Politics | L'intervista

"Non farò una lista solo con Bianchi"

Zanin traccia la rotta: "Christian si è avvicinato da poco. La priorità è l'intesa sul programma con le Civiche di Casolari, Zaccaria e Gennaccaro. Ai nomi pensiamo dopo"
Roberto Zanin & Christian Bianchi
Foto: Facebook/Christian Bianchi

Fratelli d’Italia è una forza politica che per propria natura mostrava i muscoli anche quando era sotto il 10 per cento. Ora che Giorgia Meloni ha preso un vigoroso rinforzo di vento che l’ha portata ad avere i voti ottenuti in precedenza da Berlusconi e poi da Salvini, il partito con la fiamma tricolore nel simbolo gira con il petto all'infuori, la t-shirt smanicata alla Nadal e i bicipiti ben oliati, ringhiando di brutto per prendersi tutto quello che gli spetta. "Ragazzi, ha vinto la Destra-Destra-Destra, non il centrodestra", è il messaggio. Ne sa qualcosa il "povero" Maurizio Fugatti a Trento, che pur essendo espressione della Lega, altro partito che di centrista non ha nulla, e pur avendo il sostegno delle altre forze politiche, vede la propria leadership messa in discussione solo per una questione di numeri. Quindi non ci sono dubbi che pure nel centrodestra altoatesino non si muoverà foglia che Alessandro Urzì e Marco Galateo non vogliano. Altrettanto certo è che gli strali colpiranno soprattutto le adiacenti "liste civiche". Lo si è visto la scorsa settimana quando il sindaco di Laives Christian Bianchi ha annunciato di essere pronto a candidarsi con "i nemici". Gli è piovuta addosso una shit storm in cui l'accusa più leggera era quella di tradimento. Ma come si è arrivati a questo punto?

L’anno scorso il vicepresidente della Giunta provinciale Giuliano Vettorato, laivesotto, esponente della Lega vicino all’ex deputato Filippo Maturi e gradito al commissario Bosatra, aveva pensato ad un tandem assieme all’amico ed ex collega di giunta comunale, Christian Bianchi. Un progetto che nei piani, con il sostegno reciproco, avrebbe potuto-dovuto indebolire il “nemico interno” Massimo Bessone e far eleggere entrambi. Vale la pena di ricordare che solo l’estate scorsa Bianchi bocciò l’idea delle civiche di lanciare un candidato “neutro” nel collegio senatoriale Bolzano Bassa Atesina e fece all-in sullo stesso Bosatra, candidato del centrodestra imposto da via Bellerio. Gli andò male per pochi voti, e allo smacco in qualche modo contribuì sostanziosamente il mancato appoggio al leghista da parte della lista civica di Zanin. Cavallo sbagliato (battuto sul filo di lana, a sorpresa, da Gigi Spagnolli) ma anche squadra sbagliata.

Da quel momento il clamoroso flop elettorale della Lega a livello nazionale (9%) e il contemporaneo decollo di Fratelli d’Italia (26%, in crescita) ha iniziato a produrre rimescolamenti di carte a cascata. Ad un certo punto, digeriti i risultati delle Politiche, si è posta la domanda: con questo trend il partito del Carroccio potrà far eleggere due consiglieri provinciali in Alto Adige? Non è detto, è stata la risposta. Che fare, dunque. Essendo Bianchi esterno al partito, è toccato a lui fare un passo indietro. Ma pur provenendo da Alleanza nazionale, a quel punto per il sindaco di Laives l'approdo sicuro non è stato in Fratelli d’Italia, dove peraltro la sua presenza e forza elettorale sono vissute come troppo ingombranti, ma nelle civiche giudicate di centrodestra. Sapendo che la sua presenza avrebbe potuto essere divisiva, Bianchi ha deciso di uscire allo scoperto con insolito anticipo, dando per scontato l'appoggio incondizionato della Lista civica bolzanina di Roberto Zanin. Come si vedrà in questa intervista, l'ex antagonista di Caramaschi non è però intenzionato a legarsi unicamente a Bianchi.

 

Salto.bz: L’uscita pubblica di Christian Bianchi sembra aver distrutto un giocattolo i cui pezzi lei stava mettendo pazientemente assieme da parecchio tempo. E’ così?

Roberto Zanin: Partiamo dal presupposto che, appunto, non sono due settimane che sto cercando di vedere se riusciamo a mettere insieme le varie liste Civiche. La nostra proposta è partita a marzo 2022 quando avevamo deciso di confrontarci all’interno di un convegno al quale avevamo invitato anche Christian Bianchi e Giuliano Vettorato, ma ci fu detto che i tempi non erano maturi. I presupposti per noi rimangono gli stessi di allora. L’approccio è quello che abbiamo avuto nel 2022  per le Politiche dove abbiamo lavorato per trovare un candidato civico condiviso anche con l’Svp nel collegio Bolzano Bassa atesina. Ci siamo mossi assieme e io considero queste quattro liste come l’anima del progetto civico con cui proseguire il confronto.

Può fare nomi e cognomi?

La nostra Lista civica per Bolzano, la Lista civica meranese di Andrea Casolari, Alleanza per Merano di Nerio Zaccaria e la lista di Angelo Gennaccaro a Bolzano. Con questi interlocutori si è detto: lavoriamo assieme per trovare ampio consenso e non solo per creare una lista elettorale ma un vero progetto politico che abbia un futuro. L’obiettivo è quello di essere una forza aperta, anche interetnica, ma che abbia l’intento di rappresentare prevalentemente il gruppo italiano in quanto il gruppo tedesco non ha problemi di rappresentanza. Meno di un anno fa Christian Bianchi bocciò questo progetto e fece campagna elettorale a sostegno di Bosatra. Visto che la proposta non era andata in porto, la nostra Lista civica decise di non dare indicazioni di voto. L’avvicinamento di Christian al mondo civico è recente ed a me personalmente fa piacere che questo avvicinamento ci sia stato.

