Politica | Provinciali 2013

Biancofiore candida Artioli: sarà lei la presidentessa del nuovo Alto Adige!

Colpo di scena nel centrodestra locale. Forza Alto Adige include nel suo simbolo quello della Lega Nord e del Team Artioli. Biancofiore: "È la vera rivoluzione".

Dopo essere filtrata nei giorni scorsi in modo quasi clandestino (“siamo state brave a non aprire bocca” - hanno detto - ma anche nel depistare, si potrebbe aggiungere), la notizia, finalmente rivelata, è ora di quelle destinate a terremotare il piccolo mondo della politica italiana locale. Elena Artioli e Michaela Biancofiore, sorridenti e decise, propongono un'alleanza che va in controtendenza rispetto alle divisioni che da molti anni caratterizzano il centrodestra locale e che hanno lasciato sul campo solo macerie: “Ex pluribus unum: le donne sanno unirsi, mentre gli uomini, accecati dalla voglia di protagonismo, finiscono col dividere”. Ecco il succo dell'analisi offerta da Biancofiore contestualmente all'annuncio e alla presentazione del simbolo per le provinciali 2013. In realtà, di simboli se ne potevano trovare molti, nella sede di Forza Italia di Corso Libertà, e i “ragazzi” (come li chiama Biancofiore) hanno avuto un bel da fare nello scegliere quelli giusti da piazzare sotto gli obiettivi dei fotografi.

Forza Alto Adige, Lega Nord e Team Autonomie (o Team Artioli, come si usa dire) rappresenterebbero dunque la risposta alla frammentazione e suggeriscono un'ipotesi di governo per la provincia che pare a dir poco temeraria (oltre ad essere verosimilmente incompatibile con lo statuto d'autonomia): “Vogliamo farla finita col sistema Svp che ha dominato finora la provincia – dichiara Biancofiore –, perché anche il gruppo linguistico italiano non può proporre un candidato, anzi una candidata presidente?”. Ambizione che poi cresce quasi a dismisura, allorché Biancofiore ricorda come Artioli sia anche una mistilingue, e dunque incarni il nuovo Alto Adige, quello che non fa più distinzioni tra tedeschi, italiani e ladini.

Ma l'alleanza delle due donne (“siamo una tempesta, siamo l'unica rivoluzione...”, ancora Biancofiore) non costituisce soltanto una significativa concorrenza alla galassia dei frammenti del centrodestra che adesso veramente possono cominciare a tremare per la conservazione dei propri partititini “one man band”. Il fatto che Artioli abbia deciso di “sacrificare” o “sciogliere” la propria lista civica nel simbolo di un partito a chiara trazione nazionale vuol dire anche che “i problemi locali non si possono risolvere senza un aggancio con Roma”. “L'abbiamo visto a proposito dell'IMU e della toponomastica – prosegue Biancofiore riecheggiata subito da Artioli –, è illusorio pensare che senza il sostegno dei partiti nazionali sia possibile contrastare il peso e lo strapotere della Svp. Per questo ringrazio particolarmente Elena che ha saputo cogliere quest'occasione e non ha preferito concorrere da sola”.

Artioli dunque candidata Landeshauptfrau e anche prima della lista? “La lista è ancora in via di definizione – commenta Biancofiore –, ma sicuramente Elena avrà la massima visibilità. A proposito, vorrei qui ringraziare Alessandro Bertoldi, che negli ultimi giorni si è speso molto per arrivare a questo risultato. Chi dice che lui è inadeguato al suo compito non ha capito niente, a lui va tutto il mio sostegno. Nella lista comunque avremo anche molti tedeschi e persino un ladino. L'Alto Adige deve voltare pagina. E lo dobbiamo fare tutti insieme”.