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La Merano ebraica alla maturità

Merano non è solo una città sul confine e una città bilingue. È una città multietnica. Le vicende della comunità ebraica in una tesina presentata da Miriam all’esame di maturità.
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Foto: Salto.bz

Ha quasi 19 anni e, da pochi giorni, l’esame di maturità alle spalle. Ora l’aspettano le vacanze, il volontariato estivo, i test d’ingresso, l’università. Miriam Orso si è diplomata al Liceo linguistico Gandhi di Merano con una “tesina” dedicata alla Storia di una città multiculturale. È l’approdo di un viaggio, quello che va “da Merano verso Oświęcim”. Oświęcim: località polacca meglio nota col nome di Auschwitz.

“Penso che questa ricerca l’avrei fatta comunque, indipendentemente dall’esame”, dice Miriam. E avrebbe fatto bene, perché il “viaggio” conduce sempre ad una scoperta: “Ho scoperto una realtà che spesso non è raccontata. Ho scoperto di avere una passione per la ricerca storica”. Che cosa la colpisce di più? “Il fatto che la prima deportazione in Italia sia avvenuta proprio qui a Merano. E il fatto che i meranesi ne sappiano poco o niente”.

Erano i primi giorni dopo l’8 settembre 1943. Quest’anno ricorrono i settant’anni da quell’evento. L’ordine di arrestare i cosiddetti Volljuden fu dato il 12 settembre dal brigadiere generale delle SS Karl Brunner. La retata scattò a Merano nei giorni successivi. Vi presero parte militari dell’SD coadiuvati attivamente da persone del luogo, inquadrate nel SOD. Si basarono su una lista fornita alla Gestapo dalla polizia italiana. Nel giro di poche ore a Merano caddero nelle mani dei nazisti ventidue ebrei. Altri nei giorni successivi. Tra i deportati nei lager si salvò una sola persona.

A dare a Miriam lo spunto per il suo studio è stata la partecipazione al Treno della Memoria, iniziativa organizzata dall’associazione piemontese Terra del Fuoco e fatta propria dalla Provincia di Bolzano. “Siamo partiti in più di trecento ragazzi, provenienti da quasi tutta Italia, con un treno diretto a Cracovia. Abbiamo visitato la città e poi i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau”. La meta, settant’anni fa appunto, di alcuni degli ebrei meranesi. “È stata un’esperienza che mi ha segnata molto”, dice Miriam. “La desolazione di quei posti, il freddo, la brutalità, la cattiveria, ti entravano dai capelli fino a raggiungere i piedi in un vortice di rabbia”. “Sono tornata diversa da questo viaggio, i miei orizzonti si sono allargati e ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa di concreto… per informare e per rendere le persone consce di ciò che è successo. Ecco il perché di questa tesina, voglio che non si dimentichi quello che è avvenuto”.

Quello di Miriam non è solo un viaggio che taglia l’Europa, ma è un percorso sui sentieri della storia. Partendo da quei pochi ebrei che migrarono da Hohenems (Vorarlberg) nella città del Passirio al formarsi di una comunità israelitica, dai primi segnali di antisemitismo alle leggi razziali e alla feroce deportazione. Vicende che vanno però anche oltre il lato tragico e portano ad un presente dal volto umano. La comunità ebraica fu spesso di traino alla vita cittadina. E lo è ancora oggi, malgrado i numeri ridotti.

Merano senza la comunità ebraica non sarebbe nemmeno pensabile. “Nella nostra città esistono da secoli diverse tradizioni, culture, religioni e lingue”, scrive Miriam nel suo testo per l’esame. E negli ultimi decenni il panorama si è fatto ancora più variopinto. “Merano non è solo una città sul confine o una città bilingue, ma è una città multietnica”.

La conclusione della tesina è capace di avvicinare la scuola alla vita: “Costruiamo insieme un mondo multiculturale, perché è bello potersi innamorare di chiunque”.

Una maturità, quella di Miriam, che fa rima con multiculturalità.

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no name Mon, 07/08/2013 - 13:58

Complimenti Miriam, mi piacerebbe proprio leggere la tua tesi di maturitá, anche perché sono stata sempre affascinata dalla cultura ebraica e da quello che ci ha trasmesso nei secoli in termini di intelligenza, arte, dialettica ecc. Sapere di piú su questa parte di storia meranese é un vero arricchimento.

Mon, 07/08/2013 - 13:58 Permalink