Dark Waters
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Culture | Vertigo

Padelle assassine e dove trovarle

Carta e penna: c’è il film sulle acque avvelenate e il teflon, quello sui buoni sentimenti tutti americani e poi, ahimé, c’è Muccino.

 Dark Waters

A quegli eroi dei giorni nostri che al cinema ci vanno è superfluo dire che il compito della settimana è vedere Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti sul pittore Antonio Ligabue con Elio Germano che ha vinto pure a Berlino. Per tutti gli altri poche storie, amuchina e metro e via in sala. Altro film da non perdere è Dark Waters (Cattive acque) di Todd Haynes, quello dei drammoni (Far from Heaven, Carol) e del glamourissimo Velvet Goldmine.
Al centro del legal thriller à la Erin Brockovich ma meno salace (“Si chiamano tette, Ed”), b
asato su una storia vera, c’è un avvocato, Robert Bilott - interpretato da Mark Ruffalo -, che un giorno riceve nel suo studio la visita di Wilbur Tennant, un contadino della Virginia che ha visto morire quasi duecento delle sue mucche in modo strano. La tesi di Tennant è che la colpa sia dell’acqua del lago che gli animali hanno bevuto. La stessa acqua in cui, toh, l’impero chimico della Dupont sta scaricando da decenni grandi quantità di Pfoa, l’acido perfluoroottanoico impiegato nella produzione del teflon, il materiale che riveste pentole e padelle. E, sorpresa sorpresa, si ammalano (e muoiono) anche le persone. La volete sapere una cosa ancora più divertente? Le statistiche dicono che oramai il Pfoa (o C-8) si trova nel 99% di noi esseri umani. Sipario.



 A Beautiful Day in the Neighborhood

Sì i cliché non mancano e nemmeno i semplicismi o il fattore prevedibilità, ma chissenefrega. Certe volte c’è bisogno di un film così, sui buoni sentimenti. A Beautiful Day in the Neighborhood (Un amico straordinario) racconta la storia di un giornalista in crisi, Lloyd Vogel (Matthew Rhys), cinico e arrabbiato, che ha un rapporto difficile con il padre (Chris Cooper). Lavora per la rivista Esquire e un giorno gli viene assegnato dal suo editore l’incarico di scrivere un pezzo su Fred Rogers (Tom Hanks), famoso conduttore di un programma per ragazzi e icona della televisione americana. Praticamente uno stinco di santo che vive una vita improntata sulla gentilezza, l’altruismo e l’empatia. In modo così totale che ci si aspetta il burnout, o quantomeno una bestemmia, da un momento all’altro. Ma non succede mai. Perché Rogers è un vero virtuoso che porterà sulla retta via anche Lloyd lo scettico. C’è anche qualche bella intuizione di regia, come il fatto di raccontare il mondo “reale” come fosse quello ricreato in miniatura sul set dello show, con case e aerei di cartapesta. Dategli una chance, è terapeutico (ancora migliore è il documentario su Fred Rogers: “Won’t You Be My Neighbor?”). 
 


 Gli anni più belli

Muccino quello dei piani-sequenza e dei carrelli circolari non esiste più. Da un pezzo. La gente che ansima, che strilla forsennata in preda alle sue costanti nevrosi, gli occhi lucidi, gli sguardi cupi, gli angoli della bocca che puntano al pavimento, invece, ci sono sempre. Se è il vostro genere allora vi piacerà pure questo film corale sulla storia di quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria) che parte dagli anni ’80 e arriva ai giorni nostri (ricordi di matte risate), ricostruendo anche alcuni eventi chiave di questi ultimi quarant’anni. L’omaggio dichiarato è al C’eravamo tanto amati di Ettore Scola. Ma con EMMA MARRONE. Fa venir voglia di mandare tutti in un posto bellissimo.

 

 

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Massimo Mollica Sat, 03/07/2020 - 13:20

Muccino non lo sopporto nemmeno io...
Cmq questa settimana e chissà fin quando passo. Non esco e me ne sto a casa. Faccio questa rinuncia per chi potrebbe stare molto male, per tutti coloro che lavorano negli ospedali.

Sat, 03/07/2020 - 13:20 Permalink