Società | uranio nell'acqua potabile di alcuni comuni della provincia

Uran im Trinkwasser in BZ

Ich bringe hier eine Pressemeldung des Europa-Abgeordneten Andrea Zanoni, da dessen Inhalte in der lokalen Presse bisher nicht aufgetaucht sind. Eventuelle Anfragen zum Inhalt bitte direkt an Andrea Zanoni stellen.

Comunicato stampa dell’8 luglio 2013
Bolzano, uranio nell'acqua, Zanoni chiede all'Ue di spingere le autorità locali ad intervenire

L'eurodeputato Andrea Zanoni presenta un'interrogazione parlamentare per denunciare le alte percentuali di uranio riscontrate negli acquedotti della Provincia autonoma di Bolzano. “Le autorità locali intervengano prima possibile per proteggere la salute dei cittadini di Bolzano. Ci sono altre situazioni così allarmanti in Europa?”
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: BfB

La Commissione europea obblighi le autorità della Provincia autonoma di Bolzano a fare chiarezza  sui livelli record di uranio registrati nell'acqua potabile di alcuni comuni della provincia”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un'interrogazione parlamentare. “Le percentuali di questa sostanza, origine di  patologie quali le nefropatie, sono da allarme rosso, ben al di sopra dei limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Le autorità devono prendere immediatamente le dovute precauzioni per salvaguardare la salute di tutti i cittadini di Bolzano”.

 

Zanoni denuncia in Europa i risultati di una ricerca commissionata dall’Agenzia provinciale per l’Ambiente della Provincia autonoma di Bolzano sugli acquedotti secondo cui le concentrazioni di uranio nell’acqua potabile superano i 20 µg/l (microgrammi per litro) in diversi comuni della provincia, precisamente San Genesio (22 µg/l), Postal (23 µg/l), Lana (36 µg/l), Silandro (62 µg/l) e infine Martello, in merito al quale i rilievi registrano il preoccupante dato di 80 µg/l. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato il valore limite/guida di presenza di uranio nell’acqua potabile prima in 15 µg/l e successivamente in 30 µg/l (Uranium in Drinking-water: background document for development of WHO Guidelines for Drinking-water Quality), soglie riferite a un individuo adulto di 60 kg (quindi per bambini e donne in gravidanza il limite è inferiore).

 

Oltre ai pericoli di contaminazione radiologica associati a tale elemento, l'uranio presenta anche una tossicità chimica visto che tende ad accumularsi nei reni e a causare patologie quali le nefropatie – spiega Zanoni – Per questo ho chiesto alla Commissione di pretendere che le autorità locali intervengano prima possibile per fare chiarezza sulle ragioni della presenza di concentrazioni così elevate di questo metallo disciolto negli acquedotti e prendere le dovute contromosse. Inoltre reputo importante informare i cittadini europei nel caso esistano altre zone dell'Unione con simili percentuali di uranio nell'acqua dell’acquedotto ed intervenire prontamente”.

 

Continuando a trattare la qualità dell'acqua come un aspetto secondario si sta verificando l'assurdo paradosso di un continente, l'Europa, ricco di acqua dolce ma povero di acqua potabile”, conclude l'eurodeputato.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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no name Mer, 07/10/2013 - 09:10

Ieri ho visto su arte un documentario sconcertante sull' inquinamento delle acque a causa dell' estrazione del metano. Altrettanto sconcertanti sono le conseguenze sulle acque per l' incremento del fabbisogno di aluminio.

Mer, 07/10/2013 - 09:10 Collegamento permanente