Politica | Svp

L'ultima carta

Il trionfo di Arno Kompatscher alle primarie Svp riuscirà a dare nuovo smalto al partito? L’abbiamo chiesto al politologo Günther Pallaver, docente alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Innsbruck.

Professor Pallaver, adesso la Svp ha trovato un forte candidato per le elezioni provinciali: la scelta di fare le primarie, nonostante l’abbandono di Theiner, si è dunque rivelata giusta.

Se è stata imboccata una via è difficile sospendere il viaggio a metà strada. Nonostante l’abbandono di Theiner, il partito ha fatto bene a non rinunciare alle primarie. Una ritirata sarebbe stata una seconda sconfitta.

A cosa si deve un successo così marcato di Kompatscher? 

Secondo me l’affermazione di Kompatscher non è dovuta tanto al suo programma, ma alla voglia, al bisogno, diciamo pure alla stringente necessità degli iscritti alla Volkspartei di voltare pagina dopo il brutto periodo degli ultimi due anni, nei quali si sono avuti troppi scandali e lotte interne. Kompatscher rappresenta il nuovo (anche se questo non è un valore in sé), una nuova generazione, anche un modo nuovo di far politica e, last but not least, interpreta gli interessi dei comuni che negli ultimi decenni sono stati maltrattati dal centralismo di Bolzano.   

Theiner avrebbe offerto una "resistenza" maggiore, avremmo insomma avuto un po’ più di suspance?

Certo, il risultato sarebbe stato meno straripante, ma già alcune settimane fa un sondaggio dava Kompatscher al 60-65%. Era già da un po’ di tempo che il vento stava soffiando dalla sua parte. 

La figura di Kompatscher segna un vero cambiamento nel profilo di leadership del partito? Secondo lei ci sono le possibilità per un recupero di popolarità della Svp, anche al di là del numero degli iscritti?

Rispetto a Durwalder, Kompatscher rappresenta sicuramente un’altra tipologia di leadership, anche se quest’ultima verrà modellata dalle forze interne al partito. In ogni caso, tornando al sentimento diffuso, con Kompatscher la SVP ha buone possibilità di recuperare consenso. Ovviamente dipenderà un po’ anche dagli altri candidati che verranno presentati sulla lista per le provinciali. 

Noi tendiamo a pensare che chi vince le primarie diventerà automaticamente Landeshauptmann. In realtà il Landeshauptmann viene nominato dal Consiglio provinciale. Inoltre c'è la possibilità che un altro candidato possa prendere più voti di lui alle elezioni. Lei pensa che ci saranno sorprese o la vittoria di ieri precede quella di ottobre?

Dopo questo risultato non penso che avremo grosse sorprese. Dovrebbe davvero succedere qualcosa di clamoroso per cambiare la situazione di partenza. Adesso il partito ha tutto l'interesse a schierarsi in modo compatto con Kompatscher. Per loro è una carta vincente, forse l’unica.