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“L’Areale? E' un’operazione prioritaria”

L’assessore provinciale al Patrimonio Tommasini si inserisce nel dibattito. Dicendo la sua nel merito e anche sulle modalità per discuterne.
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Foto: Suedtirolfoto.com / Othmar Seehauser

salto.bz: Come ha vissuto l’uscita del vicesindado di Bolzano Chrsitph Baur sull’Areale e il conseguente botta e risposta sulla stampa con Caramaschi?
Christian Tommasini - Va premesso che si tratta di una vicenda veramente complicata, per cui per ricostruirla tutta è necessario fare sempre mente locale. L’uscita di Baur è arrivata un po’ a freddo perché nessuno ne aveva avuto il sentore in precedenza. Ma devo anche precisare che io non ho avuto neanche il sentore che Caramaschi abbia minacciato le dimissioni, almeno con me non lo ha fatto, per cui non so. Detto questo ho comunque deciso di attivarmi per capire e organizzare una serie di incontri. 

Secondo lei per quale motivo Baur ha deciso di uscire allo scoperto proprio in questo momento?
Non lo so. Così come non conosco le dinamiche in Comune e il livello della discussione in merito. Attualmente sto cercando di comprendere qual è lo stato dell’arte per quanto riguarda l’intero progetto dell’Areale, essendo io anche assessore provinciale al Patrimonio e quindi coinvolto direttamente nella proposta che la Provincia resti proprietaria dei terreni interessati alla riqualificazione. In ogni caso una cosa è chiara: per il PD quello dell’Areale è un progetto strategico. Vuol dire in sostanza progettare lo sviluppo non solo della città ma di tutta la provincia per i prossimi 50 anni. 

"L’accordo con RFI per spostare i binari, avere a disposizioni i terreni e costruire è un tema fondamentale che non può essere accantonato perché dietro c’è un lavoro approfondito durato anni."

Il 2017 dovrebbe essere un anno cruciale in questo senso, secondo le rinnovate intenzioni del sindaco Caramaschi. 
Sì, e sono state fatte delle valutazioni su come valorizzare questi terreni. Ma per quanto mi risulta i criteri del bando sono ancora in discussione, non essendo passati finora né in giunta comunale né in giunta provinciale. 
Baur in sostanza propone di non mettere a bando i terreni, lasciando che l’ente pubblico ne mantenga la proprietà. Questo come elemento di garanzia altrimenti perderemmo il controllo dell’operazione. 

Sulla questione ieri ha preso la parola anche il presidente della Provincia Kompatscher…
Sì, che oggi in un intervista dice discutiamone e in un’altra invece sembra dica che non si può fare. 

Ma allora qual è la posizione ‘vera’ della Provincia?
La linea giusta credo sia quella di dire che l’operazione sull’Areale deve andare avanti. Che in realtà è anche quello che vuole Baur, perché lui non ha detto di voler bloccare il progetto…

Però ha detto che vorrebbe procedere ‘passo dopo passo’…
Insomma: in generale possiamo senz'altro dire che l’operazione va portata avanti, ma sulle modalità è senz’altro opportuno discutere e approfondire. E questo significa anche confrontarsi prima di uscire pubblicamente. 

Meglio tardi che mai. Però una cosa va chiarita: dire che la Provincia deve tenersi i terreni vuol dire che li ha già o che se li deve acquistare?
Dovrebbe comprarli.

Ma si tratta di circa 250 milioni di euro. 
Ecco, ed è anche per questo al momento io sospendo il giudizio. Dobbiamo vedere le carte e tutte le ultime valutazioni per capirci qualcosa. Perché, lo ripeto, la questione è stata tirata fuori un po’ a freddo. Ma, attenzione, questo non vuol dire che la questione non debba essere affrontata tempi brevi. Ma stiamo parlando di mesi, perché non mi risulta che il bando dovesse essere pubblicato la prossima settimana. 

E come la mettiamo con la ‘fretta’ di Caramaschi?
La discussione va comunque fatta in tempi brevi perché noi non vogliamo rinviare alle calende greche. La questione viene portata avanti in Provincia direttamente dal Presidente e dall’assessore Mussner per quanto riguarda i trasporti. Ma come PD abbiamo detto: calma, troviamoci insieme e cerchiamo di capire. 

Il suo collega di partito Carlo Bassetti in un’intervista in questi giorni ha puntato il dito contro la lobby dei commercianti che avrebbero paura di essere esclusi dalla partita dell’areale. Accennando anche ad una forte divisione che esisterebbe all’interno della SVP in merito al progetto, tra i commercianti appunto più interessati a stoppare e invece i contadini molto più aperti all’innovazione. Lei che ne pensa?
In generale sospenderei il giudizio su tutte queste interviste. Dicendo ancora una volta: incontriamoci e parliamone. Anche se come punto primo il sindaco Caramaschi va sostenuto perché l’operazione non può essere bloccata e deve invece essere considerata prioritaria. In ogni caso la discussione che faremo dovrà essere trasparente ed estesa alla città e alla provincia. Ci saremmo già incontrati se non fossimo ancora nel periodo delle vacanze, ci daremo appuntamento intorno a martedì della prossima settimana, penso. 

Il PD in ogni caso sta facendo i conti con le conseguenze della perdita dell’assessorato all’urbanistica. Dopo un’intera ‘era’ passata a progettare la città. 
Non voglio fare polemiche su questo aspetto. Lascio il dibattito agli esponenti del consiglio comunale, come ad esempio Juri Andriollo che è presidente della commissione urbanistica. E’ giusto che si tenga conto del punto di vista dell’assessore Baur così come è giusto che si senta il sindaco Caramaschi. Però però alla fine il progetto è talmente importante da richiedere per forza un confronto che coinvolga sia il Comune che la Provincia.