Society | Bilinguismo, adieu?

L'inglese farà una strage

L'inglese alibi per il mancato bilinguismo.
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

Ormai è acclarato: tra le lingue insegnate nelle scuole della provincia di Bolzano, la lingua più amata è l’inglese. Amata, imparata e considerata dagli studenti la più importante e la più utile. Nelle scuole in lingua tedesca, l’inglese scalza l’italiano, nelle scuole in lingua italiana l’inglese scalza il tedesco. La tradizionale disaffezione per l’apprendimento della seconda lingua provinciale, trova la sua ulteriore e definitiva giustificazione nel primato dell’inglese come lingua universale che apre le porte per ogni carriera o contatto interpersonale nel mondo. I giovani altoatesini parlano bene l’inglese e male l’italiano ed il tedesco. Del resto si consolida la prassi delle grandi imprese di adottare l’inglese nella comunicazione interna. Ancor più significativa è la tendenza di molti dei nuovi addetti ai servizi pubblici (sanità, trasporti, sicurezza, comunicazioni, ecc.) di proporsi all’utenza locale altoatesina prospettando la comunicazione in inglese, in carenza di conoscenza da parte loro del tedesco o dell’italiano. Si aggiungano poi le diverse nuove sperimentazioni nel mondo della scuola locale, accanto all’Università ed ai diversi istituti di ricerca. Sempre più vaste sono le deroghe alla conoscenza delle lingue provinciali, base della comunicazione e della comprensione tra le persone che vivono in questo territorio. Il grande alibi è l’inglese che sostituisce il tedesco e l’italiano, anziché aggiungersi a loro.
Esso diventa sempre più per molti la giustificazione morale per non affrontare il faticoso percorso del bilinguismo italiano/tedesco, base insostituibile per il processo di convivenza in provincia di Bolzano.
L’inglese è importante in quanto si aggiunge alle lingue locali, non in quanto le sostituisca e lo si usi per rendere obsoleto il bilinguismo.
Uffa il tedesco!, uffa l’italiano!, viva l’inglese?
(www.albertostenico.it)

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Wilhelm B.L Sun, 06/18/2023 - 12:01

Ich denke, Es ist viel besser das Gemeinschaftsgefuehl zwischen den Voelkern im Alltagsleben praktisch unbemerkt zu foerdern. Wenn Missstimmungen vor handen sind, ist es wohl am besten, wie z.B. von Herrn Gasser bevorzugt, diese offen auszusprechen und nicht aus Ruecksicht auf die Etikette bis zur Explo sion ins Innere zu ver draengen

Sun, 06/18/2023 - 12:01 Permalink
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Peter Gasser Mon, 06/19/2023 - 09:42

man liest’s und nimmt‘s mit Humor:
„HIC PATRIAE FINES SISTE SIGNA
HINC CETEROS EXCOLVIMVS LINGVA LEGIBVS ARTIBVS et TESTIBUS“.

(ps: „testis“ = wie oben (16:04 Uhr), 1. Absatz, letztes Wort).

Mon, 06/19/2023 - 09:42 Permalink