Chronicle | L'appuntamento

A piedi sulla Storia

Il 29 giugno la camminata al Passo dei Tauri sul tracciato usato negli anni ’40 dagli ebrei. De Marchi (Fondazione Langer): “Il significato del confine oggi come allora”.
Camminata APC
Foto: APC

Gambe in spalla, è per una buona causa. Sabato, 29 giugno, è in programma l’ormai celebre camminata al Passo dei Tauri in Valle Aurina, organizzata fin dal 2007 dall’associazione austriaca Alpine Peace Crossing, che ripercorre il passaggio, quello del 1947, di più di 5000 ebrei, fra i centomila provenienti dall’Est che attraversarono l’Austria per raggiungere le coste del Mediterraneo. Erano in fuga dall’Europa diretti verso la Palestina. Il valico di montagna a 2.643 metri di quota era uno dei pochi punti dove era possibile oltrepassare il confine senza incontrare guardie di frontiera, e venne individuato da Marko Feingold, un ebreo austriaco sopravvissuto all’Olocausto. La maggioranza degli spostamenti avveniva di notte. Feingold organizzava dei camion, che portavano gli ebrei da Saalfelden fino a Krimml, da lì, gruppi di 250 persone iniziavano il pericoloso cammino di 18 km costeggiando le cascate, attraversando il Passo dei Tauri e scendendo fino a Kasern in Valle Aurina. 

 

 

La prima APC – Camminata di pace nel 2007, come gesto concreto contro l’oblio, fu un’idea di Ernst Löschner, ex-direttore di banca di Zell am See. Già dal primo anno si unirono anche alcuni sopravvissuti a quella migrazione, giunti da Israele. Volevano ripercorrere quel percorso un’altra volta, dopo quella fuga piena di paura e speranza per un futuro migliore. Questa volta però camminando da persone libere. Da allora ogni anno si uniscono alla scarpinata altri superstiti, assieme alle loro famiglie. 

I passi di montagna sono centrali nel discorso relativo alla clandestinità del passaggio e la camminata è un’occasione per riflettere sia sul significato del confine che è mutevole, mobile, sia sulla Storia che cambia ma in realtà si ripete

La camminata, oltre a ricordare una pagina buia della storia europea, richiama anche le contingenze dell’oggi, proponendosi come fil rouge tra le migrazioni di ieri e quelle di oggi. Proprio nel 2017, del resto, due profughi somali, tentarono di raggiungere l’Austria a piedi attraverso il Passo dei Tauri. Senza contare che da qualche anno partecipano alla camminata anche migranti e richiedenti asilo, raccontando le loro storie. “I passi di montagna sono centrali nel discorso relativo alla clandestinità del passaggio e la camminata è un’occasione per riflettere sia sul significato del confine che è mutevole, mobile, sia sulla Storia che cambia ma in realtà si ripete”, dichiara a salto.bz Daniele Marchi della Fondazione Alexander Langer Stiftung che insieme al Centro Pace di Bolzano, promuove la camminata in senso contrario e complementare: da Casere/Kasern fino al Passo dei Tauri/Krimmler Tauern, per incontrarsi a 2643 metri d’altezza, sul confine italo-austriaco, con il gruppo partito da Pinzgau e scendere assieme al punto di partenza. 

La Fondazione Langer sottolinea che il trasporto non è organizzato, ma coordinato e invita alla condivisione dei mezzi. L’escursione può essere impegnativa e si consiglia adeguato abbigliamento, acqua e viveri. Punto di ritrovo la mattina presto, alle ore 7, all’inizio di via Macello a Bolzano, davanti alla caserma dei Vigili del Fuoco. La partenza del sentiero 14, sul quale si snoda il percorso di 1067m di dislivello, è a Casere/Kasern, presso la frazione di Predoi e dura circa 3 ore e mezza. Il gruppo verrà accolto da un piccolo buffet nel comune di Kasern alle 16. Il ritorno è previsto per le 17.