Politics | Verso le elezioni d'autunno

Barbara Repetto: "bisogna pensare al bene comune"

In un'intervista a tutto campo l'ex assessora provinciale - ora vicina a Scelta Civica - esprime forti critiche al PD, reo di essere diventato "un partito stanco, profondamente diviso in correnti, privo di progettualità, confuso ed interessato solo al potere".
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Foto: F

 

Barbara Repetto, cosa ne pensa dell’attuale situazione politica altoatesina? In prospettiva le elezioni d’autunno potrebbero portare grandi cambiamenti. 
Se la SVP perderà la maggioranza assoluta ed il PD da solo non sarà sufficiente a formare una giunta, potranno aprirsi nuovi scenari.

Lei è vicina a Scelta Civica ma anche promotrice di Forum Democratico. Ci può spiegare quali sono gli obiettivi che si è posto Forum Democratico in questi primi anni di attività?
Forum Democratico ha promosso una serie di conferenze, incontri e dibattiti su diversi temi di cultura politica, tutti molto partecipati e senza mai usufruire di contributi pubblici. Siamo riusciti a sensibilizzare la popolazione e a stimolare delle discussioni pubbliche su questioni legate alla quotidianità politica e su altre di carattere generale, come economia, etica politica, lavoro, sociale,  uscendo sempre con proposte concrete per coloro che governano le istituzioni provinciali, come provincia e comuni.

Ieri in un’intervista al nostro giornale Alberto Stenico ha ricordato l’anomalia rappresentata dal fatto che in provincia da diverse legislature di fatto a governare insieme all’SVP è una forza politica che rappresenta una minoranza della popolazione di lingua italiana. Le prossime elezioni potrebbero segnare un cambiamento in questo senso?
Il PD nelle ultime elezioni provinciali ha totalizzato 28.000 voti, mentre Scelta Civica alle politiche di febbraio ne ha ottenuti 20.000, presentandosi per la prima volta e priva dell'apparato e degli ingenti fondi di cui dispone il PD. Io credo che rappresentando solo un quinto della popolazione di lingua italiana il Partito Democratico non possa continuare a stare in giunta distribuendo contributi e posti ai propri fedelissimi...

Lei ha fatto parte del PD dal quale si è allontanata dopo la vicenda che ha portato Roberto Bizzo a prendere il suo posto in consiglio ed in giunta provinciale. Al di là della Sua vicenda personale, come vede la crisi nazionale del PD ed il progetto che il partito invece a livello locale sta portando avanti in vista delle elezioni provinciali?
Io sono sono stata tra i fondatori del PD e quando ho ottenuto l'inatteso successo con la mia elezione in consiglio provinciale ero carica di grandi speranze di poter operare efficacemente per il bene comune. Mi sono presto accorta che per la dirigenza del partito il bene comune era l'ultimo degli interessi e, soprattutto, esistevano dei preesistenti accordi che prevedevano l'elezione dei due ex segretari di Margherita e DS. Da qui è nata l'ostilità nei miei confronti, con i tre ricorsi promossi da Bizzo, di cui uno finito in Cassazione. Mi è stato impedito di portare nel governo provinciale la mia esperienza di lunghi anni di amministrazione ed i valori in cui credevo e credo tuttora.
Per quanto riguarda il PD attuale non vedo grandi visioni o progetti né a livello nazionale né locale; mi sembra un partito stanco, profondamente diviso in  correnti, privo di progettualità, confuso, interessato solo al potere.

Il sindaco di Bolzano Spagnolli recentemente si è contrapposto al suo partito proponendo un’ampia aggregazione pre elettorale, che in qualche modo rispecchi i partiti che lo sostengono in giunta. E’ un discorso che ha molti punti di contatto con la filosofia di fondo che Scelta Civica vuole promuovere per le prossime elezioni provinciali. Che ne pensa? 
Gigi Spagnolli si distingue dal resto del partito perché ha una visione più ampia e meno ideologica. Lo hanno stoppato semplicemente per il timore, fondato, che avrebbe avuto sicuramente più consensi di entrambi gli assessori oggi presenti in giunta provinciale.