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La ricetta di Widmann

Il 18 dicembre apre l’ambulatorio per le cure primarie per i casi non critici attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20. L’obiettivo: via le code dal Pronto soccorso.
Hofmann, Widmann, Zerzer
Foto: ASP/Franco Grigoletto

Il fine è evitare il sovraffollamento del Pronto soccorso di Bolzano. La nuova soluzione: l’ambulatorio per le cure primarie e la continuità assistenziale, un progetto pilota biennale che se avrà successo potrà essere esteso a tutto il territorio provinciale. Il servizio, coordinato da Gianni Pontarelli e la sua vice Susanna Hofmann, verrà inaugurato il prossimo 18 dicembre presso l'Ospedale del capoluogo, sarà attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 (anche nei festivi), ed è rivolto essenzialmente ai cosiddetti codici blu e verdi, ovvero quelli meno gravi. L’obiettivo a lungo termine è quello di dimezzare i tempi di attesa al Pronto soccorso entro il 2020 (oggi sono in media di 3 ore e 50 minuti). Nel 2018 furono ben 92mila gli accessi e già dallo scorso primo dicembre è scattato l’aumento del ticket da 15 euro a 25 per i casi non urgenti (codice blu). “Il Pronto soccorso è un pilastro dell’assistenza sanitaria e deve essere libero per le emergenze, che devono poter accedere ad un’assistenza di alta qualità ed appropriata entro tempi minimi”, dice l’assessore alla Sanità Thomas Widmann

 

Il nuovo corso

 

A spiegare cosa cambierà in concreto è il primario del reparto di Pronto soccorso, Mario La Guardia: “Tutti i pazienti con patologie di competenza della medicina generale - valutati in prima battuta dal triage ospedaliero - saranno trattati all’interno dell’ambulatorio cure primarie. I pazienti riceveranno assistenza medica e le necessarie prescrizioni di farmaci o prestazioni specialistiche da prenotare al CUPP: se necessario potranno essere anche rimandati al Pronto soccorso. Va ribadito che in questo modo non vogliamo liberarci dei casi meno urgenti perché i loro disturbi non vengono presi sul serio, ma perché il medico di medicina generale è il riferimento più idoneo”. Si occuperanno di fornire il servizio una trentina di medici di medicina generale e dai medici di continuità assistenziale, che si mettono a disposizione per dare supporto ai medici dell’emergenza-urgenza nella gestione degli accessi.

 

 

Ma quali sono i disturbi che rientrano nelle competenze del nuovo ambulatorio? Dolori alla schiena non dovuti a traumi, ad esempio, disturbi dermatologici (come punture di insetto, dermatiti o rash cutaneo, eritema solare, gonfiore dei linfonodi - sempre in assenza di altre complicazioni), otite, rinite, faringo-tonsillite, raffreddore, gengivite, stomatite, infezioni delle vie urinarie, sostituzione catetere vescicale, gastroenterite acuta non complicata, la stipsi cronica, sindromi influenzali, febbre inferiore a 38 gradi senza complicanze, richiesta di vaccinazione antitetanica, ecc. Per la prima volta, sottolinea il direttore generale della Asl Florian Zerzer, ci sarà una compresenza, per 12 ore al giorno e anche durante i fine settimana ed i festivi, all’interno del Pronto soccorso tra i medici ospedalieri e i medici di famiglia.

“Oggi in generale è diffusa una visione di assistenza sanitaria troppo incentrata sull’ospedale, una concezione che va cambiata, l’attenzione va spostata dall’ospedale al territorio - afferma Widmann -. Dobbiamo creare la consapevolezza che per i disturbi lievi, ma anche cronici, il medico di medicina generale è il punto di riferimento più opportuno. Il medico di medicina generale ha un ampio spettro di competenze e di prestazioni che può svolgere, e che spesso non conosciamo, ma vanno riconosciuti. Non ogni sintomo - conclude l’assessore - richiede una visita specialistica, anzi, per la prima diagnosi, avere una preparazione generica è fondamentale”.

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Max Benedikter Fri, 12/06/2019 - 10:20

Ich bin selten mit der Südtiroler Sanitätspolitik einverstanden. Ich habe fast 8 Jahr im der Ersten Hilfe von Bozen bearbeitet.
Ich glaube dass ist ein wichtiger Schritt in die richtige Richtung.
Auch wenn die Patienten das erst verstehen lernen müssen. Bin neugierig...
Wenn's dann läuft, wäre es interessant ein paar Patienten zu interviewen.

Fri, 12/06/2019 - 10:20 Permalink