Economy | Viabilità

“Bolzano, serve un piano di emergenza”

Traffico in tilt complice il maltempo, i turisti e i tanti cantieri aperti. Corrarati (CNA): “A farne le spese sono le aziende, misure tampone adesso”.
Claudio Corrarati
Foto: CNA-SHV

“Se oggi, 4 agosto, con le scuole chiuse, servono 30 minuti per attraversare la Zona produttiva tra cantieri, auto e un po’ di pioggia, a settembre imprenditori e lavoratori passeranno 3 ore in auto e solo 5 al lavoro. Non possiamo certo sperare che l’unica soluzione sia il meteo favorevole. Chiediamo di dare priorità a chi si sposta per lavoro e necessità aziendali, lasciando i turisti fuori dalla città e dedicando loro appositi mezzi pubblici per gli spostamenti, e di scoraggiare il transito di veicoli per necessità personali”. Ad affermarlo è Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, commentando la situazione relativa alla viabilità odierna: pioggia, turisti, e i vari cantieri a cielo aperto congestionano la città. Motivo per cui, sottolinea Corrarati, “il capoluogo ha urgente bisogno di un piano di emergenza per la viabilità, messa in ginocchio, negli ultimi giorni, in piena estate, da un po’ di maltempo e dalle conseguenze dell’epidemia da Covid-19. Non possiamo attendere le grandi opere del Patto Provincia-Comune e nemmeno le misure già delineate dal PUMS. Servono misure tampone adesso, da testare adesso, prima che torni il traffico intenso dell’autunno e che ci sia una nuova giunta. Anche perché chiunque vinca la competizione elettorale, non potrà certo risolvere annosi problemi in pochi mesi”.

Non possiamo attendere le grandi opere del Patto Provincia-Comune e nemmeno le misure già delineate dal PUMS. Servono misure tampone adesso, da testare adesso

“Ho personalmente sperimentato, negli ultimi due giorni - riferisce il presidente dell’associazione degli artigiani - tempi di percorrenza enormi per la Zona produttiva nelle ore di punta. Ci sono tanti cantieri aperti, più di quanti ne abbia visto negli ultimi 30 anni. Molta gente non usa i mezzi pubblici per paura del contagio. Se piove, le bici rimangono a casa. Ritengo indispensabile che, dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19, ci siano più vigili in strada per dirottare il traffico su arterie meno utilizzate, ad esempio via Pacinotti, via Claudia Augusta in direzione Nord e, perché no, verso via Resia riaprendo al transito ponte Resia, come chiediamo invano da anni. La riapertura a fasce orarie di viale Trento, fortemente voluta da CNA-SHV, ha dato buoni risultati: adesso è il momento di sperimentare altre soluzioni tampone”.

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Massimo Mollica Tue, 08/04/2020 - 16:30

Il problema c'era prima del covid, c'è ora e ci sarà sempre. E se non si fa nulla, nulla cambierà! Confermo che non ho mai visto la città così piena come in questi giorni (comunque se aumentano i casi di covid è colpa dei migranti). Del resto come fai a bloccare i turisti che portano soldi in città se poi non vi sono alternative valide nei mezzi di trasporto (il TRAM no perché è brutto e cattivo!). E in questa paralisi se c'è un sindaco che cerca di risolvere le cose anche in modo un po' brusco si viene tacciati di autoritarismo. E anche a riaprire strade si sposta solamente il problema perché la fisica se ne frega delle regole. E se ci sono tot macchine quelle sono....

Tue, 08/04/2020 - 16:30 Permalink
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Michele De Luca Wed, 08/05/2020 - 00:51

Situazione del traffico attuale peraltro con le scuole chiuse... aspettiamo settembre... anche se un dato di fatto c'è: le strade bolzanine non sono certo i boulevard parigini e la conformazione della città è... disastrosa incastrata com'è fra le varie valli. Oltre un certo numero di veicoli è automatico che la viabilità vada in tilt.
In poche parole: o si chiude la città ai non residenti a cui bisogna però fornire un notevole numero di parcheggi ai confini cittadini (e immagino già le reazioni di chi non vive a Bz) oppure si continuerà come si è visto in queste settimane, anche se i lavori in corso hanno anche contribuito ai rallentamenti. Soluzioni intermedie non ce ne sono e pure gli studi per le nuove linee "metrobus" sono tutti calcoli sulla carta, come era stato fatto per il tram.
Certo, magari poi dovremmo chiederci come mai tanti/e bolzanini/e usano l'auto o perché non pochi portano i propri figlioli con l'auto fin sotto la scuola. Altro tema finora irrisolto.
Però poi la cittadinanza deve anche venire alle serate informative quando vengono fatte. C'era, infatti, davvero poca gente in municipio quando hanno presentato lo studio per le linee del metrobus.
Sul tram, a cosa sarebbe servito se si lasciavano i flussi di traffico invariati e si sarebbe consentito, ad esempio, ai turisti di parcheggiare in piazza Walther e in via Laurino nonché alle centinaia di auto di dipendenti provinciali che parcheggiano gratis, o quasi, sotto i palazzi provinciali in pieno centro? E lo stesso discorso riguarda i sostituti del tram, ossia le linee "metrobus". Tutto "bellissimo" sulla carta (l'ing. incaricato l'ha detto brevemente ma chiaramente alla serata informativa ma è un passaggio che pare nessuno abbia colto) ma si fa sempre finta che la realtà non esista perché, mia impressione in estrema sintesi, si vuole "mettere tre litri di acqua in una bottiglia da un litro".
Aspettiamo poi quando sarà aperto il centro commerciale di via Alto Adige. Tutti i calcoli (teorici) pare abbiano detto che non ci saranno problemi, voglio proprio vedere in concreto fra un paio di anni... spero vivamente di essere smentito altrimenti i problemi saranno... solo all'inizio.
Al presidente Corrarati un sola domanda: come è possibile che circolino mezzi commerciali vecchi di 10, 15 o addirittura 20 anni?

Wed, 08/05/2020 - 00:51 Permalink
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Martin Aufderklamm Wed, 08/05/2020 - 14:15

A Bolzano le promesse per risolvere il traffico rimangono sulla carta.
Vediamo se il prossimo consiglio comunale avrà il coraggio di votare provvedimenti radicali:
- ticket d'ingresso in città
- riservazione di arterie stradale al trasporto pubblico
- frequenza di 10 minuti sulle linee più importanti
- sgravi Irap per aziende che concedono un'orario flessibile di entrata e uscita dal lavoro
- AApass gratuito per 3 anni per chi vende la macchina
- orari scaglionati nelle scuole. (In quale comodino si è perso il progetto Tempi della città?).

Ma tant'è, la cultura italica in particolare crede ancora al mito della macchina.
Ormai a Bolzano, con le promesse o la buona offerta di un TPL, non si risolve più niente. Serve la costrizione.

In anni in città non si è riusciti ad attivare neanche un semaforo assertivo che scatta al verde al passaggio del Bus. (E l'unico che c'è in periferia alla rotonda di Via Castelfirmiano è stato fatto cosi male, che obbliga gli automobilisti o all'inchiodata o al superamento col rosso).

Wed, 08/05/2020 - 14:15 Permalink