Politics | Referendum

Matite cancellabili, anzi no

Per ore oggi si è rincorsa una denuncia di irregolarità, in merito alle matite utilizzate per il voto referendario. La notizia è stata poi smentita dal Viminale.
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Foto: Piero Pelù

La denuncia è stata avanzata dal cantante Piero Pelù, che in occasione del voto nel suo seggio a Firenze è entrato in cabina elettorale con alcuni foglietti ed una gomma allo scopo di testare la cancellabilità della matita che gli era stata consegnata. Subito dopo la prova il cantante ha qui preteso che il contenuto della sua protesta venisse messo a verbale. 
Dopo di che Pelù ha pensato bene di affidare le sue foto del test e il verbale del seggio alla rete, alimentando a macchia d’olio mormorii, proteste ed ulteriori test in tutta Italia. 

In molti hanno subito gridato al broglio, ma nel giro di poco tempo il Ministero degli Interni ha emesso un comunicato ufficiale, confermando che le ‘matite copiative’ messe a disposizione per l’operazione di voto sono quelle di sempre. E cioè indelebili. 
Le voci in circolazione in alcuni casi sono state anche cavalcate da leader del NO, come nel caso di Matteo Salvini. Che però - dopo dopo aver esclamato “Pazzesco” e ad aver invitato a “verificare eventuali irregolarità prima di entrare in cabina” - ha anche invitato i militanti a non usare matite portate da casa, biro, pennarelli o altri materiali (“invalidereste la scheda!”, ha ammonito).

Nei social ovviamente c’è anche stato chi ha colto l’occasione per fare ironia. Come l’utente twitter Bartolo Guggino che ha preso in giro il cantante toscano, già fondatore del gruppo Litfiba. Scrivendo "Piero Pelù ha scoperato che la matita gli hanno dato al seggio non lascia il segno? Un po' come la sua produzione musicale degli ultimi 20/25 anni". 

La notizia delle presunte matite cancellabili è stata segnalata con diverse sfumature dalle home page dei vari quotidiani italiani. E con particolare enfasi soprattutto da parte dei giornali che fanno riferimento all’opposizione. Il Giornale ha scritto di “Caos e denunce in molti seggi”, segnalando però che il Viminale ha ribadito che si tratta di “Matite regolari”. Il Fatto quotidiano invece ha fatto riferimento ad una “nevrosi sulle matite, con molte segnalazioni arrivate da Nord a Sud”.
Su Repubblica la nevrosi è diventata quindi “psicosi”, facendo diretto riferimento (con tanto di video) ad un ulteriore test eseguito allo scopo, niente meno che nel seggio genovese dove ha votato Grillo. Concluso con una sentenza chiara: “Voto regolare”. 
Infine il Corriere della Sera dopo aver sollevato il “Caso delle ‘matite cancellabili’”, ha anch'esso chiuso la questione citando le rassicurazioni del Viminale: “Matite indelebili”.