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Vacanze senza pensieri

Estate tempo di vacanze, anche all'estero. Da oggi telefonare e controllare la mail nei paesi membri costerà meno. CTCU: "Era ora che si facesse".
Note: This article is a community contribution and does not necessarily reflect the opinion of the salto.bz editorial team.
I partecipanti del kick-off meeting del progetto a Brunico
Foto: NOI Techpark / Daniele Fiorentino

Appena si varca il confine il telefono cellulare inizia a suonare: uno dopo l'altro arrivano i messaggi della compagnia telefonica di riferimento con i quali veniamo informati sui costi di telefonate, sms e invio dati dall'estero. Da oggi, i numeri dopo la dicitura "costo al minuto" o "a megabyte" sono drasticamente calati. E' infatti entrata in vigore una direttiva europea che prevede l'abbassamento dei costi di Roaming, che significa letteralmente "rintracciabilità nel territorio", ovvero la funzione grazie alla quale siamo raggiungibili anche all'estero. 

Da oggi l'invio di dati costerà 45 centesimi a megabyte, contro i 70 di un anno fa e si abbasserà a 20 centesimi entro i prossimi 12 mesi. Calano anche le chiamate in uscita che scendono a 24 centesimi al minuto, come le chiamate di entrata che arrivano a soli 19 centesimi al minuto. Gli SMS, infine, costeranno solo 6 centesimi. Ma tutto questo è solo un primo passo, supervisionato dalla commissaria europea per le telecomunicazioni, Neeli Kroes, il cui ambizioso progetto è quello di annullare del tutto i costi di Roaming.

Quanto questo influirà quantitativamente sul portafoglio degli altoatesini non è al momento calcolabile, non essendo disponibili dati sulle spese pregresse. "Rimane il fatto che, soprattutto per chi viaggia e lavora molto all'estero, ad esempio in Austria, le spese diminuiranno" commenta Walther Andreaus, direttore del CTCU di Bolzano che prosegue nell'analisi: "L'Europa è un grande paese, nel quale le diverse nazioni si stanno integrando. La riduzione dei costi di questi servizi, sui quali peraltro le compagnie telefoniche lucravano in maniera esagerata, non è solo una presa di posizione legittima da parte dell'Europa, ma una scelta che non poteva essere rimandata."

Non corriamo il rischio che le compagnie telefoniche, ora che non hanno più entrate così ingenui grazie al servizio di Roaming, aumentino le tariffe nazionali? Il direttore del CTCU lo esclude: "Per le compagnie italiane sarebbe controproducente. Abbiamo infatti piani tariffari tra i più cari del vecchio continente".