Società | Dati

Il mercato del lavoro arretra

La disoccupazione in Alto Adige cresce al 4,1%. Tassi di attività in linea con l'Ue, molti gli immigrati senza lavoro.

Il Consiglio della Camera di commercio l'ha certificato nella sua ultima seduta prima del rinnovo dei suoi membri: la congiuntura economica difficile si fa sentire anche in Alto Adige, il Pil 2013 sarà probabilmente negativo. Di rimando quindi i dati pubblicati dall'Istituto provinciale di statistica sullo stato del mercato del lavoro non sorprendono: la disoccupazione cresce inesorabilmente anche nell'”Alto Adige isola felice”, passando da un fisiologico 2,4 per cento del 2008 – l'anno dello scoppio della crisi economica globale – all'attuale 4,1. Queste naturalmente restano cifre da far invidia non solo a gran parte del resto del Paese, ma che anche a livello europeo si confermano buone. In fatto di tasso di attività, fanno meglio dell'Alto Adige e del suo 75 per cento di occupati, Austria (75,9 per cento) e Germania (77,1 per cento), ma la media dell'Eurozona (72 per cento) e soprattutto – un dato drammatico – dell'Italia nel suo complesso (63,7 per cento) restano staccati. E i nostri vicini? In Trentino il 69,8 per cento della forza lavoro è occupata, in Tirolo del Nord invece il 77,1. Resta molto marcata la differenza di genere in fatto di tasso di attività: 81,8 per cento tra i maschi contro il 68,1 delle femmine.

La piaga della disoccupazione giovanile, che nell'Europa mediterranea ma non solo arriva a numeri da emergenza sociale, anche in provincia di Bolzano comincia a farsi sentire: tra le persone alla ricerca di un'occupazione, oltre un terzo appartengono alla fascia d'età tra i 20 e i 29 anni (e tra i maschi si raggiunge addirittura il 39,5 per cento).

Dei 245.200 occupati in Alto Adige nel 2012, il 75,1 per cento erano lavoratori autonomi, il restante 24,9 autonomi. I lavoratori dipendenti hanno un’età media di 39,6 anni e lavorano in media 35,3 ore a settimana, mentre tra gli occupati autonomi l’età media ammonta a 46,8 anni ed il carico di lavoro settimanale è in media di 42,2 ore. Nel 2012 175.000 occupati, vale a dire il 71,4 per cento, lavorano prevalentemente nel settore terziario. Nel settore industriale e in quello agricolo lavorano invece meno persone, rispettivamente il 22,2 per cento e il 6,5 per cento.

Altro dato che balza agli occhi è quello relativo alla disoccupazione tra i residenti extracomunitari che in Alto Adige raggiunge il 15,8 per cento, quasi quattro volte superiore a quello dei cittadini italiani.