Society | Intercultura

La lingua è solo la punta dell'iceberg di una cultura.

Quale integrazione vogliamo?
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.

Che la conoscenza delle lingue sia la premessa minima indispensabile per l’integrazione in una comunità territoriale, lo sappiamo bene noi altoatesini. È una nostra sfida quotidiana. Quindi non si può che essere d’accordo col Presidente Sergio Mattarella quando sollecita lo Stato ad offrire corsi di lingua italiana agli immigrati. La strada è giusta, anche se in forte salita: viene richiesto uno sforzo straordinario agli insegnanti così come una forte disponibilità di mezzi e strutture. La lingua è tanto, ma non é tutto, lo abbiamo imparato a nostre spese in Alto Adige. Dopo la lingua viene la necessità di far incontrare tra loro culture diverse ed favorirne l’integrazione. Questa è la parte più difficile e non sempre desiderata dai più. Tanto è forte in Sudtirolo l’impegno nella formazione linguistica, tanto poche sono le relazioni costruite tra le culture. La lingua è indispensabile, ma non sufficiente.                                                                                                                                                                                                                                                                                      www.albertostenico.it

 

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Sergio Sette Mon, 09/28/2015 - 12:08

Finalmente qualcuno che s'accorge che l'aspetto linguistico è assolutamente sopravvalutato! L'unica cosa che non mi piace di quanto scrivi è questo paragono fra la situazione degli immigrati e la situazione in Alto Adige dove nessuna della parti può/deve essere considerata come immigrata.

Mon, 09/28/2015 - 12:08 Permalink
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Sepp.Bacher Sat, 10/03/2015 - 19:57

In reply to by Sergio Sette

Ob die jeweiligen Volksgruppen gut integriert sind, ist schwer zu beantworten. Sicherlich sind viele deutsche Südtiroler als Personen/Familien gut integriert; viele Ladiner vielleicht noch besser. Geringer ist sicher die Anzahl der Italiener, die in der zwei- und mehrsprachigen Autonomen Provinz Bozen - Südtirol gut integriert sind.

Sat, 10/03/2015 - 19:57 Permalink
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Gabriele Di Luca Sat, 10/03/2015 - 19:54

Quando diciamo "dobbiamo favorire l'incontro tra le culture" in genere non ci viene in mente niente. La formula è una sorta di evocazione nirvanica.

Sat, 10/03/2015 - 19:54 Permalink