposte dell'opposizione votate dal Consiglio provinciale, è stato impedito ai due partiti italiani in maggioranza di esercitare alcuna influenza nella scelta dei nominati. "Abbiamo avanzato candidature qualificate, provenienti da associazioni di riferimento di area cattolica, con l'intento di garantire un equilibrio e una rappresentanza adeguata all'interno della Commissione. Tuttavia, queste proposte sono rimaste lettera morta" - ha sottolineato Galateo, esprimendo profondo disappunto per l'esito della votazione.

    La proposta di delibera, nonostante un'accesa discussione che ha evidenziato le divergenze all'interno della Giunta, è stata infatti approvata a maggioranza ignorando il voto contrario degli assessori italiani, tra cui lo stesso Galateo e l'assessore della Lega Bianchi, nonché l'astensione dell'assessora Ulli Mair.

    Una situazione – ha concluso Galateo – ereditata dalle precedenti Giunte e alla quale è mancato il tempo per porre rimedio rivedendo i criteri di selezione delle candidature, argomento su cui abbiamo concordato in maggioranza di confrontarci al più presto per prevedere un iter più trasparente e partecipato per il prossimo rinnovo.