Ambiente | Il caso

Inceneritore, lo spettro dello "Sblocca Italia"

L’impianto di Bolzano sud potrebbe essere costretto a ricevere rifiuti dalle altre regioni. L'alternativa di Fattor, presidente di Ecocenter: “riempiamolo con i fanghi”.

Secondo l’articolo 35 del decreto “Sblocca Italia” gli impianti di trattamento hanno l’obbligo di smaltire i rifiuti che provengono dalle varie regioni. Fra le criticità sollevate dai detrattori c’è il dubbio che i termovalorizzatori siano effettivamente in grado di sopportare un carico eccessivo, e il timore che la qualità dell’aria subisca gravi ricadute.
Minacce che sembrano guardare a distanza ravvicinata anche la nostra regione, tanto più dal momento che la possibilità che Bolzano sud - per obbedire al diktat dello Sblocca Italia (appena approvato in Senato) di cui sopra - debba accollarsi la spazzatura messa in circolo in tutto il paese si fa sempre più concreta.

Malgrado la legge provinciale - che non consentiva l’import dei rifiuti -, il governo centrale potrebbe comunque decidere di costringere gli impianti che non raggiungono la capacità massima ad aprire le porte ai rifiuti altrui, con il rischio che agli scarti solidi urbani si mescolino quelli speciali, industriali e tossici provocando seri danni sull’ambiente. Bolzano, il cui inceneritore brucia 105mila tonnellate all’anno ma potrebbe arrivare a 130mila, è chiamata inevitabilmente all’appello. Per scongiurare quest’eventualità il sindaco e presidente della commissione ambiente dell’Anci Spagnolli intende penalizzare il più possibile l’importazione dei rifiuti, mentre Stefano Fattor, presidente di Ecocenter, avanza l’ipotesi di riempire l’impianto con i fanghi destinati alla Bassa Atesina.

Se da una parte, soprattutto sul fronte europeo, incenerire non viene più considerata una pratica conveniente e si punta al contrario pervicacemente sulla politica dei rifiuti zero con il riuso e il riciclo degli stessi attraverso la raccolta differenziata; dall’altra gli impianti continuano ad essere un modello di business perseguibile specie quando incassano rassicurazioni - è il caso dell’inceneritore di Bolzano sud inaugurato ufficialmente sabato scorso, 22 novembre ma in funzione da luglio 2013 – in termini di emissioni. Per il 2014 infatti i dati sono tendenzialmente positivi: gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono ben al di sotto della soglia di misurabilità, le diossine sono un centesimo rispetto al limite, le polveri sottili si sono ridotte del 93% e gli ossidi di azoto dell’85% rispetto alla norma nazionale ed europea del 2005.

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Argante Brancalion Lun, 11/24/2014 - 17:44

L'unico commento che mi sovviene in questo momento dove la rabbia sale, sale e sale è: FATTA LA LEGGE - TROVATO L'INGANNO. Per la felicità di quanti avevano paura che i rifiuti non bastassero. Se non sono rifiuti stranieri saranno fanghi autoctoni. Ma tanto non inquina niente. Provate a respirare il centesimo di diossina ... e poi pregate. Il limite di legge è una stupidità; per il corpo umano non esiste un limite minimo alle diossine, basta una molecola. E le altre 70.000 TONNELLATE annue di gas di tutti i tipi lanciate in atmosfera ad impestare la città e il mondo intero?
Gli ossidi di azoto si aggiungono a quelli prodotti dal traffico. Oppure ci servivano, ne avevamo bisogno? La provincia sta pensando a limitare la velocità del traffico autostradale per abbattere gli ossidi di azoto e se pensasse di abbattere anche il traffico di gas che sale dal camino? Sarebbe un'idea no? Tutto aiuta.
L'unica ricetta e lo ripeto per l'ennesima volta è imboccare subito e seriamente la strada per "rifiuti zero" e poi chiuderlo.
Se Laimer non l'avesse voluto, l'Agenzia per l'Ambiente non lo avesse accettato e difeso, se i politici, verdi compresi (tra i quali Fattor), non l'avessero votato, ora il caro Renzi si attaccherebbe allo scarico di un autobus. Invece? Na banda di cinici masochisti, e noi pantaloni a pagarlo. Ma che dire? Ognuno di noi è l'attore del proprio futuro e ne è responsabile.

Lun, 11/24/2014 - 17:44 Collegamento permanente
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Guido Gentilli Mar, 11/25/2014 - 12:48

Non ho ancora capito il perché di questo tabù nel trattare rifiuti da altre provincie. Se porta ad un risparmio in bolletta (conditio sine qua non per accettarli, non siamo mica fessi!), ben venga la spazzatura da qualsiasi parte del mondo.

Mar, 11/25/2014 - 12:48 Collegamento permanente
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Argante Brancalion Mar, 11/25/2014 - 18:05

Caro sig. Gentili
A suo tempo ed anche recentemente tecnici e politici ci hanno giurato e spergiurato che la legge provinciale non permetteva l'importazione di rifiuti da fuori Bolzano e con questo indorato la pillola inceneritore.
Sono fortemente del parere che l'inceneritore non andava costruito perché inquina un pianeta che già non ne può più e ieri come oggi esistono modalità di gestione (non tecnologie sofisticate) dei rifiuti che permettono di arrivare ad azzerare i rifiuti in discarica. Tecnici provinciali e politici queste cose le hanno sempre sapute e a buon conto noi di Ambiente & Salute abbiamo provveduto a spiegarglielo per oltre 10 anni, inascoltati naturalmente. Lo hanno costruito lo stesso ed ora non sanno più cosa metterci dentro. Certo è da pagare e ce lo pagheremo noi in ogni caso o con le tariffe di rifiuti e energia elettrica o con le tasse o con i certificati verdi (30 milioni di soldi nostri). Siamo fessi, ma proprio fessi, perché quando non era che carta gli oppositori erano troppo pochi, gli altri se ne sono fregati ed ora ci tocca pagare oltre che respirare. Spero lei non abiti a Firmian - Casanova perché è proprio lì che va a finire il grosso degli inquinanti (250 sostanze chimiche diverse).
Importare rifiuti significa bruciare roba senza controllo. Pensi alle "ecoballe di Napoli" nelle quali nessuno sa cosa c'è dentro. Significa anche perpetuare un consumismo disastroso lontano da ogni pensiero di rispetto del pianeta e delle sue risorse. Concludo ricordando che bruciare rifiuti non significa farli sparire ma piuttosto ridurne il volume e spesso cambiarne la natura e la pericolosità. Un terzo di quanto vi entra va in discarica.
P.S. Non credo ci sarà un risparmio in bolletta ma semplicemente renderà più semplice ripagare il mutuo di 116 milioni di € già spesi e le spese di gestione che essendo un impianto complesso sono notevoli.
Ah! dimenticavo c'è pure il teleriscaldamento che condiziona e complica tutto.

Mar, 11/25/2014 - 18:05 Collegamento permanente