Quello che non voglio è farmi risucchiare nel gorgo delle discussioni che hanno caratterizzato il centrodestra negli ultimi 20 anni

Torniamo alla prima domanda. L’uscita di Bianchi ha scatenato l’ira della destra e fatto scattare i veti su di lui. Come se ne esce?

Io so una cosa: quello che non voglio è farmi risucchiare nel gorgo delle discussioni che hanno caratterizzato il centrodestra negli ultimi 20 anni. Non concepisco una politica in cui una persona come Bianchi è prima un idolo e diventa un vigliacco traditore nel giro di pochi giorni perché esprime l’idea di entrare in un progetto civico. C’è chi ha usato parole come “squallido opportunismo” e anche di peggio. Ma scherziamo? Questa non è la politica di cui voglio fare parte. Ed io stesso non voglio far parte di un movimento civico che sia una frazione ed una fazione del centrodestra.

Questo significa che lei non andrebbe da solo con la sua Lista civica + Bianchi?

Io, ripeto, sono per portare avanti un progetto realmente civico con le altre liste che ho nominato. Se ci pensa, dal giorno dell’ingresso della Lega in Giunta provinciale, il Carroccio e Fratelli d’Italia hanno iniziato a litigare pesantemente. Ora si ripropongono alcune dinamiche per la supremazia nel centrodestra. Io non voglio rientrare in queste logiche. Quando mi candidai prima decisi di creare una mia lista civica e poi il mio nome ebbe il sostegno da parte del centrodestra. Questa del resto è la logica delle cose alla luce della legge elettorale che abbiamo. Ma io non mi sento un uomo di centrodestra. Ed in effetti nel nostro movimento, che conta 320 iscritti nella città di Bolzano, ci sono diverse anime che convivono benissimo. Crisafulli, Espro o Della Ratta non sono persone di centrodestra. Il nostro è un modello che funziona. Sarei contento che una cosa del genere si potesse replicare a livello provinciale con i soggetti che dicevo.

 

Ma come la mettiamo con i veti su Bianchi?

Io non riesco ad avere un approccio ideologico, sono fatto così. Il modello è il programma delle comunali, con cui siamo riusciti anche a conciliare gli opposti. Abbiamo sottoscritto 172 punti mettendo assieme Lega e Fratelli d’Italia e posso garantire che il nostro non è un programma di destra, tanto che vari esponenti del centrosinistra mi hanno detto di condividere l'80% dei punti. Voglio contribuire a dare una rappresentanza di qualità per la cittadinanza di lingua italiana. Agli altri rappresentanti delle civiche dico che prima di tutto dobbiamo preoccuparci di elaborare un programma. Questa è la vera priorità. Solo dopo si vedranno le persone che ci stanno. Se riscontrerò che dal progetto non uscirà il valore aggiunto che mi aspetto, ne usciremo. Non ho la priorità di essere eletto e di fare l’assessore. Io ho un lavoro che mi piace molto. E un po’ di tempo per elaborare il progetto ce lo abbiamo, per cui sono fiducioso.

Conferma che la sua assenza dalla conferenza stampa di Bianchi a Laives era voluta? Lei, cioè, non aveva un altro impegno ...

Sì, la mia assenza non era dovuta a motivi famigliari come ha scritto qualcuno. In quella conferenza stampa Christian doveva parlare ai suoi elettori per quanto riguarda il futuro di Laives, e per rispondere agli attacchi della Lega e di Galateo. Per quello che ci riguarda, ribadisco che non è nostra intenzione portare avanti un progetto limitato a poche forze.

La presenza di Bianchi dunque non è scontata.

Siamo in una fase di costruzione. Esiste un nucleo fondante delle Civiche, se riusciamo a trovare un’intesa su un programma ed altre persone vogliono aggiungersi direi che è positivo. Io credo che ci sia un grande spazio a livello politico e che questo progetto potrebbe avere un grande seguito. Non voglio una lista timbrata centrodestra e nemmeno una piccola aggregazione.

Se il mio obiettivo fosse stato entrare in consiglio e fare l’assessore credo che ci sarebbero state altre strade più facili e sicure.

Lei si candiderà?

Questo è un altro discorso. Se le civiche si riuniranno e si valuterà che la mia presenza in lista può essere utile al progetto, farò e faremo le nostre valutazioni. E’ una cosa che si stabilisce insieme. A me non interessa un ticket elettorale. Se il mio obiettivo fosse stato entrare in consiglio e fare l’assessore credo che ci sarebbero state altre strade più facili e sicure.

Non ha risposto, però, come si può superare il veto su Bianchi da parte della civica di Casolari. Non è stato anche questo un po’ frettoloso come l’uscita di Bianchi?

Lei sta tornando su questioni individuali che è prematuro affrontare. Ragioniamo al contrario: chi poteva dire che il mio nome potesse essere sostenuto da un ambito di centrodestra stretto? Lei forse ricorderà che quando misero le prime condizioni io dissi di no alla candidatura. Poi abbiamo avviato il confronto e si è arrivati a trovare un’intesa. Lasciate che continuiamo a confrontarci con i rappresentanti delle Civiche e poi vedremo chi deciderà di aderire al progetto.